Venerdì, ore 14 – Riunione nella caserma di Tripoli. Presenti l’avvocato El-Ghedin e il ministro della giustizia Al-Fanh, si studiano soluzioni all’emergenza per salvare il Colonnello. Il ciambellano Gian-Al-Lettah serve il thé e consiglia moderazione.
Venerdì ore 16.30 – Videomessaggio del Colonnello ai promotori della Jamayria, un duro attacco ai giudici di Bengasi e la promessa di cambiare la Costituzione. Il principale telegiornale libico, diretto da El-Minzolinh, manda il messaggio in edizione integrale.
Venerdì ore 20 – Nomina del consigliere di corte Julian- El-Ferrar a commentatore unico in un programma dopo il telegiornale di El-Minzolinh. Dovrà sostenere le ragioni dell’aviazione libica contro le tribù dei puritani e screditare i giudici di Bengasi.
Venerdì ore 22 – Serata informale e danza del ventre con Nicol Minh-Etti. Cerimonia di consegna delle buste, la nipote di Bokassa riceve due giacimenti petroliferi, le altre solo sei cammelli.
Sabato ore 11 – Nuova riunione con Al-Fanh e El-Ghedin. Si tenta la strada della prescrizione breve verso l’aeroporto. Il ciambellano Gian-Al-Lettah pulisce il pavimento e consiglia moderazione.
Sabato ore 13 – Riunione con i mercenari assoldati per la resistenza. Presenti Sci-Il-Ipot e l’astuto El-Guzzant. Il comico Bar-Baresch parla delle sue esperienze teatrali e dei suoi successi di intellettuale. Il Colonnello di diverte molto e gli getta ossi di pollo.
Sabato ore 19,30 – Al-El-Sallust porta al Colonnello vecchie foto di trent’anni fa in cui gli insorti di Bengasi baciano il fidanzato. Al-Brachinh mostra un ribelle con le calze celesti. Il ciambellano Gian-Al-Lettah stende i panni e consiglia moderazione.
Sabato ore 23 – Il Colonnello riunisce i figli e si complimenta per gli ottimi risultati di bilancio ottenuti dalle sue aziende.
Alessandro Robecchi, Il Manifesto
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