ROMA – Proprio nel giorno in cui arriva l’allarme lanciato dal 118
che ci avverte che ormai, dopo i tagli alla sanità imposti dal governo
Monti, gli ospedali romani sono così pieni che i nuovi malati non
trovano più posto neanche nei pronto soccorsi, arriva a consolarci una
buona novella: la difesa si accinge ad acquistare, oltre ai fatidici
aerei F-35, due nuovi sottomarini U-212 di progettazione germanica, dal
costo complessivo di 2 miliardi. Ma, tranquilli tutti perché, in un
clima di stretta austerità anche i nostri militari hanno fatto il loro
piccolo sacrificio: infatti diluiranno il pagamento per i due giocattoli
che hanno trovato nella calza della Befana in un congruo numero di
anni, saldando il conto un po’ alla volta, con rate da 170 milioni
all’anno.
Tiriamo tutti, dunque, un profondo sospiro di sollievo e ringraziamo ministri e partiti (Pd, Udc e Pdl) che hanno permesso questa spesuccia, approvando senza esitazione alcuna la legge di stabilità proposta dal governo Monti che la conteneva. Quel “tecnico” Monti che, dopo aver portato a termine un folle assalto alle tasche degli italiani, innalzando a livelli mai visti prima la pressione fiscale, mostra ora, da “politico” ben altra sensibilità, dando segni di ravvedimento dichiarandosi propenso a rivedere l’Imu, imposta, introdotta dal governo Berlusconi e da lui inasprita, tanto odiosa da essere stata bocciata persino dalla Commissione Europea che l’ha giudicata iniqua, perché “crea povertà e pesa troppo sui redditi bassi”. Proprio come in tanti avevano avvertito, del tutto inascoltati.
Il risultato di questo assalto è stato che i consumi degli italiani – dichiarazione di oggi di Confcommercio nazionale – sono stati nel 2012 i più bassi del dopoguerra e che la disoccupazione giovanile nel nostro Paese è salita a quota 37% (il dato peggiore dal 1992). mentre quella generale segna un 11,1% che è superiore al 10,7% della media Ue.
Per ciò che riguarda il record di disoccupazione giovanile toccato dal nostro Paese, risibile poi la giustificazione minimalista che è stata data a questo fenomeno: “tutta colpa dell’allungamento dell’età pensionabile”, come se si trattasse di una causa del tutto naturale e non l’effetto perverso delle riforme pervicacemente volute dal ministro Fornero che ha colpito allo stesso tempo i lavoratori vicini al pensionamento ed i giovani che attendevano con fiducia di prendere il loro posto.
Quel ministro “tecnico” Fornero che ha versato lacrime in Tv per i sacrifici che si accingeva ad imporre (complice ancora una volta la triade ABC) ai ceti più svantaggiati. Eppure c’erano stati ancora una volta i soliti “inascoltati”(e nel novero ci ficchiamo anche noi) che avevano messo in guardia sull’effetto perverso che quelle misure avrebbero determinato.
Quel ministro “tecnico” Fornero che, ad un certo punto, è parsa prossima (la notizia, mai smentita, è comparsa su autorevoli quotidiani) a “salire” anch’essa in politica, accettando addirittura una candidatura che - si affermava - gli fosse stata offerta dal partito di Bersani.
Eugenio Pierucci, www.umbrialeft.it
Tiriamo tutti, dunque, un profondo sospiro di sollievo e ringraziamo ministri e partiti (Pd, Udc e Pdl) che hanno permesso questa spesuccia, approvando senza esitazione alcuna la legge di stabilità proposta dal governo Monti che la conteneva. Quel “tecnico” Monti che, dopo aver portato a termine un folle assalto alle tasche degli italiani, innalzando a livelli mai visti prima la pressione fiscale, mostra ora, da “politico” ben altra sensibilità, dando segni di ravvedimento dichiarandosi propenso a rivedere l’Imu, imposta, introdotta dal governo Berlusconi e da lui inasprita, tanto odiosa da essere stata bocciata persino dalla Commissione Europea che l’ha giudicata iniqua, perché “crea povertà e pesa troppo sui redditi bassi”. Proprio come in tanti avevano avvertito, del tutto inascoltati.
Il risultato di questo assalto è stato che i consumi degli italiani – dichiarazione di oggi di Confcommercio nazionale – sono stati nel 2012 i più bassi del dopoguerra e che la disoccupazione giovanile nel nostro Paese è salita a quota 37% (il dato peggiore dal 1992). mentre quella generale segna un 11,1% che è superiore al 10,7% della media Ue.
Per ciò che riguarda il record di disoccupazione giovanile toccato dal nostro Paese, risibile poi la giustificazione minimalista che è stata data a questo fenomeno: “tutta colpa dell’allungamento dell’età pensionabile”, come se si trattasse di una causa del tutto naturale e non l’effetto perverso delle riforme pervicacemente volute dal ministro Fornero che ha colpito allo stesso tempo i lavoratori vicini al pensionamento ed i giovani che attendevano con fiducia di prendere il loro posto.
Quel ministro “tecnico” Fornero che ha versato lacrime in Tv per i sacrifici che si accingeva ad imporre (complice ancora una volta la triade ABC) ai ceti più svantaggiati. Eppure c’erano stati ancora una volta i soliti “inascoltati”(e nel novero ci ficchiamo anche noi) che avevano messo in guardia sull’effetto perverso che quelle misure avrebbero determinato.
Quel ministro “tecnico” Fornero che, ad un certo punto, è parsa prossima (la notizia, mai smentita, è comparsa su autorevoli quotidiani) a “salire” anch’essa in politica, accettando addirittura una candidatura che - si affermava - gli fosse stata offerta dal partito di Bersani.
Eugenio Pierucci, www.umbrialeft.it
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