Anche se i media, pure quelli di sinistra, non sembrano essersene
accorti, ieri è successo qualcosa di straordinario. E non solo perché un
centro sociale ha dichiarato di voler partecipare alle elezioni, o
perché un'assemblea chiamata 3 giorni prima ha riempito un teatro di 800
posti senza sponsor mediatici, senza "grandi nomi", senza bisogno di
truppe cammellate...
Ma per l'entusiasmo, la passione, l'emotività che ieri si sentiva
nell'assemblea e che ha attraversato in questi giorni l'Italia come una
scarica.
Tanti gli interventi, circa 40, di vertenze lavorative, lotte
territoriali, associazioni e comitati, realtà politiche, singoli
cittadini. Tantissimi i giovani e le donne che hanno preso parola sul
palco, come mai se ne vedono in eventi simili. Tutti animati dagli
stessi problemi, dalle stesse paure, ma anche dalla stessa voglia di
fare, di costruire una lista popolare che riesca a intercettare il
bisogno di riscossa che cova nel nostro paese.
Oltre cinquecento persone in media collegate da tutta Italia per
seguire la diretta, decine di migliaia quelle che l'hanno vista in
seguito, oltre 90.000 che hanno visto il video di lancio.
Due, tre generazioni che si sono riunite e finalmente hanno
dialogato, mondi delle organizzazioni della sinistra che si sono
ritrovati insieme ai movimenti sociali in nome di comuni ideali.
Uno spirito nuovo, bello, fresco, sincero: senza tatticismi e
politicismi, perché la politica è innanzitutto questo, migliorare la
vita collettiva, trovare insieme soluzioni ai problemi, mettere in
pratica le cose di cui abbiamo bisogno.
Ieri sera abbiamo brindato, felici perché in tanti hanno accettato la
sfida che avevamo lanciato, felici perché la politica è anche gioia, e
per noi rompere un muro di rassegnazione e depressione, creare
scompiglio, è già una vittoria.
Oggi si ricomincia a lavorare. Non possiamo perdere tempo. Perché non
ne abbiamo. Perché chi ci segue e chi dobbiamo ancora coinvolgere
aspetta un messaggio chiaro, deciso, che gli permetta di mobilitarsi, di
partecipare, di salire anche lui sul palco delle elezioni a raccontare
al paese la sua storia, le sue lotte, i suoi bisogni, i mezzi per
soddisfarli.
Perché siamo sicuri che ci sono ancora tanti compagni di strada da
coinvolgere, altri centri sociali, altri comitati di lotta, altri pezzi
sindacali, altre reti studentesche, altri gruppi politici, e tanti altri
singoli insoddisfatti di quello che hanno. Possiamo e dobbiamo farlo.
Questa deve essere la casa di tutti quelli che lottano, di tutti quelli
che ci credono sinceramente e senza tornaconti.
Oggi mettiamo su la mailing list. Faremo uscire il resoconto di tutti
gli interventi. A partire da quelli, prepareremo una bozza di
programma, che sottoponiamo a tutte le assemblee territoriali, a quelle
già esistenti e alle nuove che saranno chiamate in questi giorni. Fra
due/tre settimane ci rivediamo, e cerchiamo di chiudere il tutto.
Non sarà facile raccogliere centinaia di migliaia di firme in tutta
Italia, non sarà facile arrivare a bucare i media, non sarà facile
guadagnare il diritto all'esistenza per i soggetti non rappresentati
dalle classi dominanti.
Ma ognuno di noi ha un potere che nemmeno immagina, che se messo in relazione con quello degli altri, può produrre una mezza rivoluzione!
Ma ognuno di noi ha un potere che nemmeno immagina, che se messo in relazione con quello degli altri, può produrre una mezza rivoluzione!
Grazie ancora a tutte e tutti. Potere al popolo!
Ex OPG Occupato - Je so' pazzo
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