sabato 6 luglio 2013

LIBERTA' DI INQUINARE



Acqua, nel "decreto del fare" la libertà di inquinare. Il Forum pronto alla mobilitazione. FATE GIRARE!!!

Chi inquina le falde acquifere non pagherà più. Tra le tante sorprese del cosiddetto ‘Decreto del Fare’ c’è anche la “epifania degli inquinatori” ovvero la subordinazione del disinquinamento alle cosiddette compatibilità economiche di chi ha commesso il reato. Detto in altre parole, chi inquina non paga. Si stenta a crederlo ma è proprio così. E il Forum dei movimenti per l'acqua lancia giustamente l’allarme, affermando che ''viene messa a rischio la salute dei cittadini e la qualita' dell'acqua delle falde; un patrimonio comune di straordinaria importanza per la vita del Paese''. Per questo il Forum si appella al ministro dell’Ambiente affinché ''il Governo riveda profondamente una posizione del tutto inaccettabile su un bene comune come l'acqua''. Il governo e le lobby industriali hanno introdotto ''nel cosiddetto 'Decreto del Fare' una norma di modifica del testo unico sull'ambiente (D.lgs. 152/2006) che fa ritornare all'anno zero il settore delle bonifiche: nel testo si legge che 'nei casi in cui le acque di falda determinano una situazione di rischio sanitario, oltre all'eliminazione della fonte di contaminazione ove possibile ed economicamente sostenibile, devono essere adottate misure di attenuazione della diffusione della contaminazione'''.
La deduzione del Forum: ''La qualita' dell'acqua è subordinata alle logiche economiche, da oggi se chi inquina è d'accordo, si attenuerà l'inquinamento senza eliminare le sue fonti. E' assolutamente grave che venga inserito il principio della sola 'attenuazione'''. Secondo Enzo Di Salvatore, docente di diritto costituzionale all'università di Teramo, ''ciò viola anche il diritto dell'Unione europea e segnatamente il principio chi inquina paga''. Il Forum chiede ai parlamentari di tutti i gruppi di intervenire ''per stralciare o almeno modificare profondamente le norme'' in questione. Infine il Forum metterà in campo ''una serie di iniziative per contrastare quest'attacco all'accesso all'acqua potabile che l'ONU stesso ha sancito essere un diritto umano''.

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