venerdì 20 settembre 2013

Il linciaggio legalizzato…di Simone Cumbo, Sinistraumbra.org


ImmagineHa creato un terremoto di proteste e indignazioni il varo della nuova legge sull’omofobia, alla Camera dei Deputati. Oggetto delle proteste della comunità LGBT, e non solo, è il subemendamento Gitti.  Presentato da Scelta Civica e appoggiato dal PD, lo stesso recita che “non si considerano omofobe le opinioni espresse “all’interno di organizzazioni che svolgono attività di natura politica, sindacale, culturale, sanitaria, di istruzione ovvero di religione o di culto, relative all’attuazione dei principi e dei valori di rilevanza costituzionale che connotano tali organizzazioni”. In altre parole si legittimano le posizioni razziste e omofobe di gruppi fascisti come Forza Nuova e di estremisti cattolici come Milithi Christhi (“la pratica dell’ omosessualita’ e’ destinata all’estinzione, e’ una deviazione, un problema tra i tanti: queste persone non vanno discriminate ma aiutate a ritrovare la loro dignità e vanno curate”, hanno dichiarato in un recente comunicato stampa…). “Rabbia e delusione” per il presidente di Arcigay Flavio Romani, “una scelta folle, grave e del tutto irresponsabile- prosegue Romani – che sdogana il razzismo organizzato e istituzionalizza la discriminazione, facendo fare all’Italia tre passi indietro. Non solo: di questo grave arretramento questo Parlamento scarica la responsabilità sulla comunità lgbt. Se da oggi in Italia ospedali, scuole, luoghi di culto e associazioni potranno essere zone franche per il pensiero discriminatorio, ci vuole dire il Parlamento, questo lo si deve a chi oggi ha chiesto l’estensione di quella legge. Un colpo basso inaccettabile – attacca Romani – e un pessimo servizio reso a tutto il Paese, al solo fine di trovare una intesa innaturale su questi temi. Insomma: un disastro. È il momento che tutte e tutti- conclude il numero uno di Arcigay – ci mobilitiamo per scongiurare questa sciagurata deriva”. Per SEL “Il sub-emendamento Gitti è una vergogna”. Il movimento 5 stelle protesta in maniera eclatante in Parlamento. Parole dure anche dal Segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero; “il subemendamento alla proposta di legge contro l’omofobia è una vergogna, perché con ogni evidenza serve a tutelare i gruppi di estrema destra e i gruppi cattolici più integralisti. Noi diciamo ‘no’ all’omofobia, che deve essere sanzionata sempre, e anzi proprio a partire dai partiti e dai movimenti. L’Italia sui diritti civili è al Medioevo: in balia delle gerarchie vaticane e della destra, alla faccia della laicità”. Si mobiliti ora la politica, anche regionale, per questa vergogna nazionale che sdogana, se mai ce ne fosse bisogno, gruppi fascisti e di estrema destra. Che sotto la protezione di una legge contro l’omofobia,  continueranno i loro anatemi omofobi e violenti contro gay e transessuali…

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