mercoledì 4 settembre 2013

Odio di classe di Edoardo Sanguineti

 
Odio di classe
Bisogna restaurare l’odio di classe. Perché loro ci odiano, dobbiamo ricambiare. Loro sono i capitalisti, noi siamo i proletari del mondo d’oggi: non più gli operai di Marx o i contadini di Mao, ma “tutti coloro che lavorano per un capitalista, chi in qualche modo sta dove c’è un capitalista che sfrutta il suo lavoro”. A me sta a cuore un punto. Vedo che oggi si rinuncia a parlare di proletariato. Credo invece che non c’è nulla da vergognarsi a riproporre la questione.
E’ il segreto di pulcinella: il proletariato esiste. E’ un male che la coscienza di classe sia lasciata alla destra mentre la sinistra via via si sproletarizza. Bisogna invece restaurare l’odio di classe, perché loro ci odiano e noi dobbiamo ricambiare. Loro fanno la lotta di classe, perché chi lavora non deve farla proprio in una fase in cui la merce dell’uomo è la più deprezzata e svenduta in assoluto? Recuperare la coscienza di una classe del proletariato di oggi, è essenziale. E importante riaffermare l’esistenza del proletariato. Oggi i proletari sono pure gli ingegneri, i laureati, i lavoratori precari, i pensionati. Poi c’è il sottoproletariato, che ha problemi di sopravvivenza e al quale la destra propone con successo un libro dei sogni.

1 commento:

i-pod keroro ha detto...

D'accordissimo con Sanguineti, non buonista e quindi mai banale.

Una domanda, però: da sinistro mi chiedo perchè siate contro una piazza Craxi... da un lato la memoria condivisa su Craxi porterebbe, è vero, la società italiana ancora di più verso la pacificazione, la banalità, l buonismo, l'assenza di conflitti che è ciò che la destra da sempre vuole. Dall'altro lato però l'anticraxismo mi sa tanto di moralismo berlingueriano (Berlinguer era un socialdemocratico, non certo uno stalinista/statalista come lo furono i precedenti segretari del PCi, figurarsi poi se era un comunista come Gramsci o Terracini) e a furia di fare i moralisti si rischia di perdere di vista il classismo e addirittura diventare giustizialisti dipietristi.

Craxi non era un fascista, quindi io sono per un sì o un nì (nel senso che non mi interessa se ci siano o non ci siano) alle p.zze Craxi e per un no alle vie/p.zze ecc. Almirante (la memoria condivisa davvero orripilante è quella sulla Resistenza, parte dell'orribile revisionismo storico dei Gasparri e La Russa, orribile proprio nei contenuti, perchè io non sono contro il revisionismo storico a prescindere, quello di de Felice sempre sul fascismo ad esempio non mi dispiace).