giovedì 20 settembre 2012

Ecco i primi effetti della "spending review" nella sanità

Niente più acqua minerale ai pazienti. L'ospedale: va comprata al distributore

A Crema e Cremona la spending review colpisce anche i malati: le bottiglie dovranno essere acquistate nelle strutture sanitarie a 40 centesimi. Basta con yogurt e marmellata a colazione

Ai pazienti dell'ospedale Santa Marta di Rivolta d'Adda (Cremona) e, da lunedì, a quelli dell'ospedale Maggiore di Crema (Cremona) non viene più distribuita gratis l'acqua minerale a pranzo e cena. Devono acquistare le bottigliette ai distributori automatici del nosocomio al costo di 40 centesimi l'una. "Abbiamo previsto tagli anche per i dipendenti - spiega il direttore sanitario Frida Fagandini - In direzione è sospesa la fornitura di acqua minerale gratuita, impiegata per visitatori e riunioni. Passiamo al distributore a pagamento". La spending review colpisce anche i pasti in ospedale: niente più yogurt e marmellata a colazione, quindi, e a pranzo non saranno più messi a disposizione sale, olio, aceto e parmigiano.

"Quanto succede all'ospedale Maggiore di Crema è un esempio concreto di quali possano essere gli effetti della spending review - si legge in un comunicato della Funzione pubblica Cgil Lombardia - Sul capitolo del personale, a pagare il conto sono i precari che perdono il posto di lavoro e i dipendenti che devono continuare a garantire quantità e qualità dei servizi. Sul capitolo beni e servizi pagano insieme cittadini e lavoratori, pubblici e non. Per il privato, in questo caso, saranno i lavoratori delle cooperative a vedersi ridotte le ore di lavoro".

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