venerdì 1 febbraio 2013

Monte dei Paschi, una privatizzazione disastrosa


012di Vladimiro Giacché da Liberazione.it

Come spesso accade in Italia, dallo scandalo che ha investito il Monte dei Paschi di Siena si stanno traendo le conclusioni sbagliate. Ed è un vero peccato, perché si tratta di una vicenda emblematica, che ci racconta un pezzo importante della storia di questo paese negli ultimi 20 anni. Proviamo quindi a mettere un po’ in fila i fatti.

Nei primi anni Novanta il Mps viene privatizzato, come l’intero sistema bancario italiano, attraverso le Fondazioni bancarie (società miste pubblico-private senza fini di lucro, secondo la Sentenza n. 300/2003 della Consulta), che ne assumono il controllo azionario. A fine decennio, non vi sarà praticamente più alcuna banca pubblica (mentre ancora all’inizio degli anni Novanta il 73% del sistema bancario italiano era in mano pubblica).
Allora si disse che quelle privatizzazioni erano necessarie non soltanto per fare cassa e comprarsi il biglietto per l’Europa e la moneta unica, ma anche per ammodernare il nostro sistema bancario e renderlo più efficiente. Furono così privatizzate tutte le grandi banche commerciali, tutte le banche a medio-lungo termine (che facevano credito per gli investimenti delle imprese), e addirittura banche di sviluppo come il Mediocredito Centrale (mentre nel resto d’Europa gli Stati si guardavano bene dall’alienare le banche di sviluppo: si veda ad esempio il KfW tedesco).
L’influenza dei partiti, sul Mps come su gran parte delle banche privatizzate, non cessò. Quello che cambiò furono i principi guida dell’attività bancaria: prevalse il criterio del profitto di breve termine e della “creazione di valore per gli azionisti”, a sua volta identificata con l’andamento in borsa del titolo. La gestione delle banche cominciò a seguire tutte le “mode” che favorivano la crescita in borsa del titolo relativo. Inclusi la speculazione finanziaria sempre più spinta, l’uso di società veicolo fuori bilancio per aumentare la leva finanziaria (ossia per fare più operazioni con sempre meno capitale proprio) e l’utilizzo di prodotti finanziari derivati.
A metà anni 2000, la moda prevalente nel sistema bancario internazionale fu quella della corsa alla crescita dimensionale attraverso fusioni e acquisizioni. Anche il sistema bancario italiano si concentrò molto. Troppo: nel senso che si creò un oligopolio di poche grandi banche. Tra fine 2006 e fine 2007 si ebbero le ultime tre grandi fusioni bancarie italiane: Unicredit compra Capitalia; Intesa compra il San Paolo di Torino. E il Monte dei Paschi compra, strapagandola, Antonveneta. L’iniziativa è del management e la Fondazione ne apprende praticamente a cose fatte. Il prezzo pagato è di 9,3 miliardi di euro.
La crisi degli anni successivi colpisce il titolo e mette in luce ancora più chiaramente (ma era già chiaro all’atto dell’acquisto) che la Antonveneta era stata pagata troppo cara: oggi l’intero gruppo ha una capitalizzazione di borsa di 2,6 miliardi (ma anche Unicredit, che assieme a Capitalia valeva 100 miliardi, oggi quota sotto i 25). I problemi del Montepaschi emergono con questo acquisto, che svuota le casse dell’istituto senese. A questo punto, per migliorare i bilanci occultando le perdite (ma al prezzo di maggiori perdite successive) vengono effettuate le operazioni sui derivati di cui si è tornato a parlare in questi giorni. (Che in ognuno di questi passaggi vi siano state vere e proprie malversazioni è probabile, ma non è il punto essenziale). Infine, la crisi del debito pubblico italiano si ripercuote sul Monte dei Paschi, che – per avere rendimenti facili e ritenuti esenti da rischio – aveva acquistato 25 miliardi di titoli di Stato italiani, perlopiù a lungo termine. E quindi dall’estate 2011 viene colpito dal crollo del prezzo di quei titoli. A fine 2011 l’Eba (European Banking Authority) chiede a diverse banche italiane – suscitando un vespaio – di effettuare un aumento di capitale: per Mps la stima del capitale necessario si attesta sui 3,4 miliardi di euro, a cui si aggiungono negli ultimi mesi altri 500 milioni (necessari proprio per coprire anche le perdite dovute all’uso dei derivati).
Veniamo all’oggi: una settimana fa il governo Monti ha deciso di prestare 3,9 miliardi al Montepaschi. Questo prestito sarà rimborsato entro 5 anni. In caso negativo, e solo allora, le obbligazioni dell’Mps acquistate dallo Stato (i Monti-bond) si trasformeranno in azioni della società. Questo però significa che lo Stato non ha alcun modo per verificare che i suoi soldi siano spesi bene. E infatti il 27 gennaio Alessandro Profumo (presidente del Mps), in un’intervista al Sole 24 ore, ha affermato che è esclusa ogni ingerenza politica «perché non è previsto alcun diritto di governance» per lo Stato.
La direzione di marcia preferita dallo stesso Profumo nell’intervista citata è chiara: «Mi piacerebbe avere un socio finanziario di lungo termine… La nazionalità non è un problema». L’obiettivo da conseguire? Una banca «con molte meno agenzie ma una base di clientela importante e ben radicata nei territori, in grado di soddisfare le esigenze delle Pmi e delle famiglie». L’esito più probabile di tutto questo è un Mps che taglia drasticamente i suoi sportelli (e quindi il personale), e che presto o tardi sarà acquisito da una banca straniera. In questo modo il territorio perderà una delle sue banche di riferimento, e un altro pezzo del nostro sistema finanziario (dopo la Bnl, acquisita da Bnp Paribas) se ne andrà all’estero, e sarà comprato a prezzo di saldo.
Siamo l’unico paese europeo che non è voluto entrare, neanche nell’emergenza, nel capitale delle banche in difficoltà. Non si è mai andati al di là di prestiti. Questo tabù va rotto.
Con la stessa cifra impegnata nel prestito al Monte dei Paschi, lo Stato potrebbe diventare di gran lunga il primo azionista della Banca. Se lo Stato salva una banca, deve poter entrare nel capitale di quella banca. E non per risanarla e rivenderla al miglior offerente, come oggi anche qualche liberista propone, con scarsa coerenza (ma come, non era lo Stato il problema e il mercato la soluzione?). Bensì con due altre finalità: tutelare il proprio investimento, e nel contempo ripristinare il principio secondo cui il credito è un “bene pubblico” di importanza strategica per il paese. Il principio secondo cui una banca non deve accontentarsi di conseguire la massima profittabilità di breve periodo, ma deve poter crescere nel tempo con il suo territorio.
Questo concetto, che in Italia è dimenticato quando non ridicolizzato, è stato ripreso nei Paesi anglosassoni negli ultimi anni: e persino l’insospettabile Regno Unito ha creato una banca pubblica per il credito alle piccole e medie imprese. In Italia oggi abbiamo non meno bisogno di banche pubbliche. Tanto di breve termine quanto – e soprattutto – di credito a lungo termine.
La vicenda del Montepaschi ci insegna come una banca privatizzata possa perseguire un orientamento al profitto di breve termine che si rivela distruttivo, senza per questo perdere i condizionamenti politici e le logiche clientelari che un tempo si rimproveravano alle banche pubbliche. Il prestito a Mps non risolve questi problemi.
L’ingresso dello Stato nel capitale del Mps (direttamente o tramite la Cassa Depositi e Prestiti), non come socio finanziario interessato a un profitto immediato ma come azionista di riferimento di lungo termine, rappresenterebbe invece il salto di qualità di cui i lavoratori del Mps, i suoi clienti (imprese e risparmiatori) e il nostro sistema produttivo hanno bisogno in questo momento di forte restrizione del credito.

13 commenti:

  1. Do you have a ѕpam problem on thiѕ webѕite; I also am a blogger, and I was curious about youг situаtion; ωe haνe creatеd sоme nicе methods
    and we аre loοkіng to ѕwaр techniques ωіth οthеr folks, ρlease shoοt me аn email
    if intеrested.

    Look at my blοg - please click the next website

    RispondiElimina
  2. Howdy! ӏ'm at work browsing your blog from my new iphone 4! Just wanted to say I love reading your blog and look forward to all your posts! Keep up the superb work!

    my web site; v2 cigs reviews

    RispondiElimina
  3. Thanκ you foг any оther infоrmatіve wеb site.
    The plаce else сοulԁ I am getting that κinԁ
    οf infoгmation ωritten іn
    ѕuсh an ideal approаch? I've a venture that I'm just now οperating
    on, anԁ І have been on the look out for such infο.


    My weblog - V2 Cigs review
    Also see my webpage :: http://andreaspalladio.com.br/

    RispondiElimina
  4. What's up, just wanted to say, I liked this blog post. It was inspiring. Keep on posting!

    my website - Www.playbeautifully.com

    RispondiElimina
  5. Hі there, I do bеlieve yοur blog may be having іnteгnet bгowser compatibility issues.
    When I look at your ѕіte in Ѕafari, it looks fine hοωever when opening in I.
    E., it's got some overlapping issues. I simply wanted to give you a quick heads up! Other than that, great site!

    my homepage ... http://tczew.surferonline.pl/Index.php?do=/profile-1085/info

    RispondiElimina
  6. Moѕt ladies gеt ѕtretch mаrkѕ at some point in theіr lіνeѕ from getting a baby.


    mу wеb-site; Http://Www.Imasturbate.Org/

    RispondiElimina
  7. certaіnly liκe your wеb site hoωever yοu hаve to take a look at the ѕpelling on several
    of your pοstѕ. A numbег of them are
    rife with sρellіng iѕsuеs and I find it verу troublеsοme to tell the reality neveгtheless I'll certainly come again again.

    My web page ... V2 Cigs Reviews

    RispondiElimina
  8. Heу would you mind letting me know which web host you're utilizing? I've loaded your blog in
    3 comрletely different browsers аnd I must ѕaу thіѕ blog
    loads a lot faster then mοst. Can you recοmmend a good
    ωeb hostіng providеr at
    a rеаsonаble price? Many thanks, I appreciate it!


    Here is my ρage ... click through the next internet site

    RispondiElimina
  9. Hi just wаnted to give you a quiсκ heads up аnd lеt you know a fеω of the ρіctuгeѕ аren't loading correctly. I'm
    not sure ωhy but ӏ think its a lіnking іѕѕuе.
    Ι've tried it in two different browsers and both show the same outcome.

    Also visit my web site - Www.isleofwightfacebook.co.uk

    RispondiElimina
  10. Нey There. I discoverеd yοur weblоg thе usе of
    msn. Thіs is a very ωеll wгitten article.
    I will make sure to boοkmark it and return to learn extra of your helρful info.

    Тhankѕ for the post. I will cегtаinly гeturn.


    my web pagе: V2 Cigs

    RispondiElimina
  11. Hey! I undеrstаnd this is somеwhat off-topic but
    I had to aѕk. Doеs running a well-еstablished blog such as yourѕ requirе a massivе amount work?

    І am completely new to operatіng a blog hοweveг I do
    write in my diaгy on a ԁaily bаsis.
    I'd like to start a blog so I can share my own experience and thoughts online. Please let me know if you have any recommendations or tips for new aspiring bloggers. Appreciate it!

    Also visit my web blog: v2 cigs Reviews

    RispondiElimina
  12. The designed in USB features a terrific connectivity with the computer system.

    It can also be applied with those vehicles which are OBD2 amenable.


    my website; obd bluetooth

    RispondiElimina