lunedì 4 febbraio 2013

Parma: Pizzarotti aumenta rette asili, famiglie contestano Grillo

Si fa presto a sparare a zero contro la casta, i privilegi e i politici tutti uguali. Ma se poi quando si governa si aumentano le rette degli asili penalizzando le famiglie a reddito medio-basso la gente si arrabbia. E contesta il guru.

"Asili e materne, tariffe alle stelle". Con questo striscione, i rappresentanti del Comitato Famiglie Parma hanno contestato ieri in piazza Garibaldi la decisione dell'Amministrazione Pizzarotti di alzare le tariffe di asili nido e materne e di cancellare il Quoziente Parma che permetteva finora sgravi fiscali ai nuclei famigliari con più figli. Un centinaio di persone munite di passeggini, vuoti, hanno approfittato della presenza di Grillo, a Parma per il suo giro elettorale - lo Tsunami Tour - per dare visibilità alla propria protesta contro una decisione, da parte della prima importante amministrazione grillina d'Italia, che non si discosta per niente dalle scelte di quelle rette dal centrosinistra e dal centrodestra nel resto del paese.
Grillo ha provato a rispondere dal palco: "Hanno aumentato alle famiglie con più alto reddito che sono circa il 20%, per mantenere le rette basse all'80% delle altre famiglie. E' il momento di fare così: cioè deve donare chi ha di più. Pizzarotti sta facendo dei miracoli, risparmia in tutti i modi, vende le auto blu, va in bicicletta, va nei quartieri, cosa deve fare di più  un sindaco?". "Pizzarotti ha aumentato le rette ai più ricchi per aiutare le famiglie più povere. In passato invece di aiutare le scuole hanno fatto un ponte del...".
Ma sulla questione le cose sembrano andare diversamente. Anche le famiglie con reddito basso, e che perciò pagavano già prima tariffe minori, si sono ritrovate aumenti che il qualche caso arrivano al 100%.
''Non é vero che gli aumenti hanno colpito solo le famiglie più ricche - ha replicato Giuliana Marcon, portavoce del comitato - una famiglia con reddito Isee di 32.000 euro, cioé tutte quelle in cui  lavorano marito e moglie, ed una casa di proprietà, dovrà pagare per due figli al nido 1.300 euro al mese. Ci sono delle famiglie numerose che vista poi la cancellazione del quoziente Parma sono già state costrette a togliere uno dei propri figli dal nido perchè non se lo possono più permettere''. ''Il 60% delle famiglie di Parma hanno votato Pizzarotti - ha aggiunto Alfredo Caltabiano, del comitato nazionale delle famiglie numerose - Abbiamo il diritto di fare sentire la nostra voce. Vogliamo parlare con Grillo per fargli presente che il quoziente Parma è equo, il contrario di quanto dice il comune di Parma che lo ha tolto''.
Un cittadino andato in piazza a protestare, per esempio, chiedeva: "Ma come pensano sia possibile che una famiglia che pagava 135€, perchè ha un reddito basso, possa permettersi, con lo stesso reddito, di pagarne 280€ ? E' uno scandalo".

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