sabato 29 settembre 2012

La "Sinistra Europea" si scaglia contro il "Fiscal Compact"



Il fiscal compact è incompatibile con il diritto comunitario. E’ quanto sostiene la presidentessa del gruppo parlamentare europeo GUE/NGL (Sinistra Unitaria Europea) Gabi Zimmer che, in seguito ad un incontro con Andreas Fischer-Lescano (professore ordinario di diritto costituzionale nell’Università di Brema), ha ritenuto necessario rinviare la questione dei patti fiscali alla Corte di Giustizia dell’Ue: «Il fiscal compact viola il diritto comunitario sia dal punto di vista materiale che formale», ha affermato la Zimmer, che tuttavia non è intenzionata ad agire indipendentemente dal volere del Parlamento Europeo.
Questo nonostante i partiti d’ispirazione socialista, popolare e liberale abbiano votato nei rispettivi Paesi e anche all’interno dello stesso Parlamento Europeo, il suddetto patto di bilancio europeo (firmato lo scorso 2 marzo da 25 dei 27 Paesi membri dell’Ue). Oltre a prevedere il pareggio di bilancio, il fiscal compact impone la riduzione del debito pubblico al 60% in rapporto al Pil, con il ritmo di un ventesimo all’anno (essendo in Italia il rapporto debito/Pil al 120%, sono praticamente certe manovre da 40-50 miliardi annui), e l’obbligo di mantenere il deficit pubblico sempre al di sotto del 3% del Pil.
Al momento sono 11 i Paesi (quando verrà raggiunta la soglia di 12 il patto fiscale diventerà operativo a tutti gli effetti) ad aver ratificato il trattato con voti trasversali e solo la Gran Bretagna sembra intenzionata ad opporsi (il conservatore David Cameron ha affermato che con il fiscal compact si vuole «proibire Keynes per legge»). Nemmeno la Francia del socialista Hollande sembra più intenzionata a rigettare i vincoli europei ed è proprio qui che un pezzo importante della GUE, vale a dire il Front De Gauche di Jean-Luc Mélenchon, sta dando battaglia: verranno raccolte delle firme per indire un referendum contro il “Pacte budgétaire européen“ e domani, a Parigi, ci sarà una manifestazione indetta proprio dal Front De Gauche, che d’adesso in poi potrà contare sul sostegno dei Verdi europei e francesi.
E’ proprio sulle divisioni interne presenti tra socialisti e popolari, quindi, che la Sinistra Europea ha deciso di giocare la propria partita: «Il Fiscal Compact ha creato un malcontento trasversale in Aula perché ancora una volta il Parlamento europeo è stato messo da parte e privato delle sue competenze. E sono tanti ad essere stanchi di tutto questo», ha affermato la Zimmer.

Pasquale Vietta - Pubblico

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