DEMOCRATICHE e DEMOCRATICI per il NO al Referendum costituzionale
Siamo democratiche e democratici, iscritti ed elettori del PD,
collocati sulla lunga scia delle diverse culture politiche della
sinistra e del centro-sinistra da cui il PD è nato, intese e intesi a
prendere le distanze dalla Riforma Costituzionale oggetto del Referendum
nell'autunno prossimo.
Da Democratici rivendichiamo sulla legge fondamentale dello Stato
piena libertà di coscienza. Riteniamo che questo convincimento
appartenga a non pochi iscritti ed elettori del PD a cui dare
rappresentanza.
Non ci convince una riforma che rafforza il potere esecutivo a
discapito di quello legislativo, che rafforza lo Stato centrale a
discapito delle autonomie regionali e locali. Lo diciamo dall'Umbria,
ovvero da una regione che si è sviluppata ed è progredita grazie alle
riforme ed ai progetti resi possibili dal regionalismo, grazie alla
capacità delle istituzioni locali, dai Comuni alla Regione, di
accrescere e valorizzare le potenzialità sociali, civili ed economiche
dei territori, facendo sistema, innovando politiche, economia, cultura,
dal “basso”.
Non si tratta di ragionare sulla bontà del superamento del
bicameralismo perfetto, su cui in pochi hanno avanzato dubbi. Si tratta,
piuttosto, di riaffermare, da un lato, equilibri e garanzie
istituzionali proprie di un sistema parlamentare più democratico, e
dall'altro, prerogative e capacità decisionali della Regione, nella
chiarezza e nel rispetto dei compiti propri tra lo Stato e le autonomie
locali.
Il No non è per noi traducibile come una resistenza al nuovo.
Votando No al Referendum Costituzionale, vogliamo che il nuovo dia una
soluzione positiva alla annosa crisi della rappresentanza, tanto nelle
istituzioni regionali e locali, quanto in quelle nazionali. Ciò che
intendiamo affermare, più precisamente, è il No al disegno centralistico
che figura nella riforma; un disegno che frena e non sviluppa il
cammino verso un assetto più democratico, partecipato e federalista
dello Stato.
Non ci convince un Senato come quello delineato nella Riforma,
composto da consiglieri regionali e sindaci. Una Camera alta del
Parlamento concepita come un dopolavoro non serve né al Paese né ai
territori; tanto più che oggi, a livello locale, c'è invece necessità di
un impegno a tempo pieno di tutti i componenti. Inoltre i senatori così
nominati saranno legati al proprio partito e all'istituzione di
provenienza, ma slegati da un diretto rapporto di fiducia con i
cittadini.
Non ci convince la vulgata che spiega la riforma alla luce della
riduzione dei costi della politica. Quel risultato si sarebbe potuto
ottenere con una semplice riduzione dei parlamentari, e non basta a
giustificare una Riforma così ampia. Serve solo ad un approccio
populista e demagogico, che lede e non aiuta un corretto confronto
democratico.
Ecco, il nostro No si propone di tenere aperti gli spazi per far
maturare in Umbria e nel paese un dialogo e un dibattito utili a
definire presto una Nuova Riforma Costituzionale.
Un No a viso aperto, dunque, che non gioca su ambiguità politiche
e retropensieri, che entra nel merito della sfida referendaria,
separandola con nettezza dalle questioni che riguardano l'attuale
governo, le cui politiche discutiamo in altre sedi e in altri momenti.
In conclusione, non riteniamo giusto avallare una riforma
deficitaria solo perché introduce un cambiamento. Una politica seria
valuta sempre “quale” cambiamento. Gli effetti che si delineerebbero con
l'entrata in vigore della riforma sarebbero deleteri. Da qui il nostro
No, che ha l'ambizione di porre le basi sì per cambiare, ma cambiare in
meglio.
Nel contesto in cui si inserisce il referendum l’accordo
sopravvenuto nel PD per una radicale modifica dell’Italicum a favore di
una nuova legge elettorale (incentrata su elezione diretta dei senatori,
superamento del ballottaggio, premio di governabilità ragionevole,
collegi elettorali) segna un passo avanti verso un traguardo di
innovazione indispensabile in ogni caso al di là dell’esito
referendario, per ridare spazio alla rappresentanza, per riavvicinare i
cittadini e i loro rappresentanti, per riaffermare lo spirito della
Costituzione, i suoi principi e la sua storia.
Rimangono tuttavia in piedi quei contenuti propri della riforma costituzionale che abbiamo esposto e che non ci convincono.
Per queste ragioni ci impegneremo nella campagna referendaria per
il No in autonomia e in collaborazione con i Comitati esistenti e
creando occasioni per approfondire i merito della questione.
Siamo convinte e convinti che la nostra scelta, compiuta in
coerenza con i nostri ideali e con lo spirito della Costituzione, dia
linfa al PD, al suo costitutivo pluralismo e alla sua nativa
connotazione di centrosinistra. Del resto, sulla Costituzione ciascuno e
ciascuna di noi è chiamato a decidere nello spirito costituente, prima
di tutto da cittadino e da cittadina.
Abbenante Luigina - Agostini Luciano - Albanesi Daniela - Alunni
Celso - Alunni Esposto Gianfranco - Alunni Italo - Amello Maria -
Anselmo Ettore - Antonelli Maria Rita - Bacoccolo Marcello - Bacoccolo
Massimiliano - Badiali Fabiana - Baglioni Angela - Bagnini Marco -
Baldacci Margherita - Barba Luca - Barbacci Claudio - Bartocci Andrea -
Bastianelli Raffaella - Bastianelli Rosella - Battaghini Aldo -
Battaghini Matteo - Bazzica Renato - Beati Nicola - Beati Stefano -
Belfico Maria Angela - Bellavita Paolo - Bellucci Giulia - Bellucci Remo
- Belvedere Franca - Bernani Daniele - Bernardino Vittoria - Berrettini
Francesca - Berrettini Francesco - Bianchi Fausto - Bigerna Daniele -
Bini Bruno - Bistacchi Mario - Bizzarri Vittorio - Boccini Andrea -
Boccini Vittorio - Boccio Emanuela - Bonci Alfio - Boncio Federico -
Borgognoni Mariano - Bottausci Franco - Bottini Lamberto - Bracalenti
Walter - Bracarda Luciano - Bracco Felice Fabrizio - Bragetti Nadia -
Brestuglia Giovanni - Brugnoni Amelio - Brugnoni Simona - Brunetti
Simone - Bucarini Mauro - Buriani Luigi - Calvio Costanza - Calvio
Gerardo - Calzini Franco - Campanella Renzo - Campani Luciano -
Capaldini Tiziana - Caporali Angelo - Cappelli Peppino - Capponi Paolo -
Caprini Claudio - Cardarelli Piero - Carloni Carla - Castellani Luciano
- Castiglia Jacopo - Cavicchi Alba - Cecati Rossella - Cecchini Paolo -
Cecconini Clotilde - Cenciarelli Giuliana - Cerasini Renzo -
Cerquiglini Gianni - Cesari Maurizio - Cesarini Riccardo - Chiabotti
Piero - Chiocci Giovanni - Chionne Brunetto - Ciaccini Marino - Cianca
Stefano - Ciavaglia Filippo - Cibei Laura - Cicatiello Anna - Ciliani
Fabrizio - Colacicchi Romano - Coltorti Nadia - Corbucci Roberto -
Cozzari Massimo - Cozzari Matteo - Cozzari Michele - Cristofori Cecilia -
Crocioni Federico - Damiani Maria Pia - Darena Aldo - Delrene Fausto -
Di Amico Giorgio - Di Amico Rita - Di Giura Andrea - Di Toro Franco -
Dionisi Giorgio - Dionisi Sante - Dominici Rita - Donatelli Roberto -
Donati Mirko - Dragoni Flavia - Fagiani Corrado - Fagioli Franco -
Fagiolo Stefano - Falasca Vincenzo - Fattorini Walter - Favorini Franco -
Fedeli Giorgio – Fedeli Alianti Carla - Fifi Romena - Filipetti
Valentino - Finamore Carmen - Finamore Mariliana - Fioriti Carla -
Fiorucci Gianni - Forini Giuliano - Franceschelli Andrea – Franci
Massimo - Frattegiani Azzurra - Frattegiani Fausto - Frau Giacomo -
Fringuello Silvia - Frizzoni Fabrizio - Fumanti Massimo - Gambari Agnese
- Gambari Donatella - Gambari Lino - Garzuglia Cecilia - Giammarioli
Graziella - Giombini Maria Assunta - Giovannoni Donatella - Girolami
Luigi - Granci Riccardo - Grossi Gaia - Guasticchi Cristian - Guasticchi
Marina - Guasticchi Palmiro - Guerini Rocco Giovanna - Guidubaldi Sauro
- Ialacci Petronilla - Impagliazzo Luigi - Incatasciato Roberto -
Ingles George - Inverso Antonio - Khilchenco Iryna - Lanfaloni Luisa -
Latino Stefania - Laurenzi Paolo - Leonardi Domenico - Lo Giudice Paolo -
Locchi Anna - Locchi Renato - Loreti Catia - Magara Alessandro -
Maltempi Marcello - Manali Massimo - Manni Carlo - Marabissi Miriana -
Marcugini Sandro - Mariani Palmiero - Mariannelli Maria Assunta –
Marinelli Valerio - Marionni Rosanna - Martini Angelo - Martini Germano -
Martini Giuseppe - Martini Massimo - Martini Moreno - Matarangolo
Franco - Mattino Michela - Mattioli Anna - Mattioli Rolando - Mattioni
Walter - Maurizi Maurizio - Mazzoli Ulisse - Mazzoni Cecilia -
Mencarelli Gianluca - Mencarelli Marcella - Mencarelli Massimo - Mignini
Piero - Mignini Stefano - Minelli Liliana - Mirti Francesco - Morici
Daniele - Mortaro Nicoletta - Nati Lorenzina - Nicosanti Giovanni -
Olimpieri Maria Agnese - Onori Annunziata - Orlandi Daniele - Orsini
Adolfo - Ortolani Fabiano - Ottaviani Ombretta - Palini Ezio -
Paltriccia Davide - Pammelati Emiliano - Panfili Andrea - Panichi Luca -
Panico Roberto - Pannacci Fabio - Pasqualoni Maria - Pasquinelli Moreno
- Passeri Francesco - Passeri Massimo - Peccia Alba - Perri Patrizia -
Petrini Giovanna - Piccioni Carlo - Piccioni Paolo - Piccioni Svedo -
Pierassa Roberto - Pietrini Danilo - Pini Giulia - Piobbichi Gino -
Pioppi Sergio - Pippi Igino - Pirrami Sante - Polidori Rolando -
Pontefice Fabio - Pontefice Marco - Priano Giuseppe - Procacci
Alessandro - Procacci Fernanda - Procaccia Alessandro - Proietti Carlo -
Prologo Laura - Quaglia Claudio - Recchioni Luciano - Renga Sergio -
Riboloni Catia - Riganelli Fausto - Rocchini Antonio - Romei Marco -
Rondolini Fausto - Rondolini Giuseppe - Rondoni Serena - Rosati Giulia -
Rosati Stefania - Rosi Adelio - Rossi Anna Rita - Rossi Luigi - Rossi
Sandro - Russo Rita - Sabatini Giancarlo - Sabbatini Stefano - Santini
Domenico - Sarli Michele - Sartoretti Paolo - Saturnino Concetta -
Scatena Angelo - Schettini Fabrizio - Schettini Francesco - Serini
Claudio - Serini Elvira - Servettini Liliana - Solinas Attilio -
Sollevanti Adamo - Sorbini Alberto - Spaziani Marco - Suella Maria
Gabriella - Taborro Cristina - Tampellini Pieluigi - Tarpani Maria
Stella - Tempesta Maurizio - Terradura Ilario - Testi Mohan - Tiburzi
Carla - Tiburzi Valentina - Torrioli Francesco - Trabalza Cristina -
Tricarico Rocco - Vagnetti Alberto - Vantaggi Enrico - Vantaggi Silvano -
Vincenti Giampiero - Vincenti Marta - Vitale Nicoletta - Zampolini
Rita.
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