mercoledì 2 aprile 2014

Perugia, Umbria grida ancora Terra. Mercato coperto, idea azionariato sociale

PERUGIA – Il nuovo mondo. E tutto concentrato al Mercato coperto di Perugia. Eh già, perché “Umbria grida Terra” ancora una volta. In pratica, nuova edizione. Dal 2 al 4 maggio. Stesso posto, stessa ora.
I ragazzi del Progetto Paul Beathens riaccendono i motori e riportano i produttori umbri nel cuore dell’acropoli. Con un sogno in tasca da realizzare: trasformare quello spazio che una volta era ai limiti dell’abbandono nel polmone dell’economia locale. E non solo. Dentro ci vogliono portare anche cultura, innovazione, socializzazione. Tutto, ovviamente, in barba alla speculazione. Di ogni razza, tipo e forma.
Ma andiamo con ordine. Perché, a dire il vero, questa seconda edizione di Umbria grida Terra parte da un concetto di fondo: “Rinnovamento”. A scandirlo per bene ci pensano Vittoria e Giovanni, due dei tantissimi ragazzi che lavorano per rendere l’iniziativa memorabile. E per bissare il successo della tre giorni di debutto. Quindi, dicevamo, rinnovamento. Si comincerà con un ricambio dei produttori. Poi qualcosa tipo “una commissione di degustazione per scegliere i produttori che prenderanno parte a Umbria grida Terra”.
E i criteri di valutazione? “Sempre gli stessi - spiegano Giovanni e Vittoria - : chilometri zero, ciclo produttivo chiuso, l’essere esterni rispetto alla grande distribuzione, il rispetto del lavoro e dell’ambiente, l’eccellenza e un altissimo livello delle proprietà organolettiche dei prodotti”. Perché, sottolineano, “Umbria grida Terra oramai è un marchio di qualità e noi vogliamo rispettare in tutto e per tutto chi parteciperà, selezionando accuratamente gli espositori”. Espositori che “si devono anche autotutelare – proseguono – perché un giorno vorremmo che Umbria grida Terra camminasse con le proprie gambe”.
Nel frattempo prevedono di riservare uno spazio a chi ha già partecipato all’iniziativa. Magari uno shop che li racchiuda tutti o qualcosa del genere. Morale: ci stanno lavorando. Ma non è finita qui. I ragazzi del Progetto hanno in cantiere un altro paio di idee.
La prima: un azionariato sociale per il Mercato coperto, che garantisca ai cittadini che parteciperanno alla raccolta fondi degli sconti sui prodotti. Un modo per garantire nuova vita allo spazio, rimetterlo in piedi e assicurargli la possibilità di restarci.
Secondo: l’incontro con il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali. Data: 7 aprile. Sul tavolo una proposta per il Mercato coperto e una promessa. Partiamo dalla seconda, che recita più o meno così: “Vigileremo su tutti gli atti e i progetti riguardanti quello spazio. Con moltissima attenzione”. La prima, cioè la proposta, vira in questa direzione: ristrutturazione e messa in sicurezza del Mercato coperto, poi bando pubblico per la gestione. “Ci candideremo - spiegano Vittoria e Giovanni – ma rispettando le regole. Vogliamo creare un Mercato che non sia solo un centro economico che raccolga le eccellenze del territorio, ma anche il motore della vita sociale e culturale della città. Un luogo dove il meglio che l’Umbria ha da offrire possa trovare visibilità.
Ma – sottolineano – non sarà di certo una specie di ipermercato. Anzi. Sarà la riprova che un’altra economia, quella sostenibile, che tutela il lavoratore, il produttore e il consumatore, è possibile. Un’economia che è redistribuzione del reddito, rispetto dell'ambiente ed eccellenza agroalimentare”. Perugia, preparati. Stanno per tornare.

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