Gli studenti protestano contro questo governo e contro questa Europa,
contro la logica dei tagli alla spesa sociale per nutrire banche e
“investitori” finanziari.
Giovani e giovanissimi, senza un'organizzazione capillare che
vada oltre il coordinamento. Hanno identificato però con estrema
chiarezza l'avversario contro cui ogni settore sociale e ogni movimento
si deve muovere. È un bene che questa consapevolezza sia diffusa e si
sia manifestata fin dai primi giorni di questo difficile autunno. È un
bene che questo paese rompa la gabbia dell'impotenza, l'inerzia della
sopportazione.
Le tante cariche della polizia e dei carabinieri, in città diverse, testimoniano invece di un'indicazione politica certa: questo governo vuole stroncare sul nascere la presa di coscienza di una generazione che si sente tagliata fuori ancora prima di iniziare a vivere con pienezza la propria vita. Le manganellate sui “ragazzini”, dal '68 in poi, passando per Genova 2001, sono il marchio di fabbrica fascista di ogni governo che reagisce ai problemi, al conflitto, alle paure di una società scompaginata dalla distruzione del “compromesso basato sul welfare” con la più stupida, volgare, pesante repressione.
Come ogni altra stagione di movimento motivata da interessi reali, concreti, siamo certi che questa repressione non farà altro che accelerare la presa di coscienza. Fornendole ragioni e argomenti ancora più solidi. Unificandola negli obiettivi materiali e politici, al di là delle differenze originarie tra lavoratori e studenti, precari e non, giovani e anziani, figli e padri e nonni.
Questa governo va mandato a casa ora.
Questo modo di costruire l'Europa-galera dei mercati va fermato ora.
Prepariamo tutti insieme il 27 ottobre. Il “No Monti Day” deve essere l'avvio del “No Monti Forever”, alla faccia di chi vorrebbe farne il prossimo e primo presidente di una repubblica presidenziale agli ordini della troika.
Le tante cariche della polizia e dei carabinieri, in città diverse, testimoniano invece di un'indicazione politica certa: questo governo vuole stroncare sul nascere la presa di coscienza di una generazione che si sente tagliata fuori ancora prima di iniziare a vivere con pienezza la propria vita. Le manganellate sui “ragazzini”, dal '68 in poi, passando per Genova 2001, sono il marchio di fabbrica fascista di ogni governo che reagisce ai problemi, al conflitto, alle paure di una società scompaginata dalla distruzione del “compromesso basato sul welfare” con la più stupida, volgare, pesante repressione.
Come ogni altra stagione di movimento motivata da interessi reali, concreti, siamo certi che questa repressione non farà altro che accelerare la presa di coscienza. Fornendole ragioni e argomenti ancora più solidi. Unificandola negli obiettivi materiali e politici, al di là delle differenze originarie tra lavoratori e studenti, precari e non, giovani e anziani, figli e padri e nonni.
Questa governo va mandato a casa ora.
Questo modo di costruire l'Europa-galera dei mercati va fermato ora.
Prepariamo tutti insieme il 27 ottobre. Il “No Monti Day” deve essere l'avvio del “No Monti Forever”, alla faccia di chi vorrebbe farne il prossimo e primo presidente di una repubblica presidenziale agli ordini della troika.
Studenti in piazza contro governo Monti e austerità. La diretta
di Luca Fiore, www.contropiano.orgDecine di migliaia di studenti in piazza in tutta Italia. Cariche della polizia a Roma, Torino e Milano. Una giornata nazionale di mobilitazione contro le politiche del governo Monti sull'istruzione e contro le imposizioni dell'Unione Europea. Scontri e feriti in alcune città.
13.30 Roma - Il corteo degli studenti medi, che hanno manifestato oggi a Roma, ha raggiunto Piramide. Davanti alla metro, dopo una breve dichiarazione di un ragazzo al megafono che ha fatto un bilancio della giornata, il corteo si é sciolto.
13.20 Torino - Secondo quanto rifericono i ragazzi del Collettivo studenti medi autorganizzati, durante le cariche delle forze dell'ordine sarebbero rimasti a terra contusi una trentina di manifestanti. In particolare due studenti sono rimasti feriti e trasferiti in ospedale: una giovane di 19 anni e uno studente di 16 anni, feriti alla testa.
13.20 Roma - Trascinati per terra, picchiati e minacciati con un manganello puntato alla gola. A denunciare quanto accaduto questa mattina durante i tafferugli con le forze dell'ordine a Porta Portese sono gli stessi studenti che stanno ancora manifestando nella capitale. ''Tre o quattro di noi - ha raccontato uno studente - sono stati bloccati e trascinati per terra dagli agenti. Qualcun altro ha ricevuti calci alla schiena o é stato fermato con un ginocchio poggiato sulla nuca. E' una cosa assurda, non si puo' reagire così''.
13.10 Bologna - In migliaia si sono dati appuntamento in piazza XX Settembre a Bologna per la giornata di mobilitazione lanciata dai coordinamenti studenteschi. Durante il corteo che ha attraversato il centro della città, sono state prese di mira in particolare le sedi delle filiali di alcune banche contro le quali sono stati lanciati petardi e uova. I ragazzi delle scuole superiori, poi supportati dai collettivi antagonisti e da diversi esponenti dei centri sociali, hanno cominciato la protesta intorno alle 10 e hanno da subito bloccato il traffico di via Irnerio. Un furgone con le casse che diffondevano musica ha guidato il corteo durante il quale sono partiti fischi contro la crisi e contro le banche. "Contro la crisi e l'austerità riprendiamoci scuola e città" è stato lo striscione portato in testa al corteo di Bologna così come nel resto del paese. In via Indipendenza due giovani sono saliti su una scala e hanno prima staccato e poi bruciato il vessillo del Consolato greco, dopo aver acceso un fumogeno colorato. Gli studenti hanno poi proseguito verso Piazza Maggiore e in via Farini, davanti la sede di Bnl, hanno di nuovo preso di mira la bandiera che è stata staccata, trascinata per un po' lungo il tragitto e poi bruciata. "Questa è la fine che faranno le banche" è stato urlato al megafono.
12.55 Milano - Il caro-libri, le banche, la ''privatizzazione della scuola pubblica'' e ''la mercantilizzazione del sapere'': questi i temi al centro del corteo degli studenti a Milano durante il quale ci sono stati momenti di tensione con una carica - con alcuni contusi e un giovane denunciato per aver lanciato un fumogeno - della Polizia davanti alla sede della Regione Lombardia. La manifestazione é partita, questa mattina poco prima delle 10, da Largo Cairoli. Complessivamente un migliaio di ragazzi sopratutto delle superiori oltre che dell'università, si sono divisi in due tronconi. Il primo ha fatto azioni dimostrative nei confronti degli istituti di credito, la gran parte agenzie di Banca Intesa-San Paolo con riferimento al ministro Profumo che ne era l'amministratore delegato, e della Siae, la società dei diritti degli autori, e della Aie, l'associazione degli editori, per contestare in particolare il costo dei testi. Molte agenzie e filiali sono state ricoperte di scritte e di volantini e striscioni. Ma salvo alcuni fumogeni, petardi, musica da un camioncino e slogan tutto si é risolto senza problemi e il corteo si e' sciolto, dopo aver attraversato il centro, al Parco Ravizza. Il secondo gruppo invece ha avuto un comportamento più radicale: gli studenti sono andati in via Melchiorre Gioia, dove si trova Palazzo Lombardia e qui diversi con scudi di polistirolo e caschi, dopo aver lanciato uova e pietre, hanno cercato di forzare un cordone di sicurezza. Le forze dell'ordine hanno reagito con una carica per disperderli. Alcuni ragazzi sono rimasti contusi e uno di loro è stato denunciato. Quindi la manifestazione é andata avanti e si é conclusa in viale Settembrini e viale Romagna dove si trova il centro sociale 'Lambretta'.
12.50 Roma - Uno studente minorenne è stato fermato durante le cariche della Polizia contro gli studenti che a Porta Portese hanno tentato di forzare un cordone di celerini. Il quindicenne, studente del liceo Virgilio, è stato portato in commissariato per l'identificazione e poi sarà liberato, almeno così informa la Questura.
12.45 Torino - Si avvia a conclusione la manifestazione degli studenti torinesi, che sono ora in sit-in davanti alla sede delle facoltà umanistiche dell'università di Torino. I ragazzi hanno acceso un falò nella via di fronte all'ingresso dell'università, dando alle fiamme foto del sindaco di Torino Piero Fassino, del ministro dell'Istruzione Francesco Profumo e del ministro del Lavoro Elsa Fornero, al grido "Profumo al call center, Fornero in fonderia".
12.35 Roma - "Oggi protestiamo contro la crisi economica, i tagli previsti dalla spending review e questo Stato che non é più democratico ma che é diventato una dittatura" dice ad una agenzia di stampa Mario, 16 anni. Gli studenti ora stanno attraversando il ponte fra porto di Ripa Grande e via Marmorata.
12.20 Roma - Un ragazzo minorenne del liceo Virgilio è stato fermato a Roma dalla polizia per l'identificazione subito dopo i tafferugli che si sono verificati durante il corteo degli studenti in zona Porta Portese.
12.20 Livorno - Lancio di uova contro alcune banche e qualche fumogeno a Livorno dove circa 700 studenti hanno protestato contro i tagli alla scuola e il governo Monti. Alcune filiali di banche sono state 'chiuse' simbolicamente con del nastro da cantiere. A Livorno con gli studenti hanno sfilato alcuni comitati dei lavoratori precari e degli sfrattati.
12.15 Napoli - Il corteo degli studenti in corso a Napoli é passato anche davanti alla sede della Provincia contro cui i manifestanti hanno lanciato delle uova. Altre uova sono state lanciate dai manifestanti all'indirizzo di un'agenzia della BNL. Gridando slogan contro il Governo e il ministro Profumo, e facendo esplodere grossi petardi, ora il corteo si sta dirigendo verso la sede della Regione Campania di Palazzo Santa Lucia.
12.15 Roma - Momenti di alta tensione a Porta Portese dove centinaia di studenti hanno cercato di sfondare un cordone della polizia che bloccava via Portuense. Gli agenti di polizia hanno risposto con manganellate e cariche. La tensione è poi rientrata e gli studenti si sono ricompattati ed hanno di nuovo ripreso a sfilare, anche se gli studenti in testa al corteo ancora indossano caschi e bandane brandendo gli scudi-libro.
12.10 Roma - Migliaia di studenti medi - con alcune delegazioni di universitari - stanno in questo momento sfilando davanti alla sede del Miur, in viale Trastevere, contro il governo per i tagli alla scuola. Su uno striscione del Fronte della gioventu' comunista si legge: "Contro la scuola di classe". I ragazzi gridano slogan contro le forze dell'ordine che hanno blindato la sede del ministero e che hanno chiuso con degli automezzi il tratto di viale Trastevere di fronte al dicastero, da entrambi i lati.
12.00 Milano - Momenti di tensione a Milano quando un troncone del corteo degli studenti si é diretto verso la sede della Regione Lombardia. All'altezza di via Melchiorre Gioia, i manifestanti che avevano in testa i caschi hanno iniziato a lanciare alcune uova, sassi, e fumogeni e poi hanno cercato di sfondare il cordone delle forze dell'ordine per arrivare al nuovo palazzo della Regione Lombardia. La polizia ha caricato contro gli studenti che si sono quindi riuniti al resto del corteo che ora si dirige verso viale Tunisia.
12.00 Roma - Non è più il ministero dell'Istruzione la destinazione finale del corteo degli studenti romani. I manifestanti hanno concordato con le forze dell'ordine un altro percorso. Dopo averlo superato, infatti, gli studenti gireranno in piazza Bernardino Da Feltre, costeggeranno le Mure Portuensi per poi attraversare Porta Portese e ritornare verso piazzale dei Partigiani. Durante il tragitto gli studenti hanno tentato di uscire dal percorso concordato ma si sono fermati davanti ad un cordone degli agenti delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa schierato in una via vicino il ministero. Gli studenti gridano 'La scuola pubblica non si tocca, la difenderemo con la lotta'.
11.55 Napoli - Alcuni grossi petardi sono stati fatti esplodere durante il corteo degli Studenti Autorganizzati della Campania in corso a Napoli. In piazza circa un migliaio di giovani, per lo più studenti delle scuole medie superiori di Napoli e provincia. Urlati sloga contro la riforma della scuola e i tagli. Il corteo saluterà la nave 'Estelle' della Freedom Flotilla, ora a Napoli, e diretta a Gaza nel tentativo di rompere l'embargo israeliano contro la popolazione palestinese.
11.55 Roma - Qualche momento di tensione si è registrato in Via Jacopa Dè Settesoli, dove per alcuni minuti gli studenti (con gli scudi-libro alzati e il volto coperto da bandane) e le forze dell'ordine si sono fronteggiati a pochi metri di distanza.
11.50 Palermo - Con un falò di alcune decine di tessere elettorali davanti alla sede della Presidenza della Regione siciliana gli studenti che hanno sfilato stamattina in corteo a Palermo hanno manifestato la loro "sfiducia nella casta", a tre settimane dalle elezioni regionali, e denunciare "i recenti scandali che hanno inguaiato i politici regionali" non solo in Sicilia. A dar fuoco alle tessere elettorali sono stati naturalmente i manifestanti che hanno già compiuto 18 anni. "E' il nostro modo di dire la nostra sulle elezioni regionali, ennesima vuota passerella di politici che andrà a riscaldare le poltrone del parlamento regionale senza produrre altro che tagli per il mondo della formazione e sacrifici per i più deboli, mentre per loro aumenteranno sempre privilegi e vitalizi", ha detto Bianca Giammanco, del Coordinamento studenti medi.
11.50 Torino - Cinque studenti - secondo la questura - sono rimasti contusi nel corso delle cariche della polizia contro il corteo in via XX Settembre. Per uno di loro, che ha riportato una ferita lacero-contusa alla testa, é stato necessario l'intervento dell'ambulanza. La polizia ha fermato 15 manifestanti, tra cui gli stessi contusi, per identificarli.
11.45 Massa - Gli studenti e le studentesse scese in piazza hanno, durante il corteo, deciso di occupare uno stabile, una ex casa cantoniera. Nasce così Casa Rossa, un'altra forma di opposizione sociale in città che caratterizza il dissenso contro il governo dei banchieri e le misure di austerità.
11.45 Roma - La testa del corteo degli studenti ha raggiunto il ministero dell'Istruzione in viale Trastevere, mentre la coda si trova su Ponte Sublicio. Gli studenti scandiscono slogan contro il Ministro Profumo e le politiche sulla formazione del governo Monti.
11.40 Pisa - Il corteo si conclude con una partecipatissima assemblea in piazza Dante.
- Mentre prosegue la protesta sotto Palazzo Civico una quindicina di manifestanti sono stati fermati per essere identificati. Tra questi un giovane che durante le tensioni era rimasto leggermente ferito alla testa é stato medicato dai sanitari di un'ambulanza fatta arrivare sul posto.
11.30 Napoli - Circa 3mila studenti stanno partecipando al corteo. Gli studenti e le studentesse hanno deciso di recarsi sotto la Provincia dove è avvenuto un fitto lancio di uova ed è stato esposto uno striscione. Il corteo ora si sta dirigendo verso la Siae per rivendicare il diritto allo studio e il proprio disaccordo nei confronti del copyright.
11.30 Torino - Uno spezzone del corteo degli studenti si é radunato sotto Palazzo Civico, presidiato da numerose forze dell'ordine in tenuta antisommossa. I manifestanti stanno gridando slogan contro il sindaco Piero Fassino. I giovani erano stati dispersi dopo le cariche della polizia in Via XX Settembre.
11.30 Bologna - Il corteo studentesco termina con l'incendio di una bandiera della BNL recuperata durante la manifestazione durante un'azione di sanzionamento simbolico di un istituto bancario.
11.25 Roma - Il corteo degli studenti ha deviato dal percorso originario come atto dimostrativo e ha imboccato via Iacopa de' Settesoli. I manifestanti sono controllati dalle forze dell'ordine, schierate in assetto antisommossa. Gli studenti si sono fermati per cinque minuti sventolando bandiere e urlando slogan, poi hanno ripreso il percorso prestabilito. Al momento stanno percorrendo via Induno.
11.15 Milano - Tensione a Milano, dove un nutrito di gruppo di studenti scesi in piazza oggi ha puntato verso la Regione, nelle vicinanze della quale sono avvenute cariche che hanno portato al fermo di due studenti, che sono stati però immediatamente rilasciati.
11.15 Modena - Corteo concluso a Modena invece, con un'assemblea in Largo Aldo Moro a conclusione di una giornata di blocco e sanzionamento.
11.00 Brescia - Prosegue anche il corteo bresciano, dove è stata bloccata via Leonardo da Vinci e dove si passa sotto diverse scuole manifestando solidarietà alla lotta No Tav ed attaccando il ministro Profumo. La polizia è in assetto antisommossa a scortare il corteo.
11.00 Torino - Dopo il lancio di uova e bottiglie in via XX Settembre, dove il corteo aveva deviato rispetto al percorso comunicato in precedenza, la polizia ha risposto con alcune cariche. Il corteo ora si e' disperso per le vie del centro attorno a Piazza Castello. C'è almeno una persona fermata, mentre i manifestanti si stanno ricompattando.
11.00 Milano - A Milano sono circa 1000 gli studenti in corteo, che ha sanzionato la Siae con scritte e volantini contro il copyright ed il diritto allo studio. Nel mirino i ministri Profumo e Fornero, mentre il traffico cittadino è paralizzato
11.00 Pisa - Prosegue il corteo pisano, che è stato vittima di una lieve carica di fronte al Comune ed ora sta attraversando una città blindata dalle forze dell'ordine che presidiano banche e sedi delle associazioni di industriali
11.00 Bergamo - Bruciata in corteo una grossa "carta del merito". Azione simbolica contro il dispositivo meritocratico, pretesto per tagli e selezione nell'accesso ai saperi
10.45 Roma - ''Contro la crisi e l'austerita'. Riprendiamoci la scuola e le citta'!''. Dietro questo striscione é partito a Roma, da Porta San Paolo il corteo degli studenti romani diretto verso il ministero dell'Istruzione a viale Trastevere. Diverse migliaia di ragazzi stanno percorrendo ora via Marmorata che é chiusa al traffico. Secondo gli organizzatori in piazza ci sarebbero cinquemila studenti. Alla testa del corteo qualche decina di liceali con 'scudi' in cartone.
10.45 Bologna - Il corteo prosegue attraversando la zona universitaria e continuando a sanzionare banche con uova e petardi. Il corteo si muove verso le due Torri.
10.40 Brescia - Il corteo, dopo aver attraversato piazza Loggia, continua in forma selvaggia puntando gli snodi principali del traffico
10.40 Palermo - Le migliaia di persone in piazza stanno paralizzando la città e si dirigono verso la sede della Regione siciliana
10.30 Pisa - Tensione a Pisa, dove è stata prima attaccata la Camera del Commercio, poi sanzionate alcune banche. Il corteo si è poi diretto sotto il Comune, con il corteo che vuole entrare e le forze dell'ordine schierate a difesa del Municipio.
10.20 Modena - Azioni anche a Modena, con il sanzionamento di diverse banche ma anche della Prefettura
10.20 - Sono più di 20 le città in mobilitazione oggi, tra cui le più importanti del paese. Da moltissime parti già azioni e blocchi del traffico, gli studenti e le studentesse tornano in piazza a scaldare l'autunno!
10.10 Pisa : Il corteo degli studenti medi sotto il comune urla: 'La nostra alternativa non siete certo voi,andatevene a casa o ci pensiamo noi'
10.10 Roma - Gli studenti delle scuole medie si sono riuniti da pochi minuti a Piramide per la manifestazione contro la crisi e i tagli che coinvolgono anche l'istruzione. Gli studenti si sono concentrati davanti alle scuole e hanno raggiunto il punto di incontro in alcuni casi anche con cortei spontanei per poi dirigersi verso il Miur. Numerose sono le scuole che hanno partecipato alle assemblee di costruzione di questo corteo e che si sono ritrovati in piazza: Virgilio, Visconti, Colonna, Morgagni, Kennedy, Manara, Newton, Cavour...
10.00 Palermo - Appena partito il corteo palermitano, alti i numeri con 5000 persone in piazza!
10.00 Bologna - Azione da segnalare invece a Bologna, dove il corteo ha staccato la bandiera greca dalla sede consolare di via Indipendenza in soldiareità alle lotte antifa elleniche
9.45 Brescia - Più di mille persone si muovono invece a Brescia, dove sono già state sanzionate diverse banche con lanci di uova e scritte contro l'austerity
9.45 Torino - Non è ancora partito invece il corteo torinese, con gli studenti radunati in piazza Arbarello che stanno attendendo l'arrivo al concentramento dei loro "colleghi" del Komitato Giovani No Tav, partiti dalla valle questa mattina
9.45 Bergamo - "Il domani è nostro, la città è nostra" è lo slogan presente sullo striscione che apre il corteo bergamasco
9.30 Pisa - 500 studenti sono invece partiti da piazza Sant'Antonio a Pisa
9.40 Roma - "Presidente, del domani non v'é certezza". Dietro uno striscione con questa scritta indirizzata al premier Mario Monti circa 150 studenti del liceo Mamiani hanno sfilato in via della Conciliazione, sfiorando anche il confine vaticano tra piazza San Pietro e piazza Pio XII, presidiato dalla Polizia, diretti verso la Piramide.
9.30 Milano - Sta per partire anche a Milano il corteo degli studenti medi, in diverse migliaia affollano piazza Cairoli
9.15 Modena - Corteo già partito a Modena invece, con circa 300 studenti in movimento per la città
9.15 Bologna - Più di 1000 studenti e studentesse affollano il concentramento di piazza XX Settembre, con il corteo che deve ancora partire
9.00 Roma - Diversi cortei spontanei sono partiti da alcune delle scuole della capitale per raggiungere Piramide, da dove partirà il corteo. Circa 1000 gli studenti già presenti al concentramento.
Studenti medi e universitari in piazza in decine di città oggi, per la giornata di mobilitazione lanciata da alcune reti contro contro il governo Monti e le cosiddette politiche di austerity che stanno di fatto affossando l’istruzione pubblica e trasformandola sempre più in una sorta di scuola di formazione professionale ad uso e consumo di un futuro fatto di lavoro precario, intermittente, malpagato e senza diritti.
La mobilitazione nazionale di oggi è la prima dall’inizio dell’anno politico, in attesa che anche altri settori sociali scendano in campo contro le politiche del governo tecnico e i diktat dell’Unione Europea (per il 27 ottobre è già in previsione una manifestazione nazionale a Roma ribattezzata No Monti Day).
Di seguito l’appello a scendere in piazza diffuso nei giorni scorsi dalla rete StudAut che riassume i contenuti della giornata di lotta.
“Questi ultimi mesi sono stati caratterizzati dall'avvento del governo Monti e dei suoi tecnici, che di fatto si è posto su una linea di continuità nell'ottica di applicare le politiche di austerity dettate dalla finanza internazionale.
In un quadro di trasformazione politica, in cui nei fatti l'iniziale fiducia nei confronti del governo Monti è completamente svanita e la sfiducia e il dissenso nei confronti del governo Monti si stanno diffondendo a macchia d’olio, una sfiducia che poggia le sue basi sulle difficoltà e i nuovi problemi economici e sociali che le famiglie, i lavoratori e non soltanto noi studenti dobbiamo affrontare nella nostra vita quotidiana. La scuola infatti con il carattere di comunità che l'accompagna spaventa chi come il ministro Profumo mira a mettere in atto l'ennesima riforma per garantire privilegi ai soliti e continuare nel processo di smantellamento del nostro futuro.
Con la parola d'ordine meritocrazia si vuole nascondere nei fatti un progetto che ha come obbiettivo quello di far accedere ad un'istruzione di qualità già conforme al modello di una società soggiogata alle logiche di mercato soltanto chi dispone di un certo livello di reddito.
Reddito sempre più eroso dalle politiche governative che gravano sulle famiglie e quindi sugli studenti che con l'aumento del costo dei servizi pubblici e della socialità rispondono costruendo alternative dal basso.Molti aspetti sono in continua evoluzione e nel corso dell'estate molti scenari politici si sono definiti, ma la nostra opposizione a questo governo e a questo modello di sviluppo dettame dell'Europa e delle sue banche resta forte e determinata.Lottare e scendere in piazza significa quindi lottare non soltanto per noi stessi ma anche per il futuro del nostro paese e per quei lavoratori che, sotto ricatto, non possono manifestare la propria rabbia. Non si tratta quindi di manifestare una semplice indignazione, ma di rispondere direttamente alla devastazione sociale che il governo tecnico sta mettendo in atto, individuando i responsabili e non facendo sconti ai partiti che si rendono complici di questa situazione.
In quest'ottica lanciamo la prima data di mobilitazione studentesca nazionale venerdì 5 ottobre.
CONTRO CRISI E AUSTERITÀ RIPRENDIAMOCI SCUOLA E CITTÀ !"
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