I
numeri e la notizia sono clamorose ma non sorprendenti per chi conosce
la 'politica' nella capitale. Ben ventotto persone sono state arrestate
questa mattina a Roma nell'ambito di un'inchiesta sulla attività di
gruppi criminali nella Capitale (in particolare della 'ndrangheta
calabrese ma anche camorra), denominata operazione "Mondo di mezzo".
Sorprende molto relativamente che tra gli arrestati ci siano anche l'ex amministratore delegato dell'Ente Eur, il noto fascista Riccardo Mancini, l'ex amministratore delegato dell'Ama Franco Panzironi (uomo di destra e di Alemanno), c'è poi - se non è un caso di ominimia con un avvocato romano - anche Fabio Gaudenzi un fascista rimasto ferito durante una rapina alla banca di via Isacco Newton nel 1994, ed infine c'è l'ex “nero” della Banda della Magliana Massimo Carminati che controlla le attività criminali nella zona centro-nord della Capitale nel quadro del “patto a quattro” tra i diversi clan della malavita organizzata. Non sappiamo quanto sorprenderci che tra gli arresti figuri anche Luca Odevaine che fu Capo di Gabinetto di Veltroni quando era sindaco di Roma. Il fatto che sia stato arrestato e non solo indagato lo colloca tra le persone sulle quali sarebbero state rilevati indizi più gravi.
Indagati ma non arrestati anche Luca Gramazio (il capogruppo in Regione per Forza Italia), Eugenio Patanè, consigliere regionale Pd e Mirko Coratti (Pd), presidente dell’Assemblea capitolina.
Sorprende molto relativamente che tra gli arrestati ci siano anche l'ex amministratore delegato dell'Ente Eur, il noto fascista Riccardo Mancini, l'ex amministratore delegato dell'Ama Franco Panzironi (uomo di destra e di Alemanno), c'è poi - se non è un caso di ominimia con un avvocato romano - anche Fabio Gaudenzi un fascista rimasto ferito durante una rapina alla banca di via Isacco Newton nel 1994, ed infine c'è l'ex “nero” della Banda della Magliana Massimo Carminati che controlla le attività criminali nella zona centro-nord della Capitale nel quadro del “patto a quattro” tra i diversi clan della malavita organizzata. Non sappiamo quanto sorprenderci che tra gli arresti figuri anche Luca Odevaine che fu Capo di Gabinetto di Veltroni quando era sindaco di Roma. Il fatto che sia stato arrestato e non solo indagato lo colloca tra le persone sulle quali sarebbero state rilevati indizi più gravi.
Indagati ma non arrestati anche Luca Gramazio (il capogruppo in Regione per Forza Italia), Eugenio Patanè, consigliere regionale Pd e Mirko Coratti (Pd), presidente dell’Assemblea capitolina.
Sorprende
molto relativamente poi che tra i 37 indagati nell'inchiesta della
Procura di Roma ci sia anche l'ex sindaco di Roma, ex Ministro
dell'Agricoltura ed esponente di Fratelli d'Italia, Gianni Alemanno.
All'ex sindaco - prima Msi, poi An, poi transitato nei contenitori berlusconiani e approdato recentemente alla creatura di Giorgia Meloni - i giudici contestano il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Gli inquirenti hanno proceduto anche alla perquisizione dell'abitazione di Alemanno mentre altre perquisizioni sono state realizzate negli uffici della Regione Lazio e del Comune dove le giunte della destra “de panza e de governo” sono state al potere negli ultimi anni.
Secondo i magistrati si è in presenza di una vera holding criminale che spaziava dalla corruzione, per aggiudicarsi appalti, all'estorsione, all'usura e al riciclaggio. Un sodalizio radicato a Roma in cui una funzione centrale ruota intorno all’ex Nar ed ex Banda della Magliana Massimo Carminati. Oltre ai 28 arrestati, come scrivevamo, sono indagate altre 37 persone, alle quali la Procura di Roma contesta i reati di associazione di stampo mafioso, estorsione, usura, corruzione, turbativa d'asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e altri reati.
All'ex sindaco - prima Msi, poi An, poi transitato nei contenitori berlusconiani e approdato recentemente alla creatura di Giorgia Meloni - i giudici contestano il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Gli inquirenti hanno proceduto anche alla perquisizione dell'abitazione di Alemanno mentre altre perquisizioni sono state realizzate negli uffici della Regione Lazio e del Comune dove le giunte della destra “de panza e de governo” sono state al potere negli ultimi anni.
Secondo i magistrati si è in presenza di una vera holding criminale che spaziava dalla corruzione, per aggiudicarsi appalti, all'estorsione, all'usura e al riciclaggio. Un sodalizio radicato a Roma in cui una funzione centrale ruota intorno all’ex Nar ed ex Banda della Magliana Massimo Carminati. Oltre ai 28 arrestati, come scrivevamo, sono indagate altre 37 persone, alle quali la Procura di Roma contesta i reati di associazione di stampo mafioso, estorsione, usura, corruzione, turbativa d'asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e altri reati.
La Guardia di Finanza starebbe inoltre eseguendo un decreto di
sequestro di beni riconducibili agli indagati, emesso dal tribunale di
Roma, per un valore di circa 200 milioni di euro. Da alcune fonti emerge
che l’indagine era in corso da anni (dal 2010), durante i quali sono
stati accumulati riscontri e documenti che hanno fatto scattare il blitz
di questa mattina, un'operazione che sembra confermare clamorosamente
le denunce e le inchieste di questi tre anni portate avanti anche del
nostro giornale sulle strette connessioni tra fascisti, malavita e
gruppi mafiosi a Roma. Connessioni che hanno goduto anche di
facilitazioni bipartizan durante le giunte guidate dal centro-sinistra,
quando i costruttori, palazzinari e affaristi di ogni risma hanno avuto
mano libera sulla Capitale.
Vedi le inchieste di questi anni su Contropiano:
Arresti per mafia e corruzione. Ancora una volta spunta un fascista
L’ex sindaco di Roma Gianni
Alemanno è indagato dalla Procura di Roma. “E’ accusato di associazione
mafiosa”, scrivono le agenzie. Lui replica: “Ne uscirò a testa
alta”. Anche la sua abitazione è stata perquisita nell’ambito di
un’inchiesta che ha portato agli arresti 37 persone, tra le quali l’ex
ad dell’Ente Eur, Riccardo Mancini, e l’ex terrorista dei Nar, Massimo
Carminati. Sotto indagine anche consiglieri di Pd e Fi. Secondo i pm
l’associazione condizionava gli appalti su rifiuti, profughi e rom di Marco Pasciuti e Giovanna Trinchella, Il Fatto Quotidiano
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