martedì 24 giugno 2014

SONO STATO IO di Michele Serra

IL GOVERNO non voleva l’immunità per i nuovi senatori. I relatori Finocchiaro e Calderoli non volevano l’immunità per i nuovi senatori. Forza Italia non voleva l’immunità per i nuovi senatori. Nemmeno gli aspiranti nuovi senatori volevano l’immunità per i nuovi senatori. L’opinione pubblica non voleva l’immunità per i nuovi senatori. Nessuno in Italia, almeno a scorrere i notiziari, voleva l’immunità per i nuovi senatori.
Ma allora chi è stato? Prima di ritrovarmi incastrato dalla prova del dna, tanto vale confessare: sono stato io.
Mi sono introdotto a Palazzo Madama eludendo i severi controlli con un sagace travestimento (avevo messo la cravatta); ho individuato prima la stanza, poi la scrivania dove giace la proposta di riforma del Senato seguendo il forte profumo di zagara tipico della relatrice Finocchiaro e il fortissimo profumo di taleggio tipico del relatore Calderoli; ho introdotto in un punto strategico un foglietto dove avevo scritto di mio pugno “Immunità: sì ” con un grosso pennarello nero, in stampatello così che nessuno potesse equivocare; infine mi sono allontanato indisturbato nella sera romana, mentre gli storni a frotte riempivano il cielo, stropicciandomi le mani e godendo in perfetta solitudine della mia malefatta. Come è evidente dalla lettura dei giornali in queste ore, non ho avuto complici.

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