Ci prova Bersani a costruire un Governo che stupirà il paese, ci prova
in tutti i modi, e si appella al senso della responsabilità di Grillo.
La sua linea alla direzione è chiara. Chiude al PDL e propone al M5s di
misurarsi su 8 punti di programma. Punti ad effetto per l'opinone
pubblica ( anche se non c'è una frase su diritti dei lavoratori e sulle
pensioni), sicuramente pensati per aprire contraddizioni a Grillo, ma
che non hanno alcuna chance di successo. Dovendo usare una metafora,
quella di Bersani sembra essere la storia di chi, sbagliato il calcio di
rigore ritorna nel campo di gioco a partita finita e prova a tirarlo di
nuovo. Farà anche un bel goal, ma oramai non conta nè ai fini del
risultato nè per gli spettatori che sono andati a vederlo. Così mentre
la direzione del PD schierata sugli spalti di uno stadio deserto prova a
dare forza al segretario ( aspettando che finisca alla svelta questo
triste spettacolo) la vera partita si giocherà in altri luoghi. Ed è una
partita devastante per questo paese sia dal punto di vista democratico
che dal punto di vista economico e sociale. Chi scrive tifa rivolta da
sempre ( con scarsi risultati) ma sa anche che per farla ci vorrebbe una
forza organizzata di qualche consistenza. Ad oggi non è così, anzi, chi
muove le pedine (come giustamente scrive Alfonso Gianni) in assenza di
assetti politici stabili sono e saranno i poteri forti ed i mercati che
imporranno da qui a breve la loro soluzione "tecnica" o di "scopo" alla
crisi. Sicuramente non saranno nè i movimenti nè il popolo della crisi.
Oramai del resto possiamo anche fare a meno di un Governo, il
meccanismo del Fiscal Compact e del pareggio di bilancio ai quali si
collega in automatico la legge di stabilità può fare tranquillamente il
suo corso nelle prossime settimane. Del resto il buon Monti il lavoro
sporco in grande misura lo ha già fatto, adesso occorre solo che
responsabilmente la macchina non si spenga. In questo quadro è veramente
cinica, per non usare un altro termine, la posizione di Grillo e del
M5s. A differenza di Vendola ( che infatti resta in Puglia) il cui
potere di contrattazione è nullo Grillo può stare al gioco e chiedere a
Bersani molto ed ottenere molto altro ancora. Può ad esempio chiedere -
offrendo la sua desistenza -che il prossimo Governo metta al suo primo
punto, non la blanda e generica proposta di Bersani rispetto all'Europa,
ma la disdetta unilaterale del Fiscal Compact ( poi da sottoporre a
referendum ) e la cancellazione del pareggio di bilancio in
Costituzione. In questo modo Grillo oltre al Brand dei costi della
politica e tante altre cose interessanti costringerebbe il PD ed il suo
gruppo dirigente a riprendersi un cerino in mano complicato da
maneggiare. Il M5s potrebbe in questo caso aprire una speranza per i
movimenti contro l'austerity, aprire uno spazio pubblico di discussione
nel paese nel quale il PD dovrebbe scegliere se fare il gioco della
Merkel o meno. Grillo invece sta mettendosi nella sponda del fiume
attendendo i cadaveri del PD e del PDL. Queste salme probabilmente a
breve apparirano all'orizzonte e il M5s festeggerà mandando in diretta
streaming l'evento. Il problema però è che non apparranno quelle dei
poteri forti, dei mercati, ai quali si sta riconsegnando il destino del
paese per i prossimi mesi.
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