lunedì 3 settembre 2012

Clini, gli inceneritori sono il passato

Lo scorso pesce d'aprile, avevamo fatto affermare al ministro Clini (quello falso): “Devo dire che sui rifiuti negli ultimi anni ci sono stati cambiamenti enormi, proprio sotto il profilo tecnologico. Oggi credo che l'incenerimento sia superato dalla realtà”
Sul futuro degli inceneritori gli avevamo anche suggerito questa riflessione: “Sono abituato a confrontarmi con la realtà senza nascondermi. Quando comprendo che un approccio ad un problema abbia fatto il suo tempo non posso che prenderne atto”
Oggi il ministro Clini (quello vero) afferma (Gazzetta di Reggio): “L'evoluzione della gestione dello smaltimento dei rifiuti a livello europeo se non internazionale dice che i termovalorizzatori hanno fatto il loro tempo, sono diventati sempre più marginali”.
Se non lo avessimo letto sulle pagine della Gazzetta di Reggio avremmo pensato ad un pesce di settembre. Invece è tutto incredibilmente vero.
Il ministro Corrado Clini, rappresentante della Repubblica, legge i fatti come stanno e non può negare in che direzione si sta muovendo l'Europa.
Ora dovrà vedersela con i democratici parmigiani, che che affermano ancora oggi che non esiste un'alternativa all'incenerimento, che gli inceneritori, anzi i più presentabili “termovalorizzatori”, sono la soluzione europea per eccellenza e via discorrendo.
Loro hanno sostenuto le loro tesi con paginate a pagamento sui giornali e libercoli informativi, tutti ovviamente a carico degli inconsapevoli cittadini utenti, che non sapevano di star pagando di tasca propria questa pubblicità regresso.
La dichiarazione del ministro Corrado Clini è un altro spiacevole inciampo per le tesi dei sostenitori del forno, questa volta addirittura proveniente da un fronte inaspettato e non partigiano, una specie di fuoco amico.
Clini, ex direttore generale dell'Ambiente, oggi ministro del governo Monti, ieri ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Montecchio, territorio che ha voltato pagina sui rifiuti dicendo definitivamente no al nuovo impianto di incenerimento e spegnendo l'ormai obsoleto forno di via Cavazzoli, dopo 44 anni di inquinamento, per avviarsi verso una gestione meccanica a freddo che tramite trattamento meccanico biologico e estrusione porti verso lo zero il residuo.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR ___

Richiesta sequestro inceneritore Parma: comunicato congiunto gruppi consiliari
Movimento 5 Stelle Parma, Reggio Emilia, Piacenza, Torino, Genova
Il ministro Clini e Iren al bivio: ambiente o finanza privata con soldi pubblici?

Il ministro Clini è intervenuto a margine di un incontro a Montecchio (Re) esprimendo preoccupazione per i finanziamenti pubblici percepiti da Iren per la costruzione dell'inceneritore di Parma.
Noi consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Parma, Reggio Emilia ,Piacenza, Torino e Genova ci domandiamo se un Ministro dell'Ambiente che oltretutto è anche medico, non pensi sia più opportuno occuparsi di salute pubblica e non degli incentivi che potrebbe perdere un azienda privata che ha costruito un impianto sotto inchiesta da parte della magistratura.
Da parte nostra crediamo che non ci possano essere deroghe alla legalità e che la magistratura deve procedere nel suo lavoro per fare piena luce sui fatti.
Non è più tempo di scendere a patti con gli interessi economici a discapito della salute dei cittadini e la recente vicenda dell'Ilva di Taranto dovrebbe essere da monito a tutti noi affinchè certe situazioni non si ripetano, a maggior ragione in un area come la nostra vocata alle produzioni agro-alimentari di pregio.
Ricordiamo che gli incentivi pubblici (certificati verdi) cioè provenienti da tasse dei cittadini, percepiti da Iren di cui accenna il Ministro sono legati per lo più alla combustione di fanghi da depurazione che anziché essere bruciati e produrre emissioni inquinanti, potrebbero essere trattati in modo più ambientalmente sostenibile e impiegati per produrre biogas (anch'esso finanziabile) in fase di bioessicazione.
Tra l'altro è stato lo stesso Clini a dichiarare alla stampa come gli inceneritori rappresentino il passato. Citiamo testuali parole di Clini espresse ieri: "“L'evoluzione della gestione dello smaltimento dei rifiuti a livello europeo se non internazionale dice che i termovalorizzatori hanno fatto il loro tempo, sono diventati sempre più marginali”. Per aggiungere "Il sistema dei termovalorizzatori viene via via superato da sistemi più ecologici".
Anche Iren, azienda prevalentemente pubblica, dovrebbe prenderne atto e dismettere i progetti di costruzione o acquisto di inceneritori, a Parma come a Torino.
Il nostro territorio ora ha l'occasione di procedere con decisione verso una politica di gestione rifiuti opposta a quella dell'incenerimento che, come lo stesso Ministro ha ammesso, è una tecnologia obsoleta in via d'estinzione e superata da vie alternative più ecologiche: si chiamano dopo una serie raccolta porta a porta e piani di riduzione dei rifiuti (già calati dell'11% quest'anno con la crisi): Trattamento Meccanico Biologico e "Fabbrica dei Materiali" con estrusione e recupero del 95% del materiali post consumo. E' ora di agire. Il futuro Rifiuti Zero ci aspetta.
Movimento 5 Stelle-beppegrillo.it Marco Bosi, capogruppo Comune di Parma
Matteo Olivieri, capogruppo Comune di Reggio Emilia
Mirta Quagliaroli, capogruppo Comune di Piacenza
Vittorio Bertola, capogruppo Comune di Torino
Paolo Putti, capogruppo Comune di Genova
 

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