domenica 13 gennaio 2013

BERLUSCONI E LE TASSE

MENO TASSE PER TUTTI ?

Ci risiamo. La crociata berlusconiana contro le tasse è ripartita, con tutto il suo corredo di rito: gli attacchi al governo Monti che le ha alzate e le puntuali promesse elettorali, dalla cancellazione dell'Imu prima casa alla riduzione di Irpef e Iva.

Fino all'opzione zero-tasse per chi assume giovani. Insomma, si torna al passato, quando la destra minacciava scioperi fiscali, strizzava l'occhio agli evasori e annunciava operazioni "libera tutti". Musica già sentita, partitura già letta. Ma questo déjà vu tributario finisce per mischiare le carte della memoria, per far comparire avvenimenti mai accaduti o per cancellare fatti realmente successi. Sembra quasi che prima di Monti abbia governato una maggioranza capace di ridurre o quanto meno tener ferma la pressione fiscale. In realtà, non è andata così.

Questa tabella riassume l'ammontare delle manovre finanziarie degli ultimi 21 anni. 

 
ANNO
GOVERNO
AMMONTARE
in miliardi di euro
Totale

1991
Andreotti
29

93
1992
Amato
48
1993
Ciampi
16
1994
Berlusconi
25
25
1995
Dini
16



76
1996
Prodi
32
1997
Prodi
13
1998
D’Alema
7
1999
D’Alema
8
2000
Amato
0
2001
Berlusconi
17


104
2002
Berlusconi
20
2003
Berlusconi
16
2004
Berlusconi
24
2005
Berlusconi
27
2006
Prodi
35
50
2007
Prodi
15
2008
Berlusconi
13


84
2009
Berlusconi
11
2010
Berlusconi
13
2011
Berluscon
47
 Governi I Repubblica 1991-93
93
21,5%

 Governi Centrosinistra 8 anni
126
29,1%

 Governi Berlusconi 10 anni
213
49,4%

TOTALE
432
100,0%


 Come si vede dei circa 432 miliardi di euro di aumento di tasse e tagli di servizi circa la metà (213 miliardi di euro) sono da imputare ai governi Berlusconi, quello che "non mette le mani nelle tasche degli italiani". 
 

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