Pippo Civati lascia il Partito democratico. Il deputato, come confermato a ilfattoquotidiano.it, ha deciso di abbandonare il Pd dopo le polemiche sull’approvazione dell’Italicum. Nelle scorse ore aveva espresso il suo disaccordo sulla decisione di Matteo Renzi di mettere la fiducia sulla legge elettorale: “Non mi sento più nella condizione”, aveva detto a Rainews 24, “di sostenere un governo che fa le cose che ha fatto anche recentemente senza nemmeno considerare le ragioni delle cosiddette minoranze. Mi sorprende che personalità come Gianni Cuperlo dicano ‘è stata una brutta parentesi chiudiamola in fretta’. Secondo me quella del voto sull’Italicum, e di tanti altri episodi negli ultimi mesi, non può essere considerata una parentesi”.
La rottura arriva dopo mesi di tensioni tra Civati e il presidente del Consiglio. I due sfidanti alle primarie del 2013 erano in realtà compagni di viaggio all’inizio quando la rottamazione del partito sembrava solo un sogno. Poi le strade si sono divise e la scalata di Renzi è sempre stata criticata dal deputato. Civati aveva sempre rimandato l’uscita dal partito ribadendo la sua intenzione di “combattere dall’interno” le posizioni che non condivideva. Jobs act, riforma costituzionale e legge elettorale sono stati solo alcuni dei punti da sempre contestati dall’esponente della minoranza. Proprio nel corso dell’ultima votazione sull’Italicum, Civati ha votato no alla fiducia e no alla legge elettorale.