PERUGIA - Il risultato della primarie del PD, per la scelta del candidato sindaco al comune di Perugia, ha visto l’affermazione di Wladimiro Boccali, un risultato che da oggi cambia il quadro e le dinamiche dello schieramento del centrosinistra perugino.
Nel complimentarci con Boccali per il risultato conseguito, ribadiamo con nettezza che da ora deve essere chiamato ad esprimersi tutto il popolo del centrosinistra e che, pertanto, le primarie di coalizione sono lo strumento indispensabile per mobilitare tutte le sensibilità politiche e culturali dello schieramento.
La Sinistra per Perugia ritiene che le forze politiche della sinistra, che partecipano al tavolo della coalizione, debbano richiedere “unitariamente” le primarie di coalizione ed esprimere un/a candidato/a unico/a.
Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà e i Comunisti Italiani, accumunati da una stessa visione della città e dall’aspirazione di rappresentare il mondo del lavoro, nonché le istanze di rinnovamento che scaturiscono da una posizione condivisa sugli effetti delle politiche di austerità sull’economia cittadina, politiche di austerità, è bene ricordarlo, sostenute a livello nazionale ed europeo dal Partito Democratico, dal Partito Socialista Italiano e dal Centro Democratico, devono avviare un processo unitario.
Questo processo unitario, che a livello nazionale ed europeo si materializza con la costituzione della lista della società civile “Un’altra Europa con Tsipras”, a cui la Sinistra per Perugia aderisce, può e deve trovare a livello comunale le modalità per approdare ad una lista della sinistra e della società civile anche per le elezioni comunali di Perugia.
La Sinistra per Perugia propone alcuni elementi programmatici imperniati su quattro punti principali:
- difesa del lavoro che c’è e creazione di nuovo lavoro, per una nuova impresa di qualità;
- un nuovo sistema fiscale e tariffario;
- sicurezza urbana;
- partecipazione democratica.
Questi elementi programmatici dovrebbero essere articolati ed approfonditi, acquisiti come elementi di un programma più ampio della sinistra, da sottoporre a tutta la coalizione, PD, PSI e Centro Democratico, con cui costruire una sintesi avanzata all’altezza delle aspettative di cambiamento e rinnovamento che impetuose salgono dal corpo vivo della città.
La fase particolare, di difficoltà di consenso dell’insieme delle forze che hanno governato la città, ci sembra confermata dalla giornata di domenica: infatti il 61% riportato dal sindaco Boccali non è affatto rassicurante, in previsione delle vere elezioni.
La Sinistra per Perugia ritiene che non aver richiesto, seriamente, le primarie di coalizione da parte delle forze della sinistra, renda oggi più difficile e complicato un percorso unitario. Infatti settori di Sel hanno dato indicazione di voto per Boccali (posizione incomprensibile, visto che erano primarie di partito), altri (Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani) sono stati colpevolmente silenti, uscendo dalla scena politica cittadina e dando tutto il protagonismo al Partito Democratico.
La Sinistra per Perugia, nel ribadire la necessità urgente dell’unità delle forze della sinistra, sollecita la costituzione di un tavolo, politico – programmatico, di Rifondazione, Sel e Pdci, ma aperto a tutte le istanze della sinistra diffusa cittadina e ricercando una interlocuzione forte e fattiva, con il Comitato di Perugia della lista “Un’altra Europa con Tsipras”.
La Sinistra per Perugia rende noto che sul modello mutuato dalla Linke tedesca, ha provveduto ad eleggere due portavoce, una donna e un uomo, Maria Paola Sabbatini e Giuseppe Mattioli, nonché un responsabile organizzativo, Stefano Violini, ai quali è stato affidato il compito di rappresentanza e il perseguimento degli obiettivi politici già fissati, sia con le forze politiche, sociali e culturali, sia in tutto il territorio comunale.
La Sinistra per Perugia
I portavoce: Maria Paola Sabbatini, Giuseppe Mattioli
Il responsabile organizzativo: Stefano Violini
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