Hanno girato, hanno girato, ma alla fine ce l'hanno fatta. Per non
sfigurare con Berlusconi anche loro, i renziani, l'hanno buttata là "un
milione di posti di lavoro". E'stato il ministro Poletti ad annunciarlo
sul nuovo giornale di famiglia (La Repubblica che è diventato un
bollettino di propaganda del Governo). Veramente sono 900 mila. Ma si sa
c'è la crisi e bisogna tagliare.
Sul Foglio invece l'economista senza
patentito (sarebbe stato bocciato
all'abilitazione) Taddei ci fa sapere che il fiscal compact "non
esiste", si paga se hai i soldi, se no l'Europa ti fa credito. Come dal
pizzicagnolo "segna che pago domani". E via con la Madia che annuncia
strabilianti riforme per "efficientare" la P.A. e il via libera "a
tutto gas" di Napolitano per le riforme, che la Boschi ci fa sapere
erano "bloccate dai professori", non dal Parlamento e da chi ci Governa.
Finita la propaganda delle pagine di apertura, si passa all'interno
alle notizie vere : Dal sole 24 ore (il fatto Quotidiano non lo citiamo
perchè è di parte) maxitaglio per la sanità di 2,5 miliardi (aridaie coi
ticket), stop alle detrazioni per il coniuge (e vai), 4 miliardi di
tagli lineari (tra i quali la chiusura di 4 ambasciate già chiuse),
crescita ridotta allo 0,8% (a proposito di miracoli), stangata sulla
Tari per le imprese (Confindustria non si incazza a caso ), validate le
delibere per l'aumento dell'irpef regionale e comunale (te li do io gli
80 euro), Tasi aumenti senza rete (per la serie ridatece l'Imu).
Per
oggi basta, domani sapremo quali desideri dovremo coltivare e quali
altre tasse e balzelli saremo chiamati a pagare. E' la società liquida,
il bignami Renziano . come dice Baumann : si da sfogo ai desideri che
non costano, non al soddisfamento dei bisogni, che invece costano e di
brutto.
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