sabato 14 giugno 2014

GRILLO-FARAGE: LA PORCATA da Sollevazione.blogspot.it

13 giugno. LA TERRA NON È PIATTA SIGNORI, È TONDA.

Ci eravamo occupati della questione Grillo-Farage il 29 maggio scorso, pubblicando, subito dopo l'incontro a Bruxelles tra i due leaders, il programma del Partito Indipendente del Regno Unito (UKIP). Non c'era pistola più fumante come prova che l'UKIP è una forza anti-euro sì, ma neoliberista fino alle midolla. Un neoliberismo accompagnato da una linea politica securitaria, sbirresca, xenofoba e decisamente anti-ambientalista.*

Chiosavamo: "Una mossa inquietante, devastante, quella di Grillo, destinata, speriamo, a suscitare tra i pentastellati un moto d'indignazione e protesta".
La protesta e l'indignazione ci sono state, non al punto però da far cambiare idea a Grillo e Casaleggio, tale dunque da stoppare il referendum in rete svoltosi ieri.

Tuttavia, a ben leggere l'andamento del referendum tra gli iscritti a M5S, la protesta c'è stata, eccome! Su circa centomila aventi diritto ad esprimersi, cioè iscritti a M5S, hanno votato in 29.584. Meno di un terzo. Il sodalizio coi nazional-neo-liberisti inglesi ha ottenuto sì il 78% dei consensi di chi ha votato, ma il misero 23% calcolando tutti gli aventi diritto.

Un astensionismo massiccio, segnale del dissenso della stragrande maggioranza degli attivisti. Dissenso per due ragioni: (1) per la scelta dell'accoppiata contro-natura e (2) per il metodo infingardo con cui i capi (altro che uno vale uno!) hanno ristretto la possibilità di scegliere tra due sole alternative: guarda caso, o coi nazional-neo-liberisti inglesi d'opposizione, o i nazional-neo-liberisti inglesi di governo, (quelli di Cameron!), o il niente.
Stendiamo un pietoso velo sulle giustificazioni che i capi hanno addotto, prima per spiegare l'inciucio con Farage, poi per giustificare lo pseudo-referendum. Di male in peggio.
Dei capi seri, vista la bassissima percentuale di votanti avrebbero dovuto fare autocritica e marcia indietro.

Chiediamoci: che avrebbero detto Grillo e Casaleggio se alle ultime elezioni europee Renzi avesse vinto con una percentuale di votanti del 23%? Avrebbero detto (giustamente) che quella vittoria era illegittima, che uno che rappresenta una piccola minoranza del Paese doveva lasciare Palazzo Chigi.
Non è così cari Grillo e Casaleggio?
Invece i capi hanno deciso di andare avanti a testa bassa.
Pagheranno care le conseguenze di questo matrimonio sporco e contro natura.

* I paladini del sistema esultano. Non gli poteva essere offerta migliore occasione per sputtanare i Cinque Stelle. Certi attivisti cinque stelle si difendono rispondendoci: "Vedete? Ci fate le medesime accusa dei piddini!" 
Che discorso è mai questo? E che se i pennivendoli di regime affermano che la Terra è rotonda noi per contrasto dovremmo dire che la Terra è piatta?  
Farage è un neoliberista incallito, uno che nasce a destra dei Conservatori inglesi e sul quel fianco è restato. Punto. 
E facciamola finita coi discorsi qualunquisti sulla fine della differenza tra destra e sinistra, che poi va a finire servono a giustificare simili porcate, e fanno contenti solo certi confusionari che ce la menano che non conta come si esce dall'euro, che sia da destra o da sinistra. 

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