mercoledì 6 febbraio 2013

Clini e l’ennesimo scempio ambientale


Clini e l’ennesimo scempio ambientale


di Rosa Rinaldi -
Dov’è la tanto paventata priorità o emergenza nazionale che spinge il Parlamento a Camere sciolte a frettolose e ravvicinate sedute di Commissione prima del Senato e poi della Camera per autorizzare i cementifici ad incenerire rifiuti attraverso l’approvazione dello “Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente il regolamento recante disciplina dell’utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS), in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali, in cementifici soggetti al regime dell’autorizzazione integrata ambientale”.
Dopo aver salvato l’ILVA condannando i cittadini di Taranto, dopo aver prorogato la gestione commissariale dei rifiuti, dopo aver aggravato ulteriormente la tassa sui rifiuti sostituendo TARSU e TIA con la TARES, il governo Monti continua ad elargire regali dannosi agli italiani.
Il 16 gennaio scorso la 13^ Commissione del Senato, dopo una discussione di soli 50 minuti, ha espresso parere favorevole ad una proposta di legge che rappresenta l’ennesimo scempio ambientale  perpetrato ai danni dei cittadini per favorire la forte lobby dei cementieri oggi in crisi e che vede nei rifiuti l’affare d’oro in grado di risanare i conti.
Il prossimo 11 febbraio è prevista la discussione in Commissione alla Camera.
La troika Monti – Berlusconi – Bersani si ripresenta nuovamente compatta ad avallare una manovra  trasversale che trasforma i Rifiuti in Combustibili Solidi Secondari (CSS) e che quindi non solo consente l’incenerimento nei cementifici, ma anche permette che i rifiuti solidi urbani, per cui vige il principio della gestione e della “chiusura del ciclo” a livello territoriale, diventino rifiuti speciali, ovvero rifiuti che possono attraversare il Paese (e non dimentichiamo che il sistema di tracciabilità di questi rifiuti speciali, Sistri, è ancora un miraggio).
Il business dei rifiuti torna ad intrecciarsi con la malapolitica, che in fretta e furia tenta in sordina di fare l’ennesimo regalo ai grossi speculatori, adottando una decisione che piomberà come un macigno sulle centinaia di comitati cittadini che negli ultimi anni si sono battuti contro l’incenerimento dei rifiuti, vanificando i loro sforzi per la presentazione di un disegno di legge popolare che imponesse l’adozione della strategia Rifiuti Zero a livello nazionale.
Non ci sono dubbi che la conversione in legge di questo decreto sull’utilizzo dei CSS (Combustibili Solidi Secondari, ex CDR) sia una delle mine vaganti più pericolose sulla strada dell’unica alternativa all’odierna criminale gestione dei rifiuti che devasta ambiente e salute: la raccolta differenziata finalizzata alla riduzione, riuso, riciclo dei rifiuti. Esso costituisce anche un metodo palese per aggirare l’opposizione tenace dei movimenti alla costruzione di nuovi inceneritori ed incentivare e diffondere la combustione di rifiuti su tutto il territorio nazionale. Infatti, dirottando l’ex CDR ai cementifici, in un colpo, solo si beneficia la lobby dei cementieri e si trasformano i 59 cementifici presenti in Italia in inceneritori di rifiuti altrimenti del tutto riciclabili, con conseguenze gravissime.
Bruciare rifiuti nei cementifici è di gran lunga più pericoloso che bruciarli negli inceneritori, poiché i primi non sono dotati di specifici sistemi di abbattimento delle polveri e tanto meno dei microinquinanti e sono inoltre autorizzati a limiti di emissioni più alti.
Inoltre la maggior parte dei cementifici sono inseriti a ridosso di centri urbani già pesantemente inquinati, come Colleferro nel Lazio, Barletta, Taranto e Galatina in Puglia, Rezzato in Lombardia, Monselice in Veneto, Maddaloni in Campania, Gubbio in Umbria e tanti altri con una conseguente impennata dei rischi per la salute.
Per quanto ci riguarda faremo, insieme alle associazioni ambientaliste, tutto quanto necessario per scongiurare questo ennesimo crimine ambientale, e ci impegnamo fin da ora a cancellare la norma qualora il Governo Monti e il ministro Clini in modo sciagurato ed autoritario decidessero in tal senso.
NON POTETE CONDANNARCI A SUBIRE QUEST’ENNESIMO ATTENTATO ALLA SALUTE.
BERSANI – BERLUSCONI – MONTI FERMATEVI NON VI MACCHIATE ANCHE DI QUESTO SCEMPIO NON SIETE LEGITTIMATI A DECIDERE DELLE NOSTRE VITE!

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