Elezioni Europee 2014. Gue, lo schieramento di sinistra guidato da Alexis Tsipras, potrebbe essere la vera sorpresa delle prossime consultazioni del 22-25 maggio. Secondo l’ultimo sondaggio effettuato da PollWatch 2014, la sinistra radicale otterrebbe, se si votasse oggi, ben 67 seggi (22 in più rispetto alla legislatura in corso). Dunque, si deve registrare un significativo balzo in avanti rispetto all’ultima rilevazione di marzo. In quell’occasione, Gue si attestava a quota 56 seggi.
Il
merito dell’incremento dei consensi va certamente assegnato all’abilità
del leader greco di Syriza, che ha saputo riunire intorno ai suoi 10 punti programmatici
gran parte della sinistra continentale. Inoltre, ad influire
positivamente sul gradimento dello schieramento europeista e anti
austerity sono stati l’Italia e il Portogallo. A sottolinearlo è proprio Pollwatch, che attribuisce a L’Altra Europa con Tsipras e a Bloco de Esquerda un apporto importante nell’incremento delle intenzioni di voto.
Il Pse, guidato da Martin Schulz,
rimane in testa, ma subisce una flessione. A Marzo era quotato a 221
seggi, oggi ne otterrebbe solo 209. Ci si aspettava sicuramente qualcosa
in più, soprattutto alla luce del recente Congresso del Pse di Roma.
Forse, ad incidere negativamente è il contenuto appeal della formula
socialdemocratica tra gli elettori del sud Europa.
Il Ppe, che sta celebrando in queste ore il
congresso a Dublino, rimane stabile rispetto al mese scorso: si
riconferma a 202 seggi. C’è poco da rallegrarsi per i popolari,
nell’ultima legislatura vantavano 265 seggi. Un pezzo del loro
elettorato si è presumibilmente spostato a destra o è orientato al
non-voto. Avendo avuto una larga maggioranza nella scorsa legislatura,
sono percepiti (a torto o a ragione) come i principali responsabili
della crisi che ha investito l’Unione. Tuttavia, bisogna rilevare che
entro domani nomineranno un candidato alla presidenza della Commissione.
Una personalità forte e credibile potrebbe avere un effetto positivo su
un eventuale ripresa nei consensi.
Alde, l’alleanza dei liberal democratici, registra
un ulteriore regresso. Il mese scorso si attestava a 64 seggi, mentre
oggi viene data a 61. Ricordiamo che lo schieramento, guidato da Guy Verhofstadt, gode attualmente di 84 seggi a Strasburgo. Anche I Verdi di José Bové e Ska Keller rimangono stabili rispetto al mese scorso: 44 seggi (11 in meno rispetto alla legislatura attuale).
Infine segnaliamo i conservatori a 45 seggi, gli euroscettici di Efd a 31 e i non iscritti a 92.
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