di Claudio Grassi -
La campagna del “voto utile” è una truffa. Non solo le grandi
coalizioni possono disporre – con questa legge elettorale di premi di
maggioranza abnormi. Non solo i partiti minori che stanno nelle
coalizioni hanno un trattamento privilegiato scandaloso, rispetto i
partiti che si presentano fuori dalle coalizioni (per esempio una lista
che entra in una coalizione e prende 1.9% elegge 20 parlamentari, una
lista che sta fuori dalle coalizioni e prende il 3.8% elegge 0
parlamentari). Ma – se ci fate caso – il Pd rovescia l’accusa di “voto
inutile” solo su Rivoluzione Civile. Come mai invece questo non avviene
nei confronti di Monti? Eppure il professore della Bocconi in Lombardia
alle regionali ha candidato a Presidente Albertini, i cui voti
favoriscono la vittoria di Maroni. E la vittoria del segretario della
Lega in Lombardia consegnerebbe le tre principali regioni del Nord a
questo partito! Un fatto politico rilevantissimo! La spiegazione di
questa differenza di trattamento risiede nel fatto che il Pd non vuole
litigare con Monti perché – al di là di quel che dice Vendola – ha già
concordato un accordo di Governo con lui per il dopo elezioni. La
coalizione di centrosinistra vuole invece evitare a tutti costi una
presenza in Parlamento di una forza critica come Rivoluzione Civile
poiché si proporrebbe in alternativa a tutto questo. La truffa sul “voto
utile” è tutta qui: non vogliono “rompiscatole” alla loro sinistra! Non
ci riusciranno, dovranno farsene una ragione.
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