Che cosa evoca oggi la parola rivoluzione? Che cos’è oggi rivoluzionario? Viviamo in una sorta di mondo alla rovescia,
dove l’illecito è diventato normale, dove i politici fanno spettacolo e
gli attori, i cantanti, i comici, si occupano della politica. Dove
viene scambiato il diritto per il favore. Dove la cultura è giudicata
superflua e dispendiosa, praticamente inutile. Dove chi dovrebbe dare il
buon esempio si vanta delle sue malefatte e giudica stupido chi si
ostina a credere nella legalità, e lo discredita, lo calunnia, lo
annienta. E la parola rivoluzione assume un significato più profondo, che riguarda anche il comportamento di ognuno di noi. Provo a fare un elenco di quello che per me oggi è rivoluzionario:
Rivoluzionario è il coraggio,
rivoluzionaria è la sobrietà, l’educazione, la cultura, l’arte,
rivoluzionario è il diritto alla scuola, al lavoro, alla salute,
rivoluzionario è l’accesso alla conoscenza, rivoluzionario è il rifiuto
della volgarità, anche quella dilagante dell’ostentazione del lusso,
rivoluzionario è il rifiuto della violenza, anche quella verbale,
rivoluzionario è dire a chi cerca di corromperti: “No, grazie”.
Rivoluzionario è insegnare ai propri figli il rispetto
di tutte le diversità, l’accoglienza, la compassione, la fratellanza, la
capacità e la volontà di provare a condividere il dolore degli altri,
rivoluzionario è combattere il pregiudizio, rivoluzionaria è la ricerca
della bellezza, rivoluzionario è spegnere la televisione e dedicarsi ai
propri cari, coltivare delle passioni, continuare a giocare,
rivoluzionario è il sorriso, la gentilezza, l’umiltà, il saper ridere
anche di noi stessi e delle nostre miserie, rivoluzionaria è la
semplicità, il godere di un buon cibo, di un buon vino, rivoluzionario è
divertirsi ballando fino alle quattro del mattino senza bisogno di
additivi chimici, rivoluzionario è guardarsi allo specchio senza
vergognarsi di ciò che vediamo riflesso, rivoluzionario è non sentirsi
al centro dell’universo e guardare altro oltre noi stessi,
rivoluzionario è fare bene il proprio lavoro qualsiasi esso sia,
rivoluzionaria è l’onestà, anche e soprattutto quella
intellettuale, rivoluzionaria è l’etica, rivoluzionario è il coraggio
delle proprie idee, rivoluzionario è chiedersi sempre che cosa si
nasconda dietro le notizie dell’informazione ufficiale, non smettere mai
di cercare, ragionare con la propria testa e porsi sempre delle
domande, rivoluzionario è l’approfondimento contro la superficialità,
rivoluzionario è il giornalismo della “seconda domanda”, rivoluzionario è
non piegare la testa di fronte ai potenti, chiunque essi siano.
Rivoluzionario è schierarsi sempre dalla parte degli ultimi, chiunque essi siano.
Rivoluzionaria è la curiosità, la libertà di pensiero, rivoluzionaria è la coerenza,
la gratitudine, la capacità di chiedere scusa, rivoluzionaria è la
dignità, il rispetto, il perdono, rivoluzionaria è l’indignazione per
l’ingiustizia ovunque si verifichi e avere il coraggio di gridarla,
rivoluzionario è combattere l’avidità che è il più pericoloso dei mali,
rivoluzionario è dare un senso alla propria vita rivendicando il diritto
alla felicità ma avendo la consapevolezza che questo
non passa solo attraverso il denaro. Rivoluzionario è fare ognuno il
proprio dovere di cittadino ricercando sempre la verità, che è la più grande delle rivoluzioni.
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