martedì 3 settembre 2013

Luciano Violante e il diritto di Berlusconi alla difesa di Renato Casaioli, Umbrialeft.it




PERUGIA - Luciano Violante: «Non ho mai proposto lodi o salvacondotti. Ho detto che Berlusconi ha il diritto di difendersi. E noi dobbiamo rispettare questo diritto». La frase dell’ex presidente della Camera, mi lascia sbalordito. Vorrei ricordare a Violante, che Berlusconi ha usufruito in tutto e per tutto il suo diritto a difendersi. Ben tre gradi di giudizio, nei quali si è presentato difeso dai migliori e più pagati d’Italia. Anzi, è andato oltre
Ha tentato attraverso le leggi a personam, le furbate di impegni improvvisi di governo e di parlamentare, messe in atto per difendersi persino dal processo, puntando così di allungare i tempi per arrivare alla prescrizione. E i giudici c’è da dire, che molto spesso sono stati davvero molto comprensivi nei suoi confronti. Alla fine è arrivata la condanna. Caro Violante, come vedi il Diritto a difendersi Berlusconi, lo ha avuto e esercitato senza alcuna limitazione.
In un Paese normale, i politici non solo si dimettono per cose molto meno gravi di quelle combinate dal berlusca, ma addirittura spariscono dalla scena politica per sempre. Gli esempi di quello che sostengo, ce ne sono in quantità industriale. In America la vicenda Berlusconi, l’avrebbero risolta in appena sei mesi e messo i galera avrebbero gettato via la chiave. Voglio fare una domanda a Violante: in quale Paese che si fonda sullo Stato di Diritto, sarebbe possibile dopo una condanna passata in giudicato, fare tutte queste sceneggiate da parte del condannato? Mi piacerebbe avere una risposta.

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