Cerchiamo di diffondere a più persone questo documento per chiarire idee e scenari sui referendum abrogativi del 12-13-giugno 2011, che “pagheremo” a caro prezzo se non parteciperemo “attivamente”. E' molto importante per me, per te, per i tuoi amici, per i tuoi figli e per i tuoi nipoti, presentarsi al referendum abrogativo del 12-13 giugno 2011. E' l'unico strumento, oltre alle elezioni, che ci fa sentire parte attiva di questo stato. Il referendum avrà quattro quesiti, uno più importante dell'altro. Ve li elenco in maniera molto molto stringata.
Primo quesito (Acqua) Vuoi eliminare la legge che dà l'affidamento a soggetti privati o privati/pubblici la gestione del servizio idrico? SI
Secondo quesito (Acqua) Vuoi eliminare la legge che consente al gestore di avere un profitto proprio sulla tariffa dell'acqua, indipendente da un reinvestimento per la riqualificazione della rete idrica? SI
Terzo quesito (Centrali Nucleari) Vuoi eliminare la legge che permette la costruzione di centrali nucleari sul territorio italiano? SI
Quarto quesito (Legittimo Impedimento) Vuoi eliminare la legge che permette al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri di non comparire in udienza penale durante la loro carica? SI
Qualcuno tra un Grande Fratello e un Isola dei Famosi ha mai visto passare uno spot che parli di questo referendum? Sembra proprio che il Governo stia cercando di boicottarlo per riuscire a non raggiungere il "quorum". Un referendum viene ritenuto valido se l'affluenza alle urne è maggiore o uguale al 50% più uno degli aventi diritto al voto (il cosiddetto quorum).
Trattandosi di referendum per l’abrogazione di leggi emanate dall’attuale Governo (ad eccezione della norma sulle tariffe sull’acqua, introdotta dal Governo Prodi), la "maggioranza" è chiaramente contraria. Come è ormai tradizione in questi casi, viene incentivato l’astensionismo in modo da non raggiungere il quorum e rendere nulla la consultazione. Quanto ci costerà il referendum? Oltre al dato di fatto dell'assenza di pubblicità, c'è qualche altro punto oscuro.
I referendum per legge possono essere svolti tra il 15 maggio e il 15 giugno.
Molti comitati chiedevano l'accorpamento del referendum alle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio in modo da avere un unico election day che avrebbe consentito alle casse pubbliche un più che notevole risparmio. Il ministro Maroni però ha deciso come data valida per il referendum il 12 e il 13 giugno e cioè l'ultima data utile, quando le scuole saranno già chiuse e la maggior parte degli italiani potrebbe preferire un week-end di vacanza ad un noioso seggio elettorale. E' stato valutato che questa saggia scelta costerà alle casse italiane circa 400milioni di euro. Insomma anche far passare il referendum sotto l'anonimato ci costerà un bel pò.
Come per ogni referendum, non basterà che vincano i SI ma bisognerà raggiungere il quorum. 25 milioni di persone, il 50% degli aventi diritto, dovrà recarsi alle urne per rendere il referendum valido. La verà unità di noi tutti per far valere i nostri diritti di cittadini, capaci di dare una forte risposta a leggi che remano contro di noi.
Per ogni approfondimento andate qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Referendum_abrogativi_del_2011_in_Italia
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