domenica 20 settembre 2015

Vinca Syriza: oggi la battaglia si fa metro per metro di Rossana Rossanda

Intervista a Rossana Rossanda di Argiris Panagopoulos
 
Syriza deve vincere domenica prossima le elezioni e Tsipras deve formare un governo per applicare la politica del partito per combattere il neoliberismo metro per metro, ha detto ad “Avgi” Rossana Rossanda, considerando che la Sinistra non è stata capace di articolare dal 1989 e dopo una voce in Europa perché non ha discusso mai sul serio e in modo esaustivo cosa è successo con il crollo dei socialismo reale e del modello keynesiano, che sostanzialmente avevano come punto di riferimento la socialdemocrazia ed altre forze. 
Rossana Rossanda era una partigiana, ha assunto su indicazione di Togliatti l’incarico di responsabile per la Cultura nel PCI, era tra i fondatori del giornale “Il Manifesto”, con Magri, Pintor, Parlato, Castellina ed altri, e ha sostenuto una nuova relazione del comunismo con le libertà politiche e individuali. Ha seguito le vicende della sinistra greca e più in generale della sinistra europea e guarda a Syriza, a Podemos e al nuovo Partito Laburista di Corbyn per la creazione di un'idea diversa per l’Europa.
Syriza e Tsipras hanno “tradito”? È importante che Syriza vinca le elezioni di domenica?
"Comincio con una premessa. Anche se non fossi stata d'accordo con lui, non considererei Tsipras come un "traditore". È un'abitudine pessima della Sinistra di considerare "tradimento" una posizione diversa dalla propria: meglio capire che si è di fronte a un'ottica politica diversa. Nel caso greco a me pare che Tsipras, molto seriamente accompagni il popolo greco in una fase molto difficile cui lui stesso e Varoufakis lo hanno condotto: e si appresti a battersi metro per metro in queste terribili condizioni. Per questa coerenza e serietà, mi sembra da appoggiare. La posizione opposta darà qualche soddisfazione ai suoi sostenitori che si considereranno più radicali; in realtà, dall'opposizione muro contro muro, in questa situazione, non potranno fare nulla. 
E importante che Syriza vinca domenica prossima per confermare l'unità fra il popolo greco e Tsipras. Con Syriza certamente indebolito dal rapporto di forze, mi auguro che si possa mantenere una opposizione seria e strappare qualche compromesso che renda più agevole la vita della popolazione." Alla fine Merkel riuscirà a far abbattere il governo di Sinistra? Dove vogliono arrivare il neoliberismo etedesco ed europeo?
"Non è solo Merkel a essere neoliberista. Tutta l'Europa e l'Occidente lo è e sarebbe più utile per noi chiederci perché abbia vinto von Hayek con questa maggioranza enorme. Io credo che la sfiducia nelle posizioni comuniste e keynesiane sia nata nella gente dalla mancanza di qualsiasi analisi critica e autocritica della Sinistra e dei paesi comunisti in genere. Bisogna pur capire perché la fiducia o la speranza che in essi era diffusa nel secondo dopoguerra è caduta. E molto grave che ne gli Stati "socialisti" ne i partiti comunisti ne abbiano dato una spiegazione storica attraverso un esame di fondo.
Dove voglia arrivare il neoliberismo è conclamato dai neoliberisti: a una vittoria globale delle logiche capitaliste nel mondo. Esse corrispondono agli attuali rapporti di forza sociali, dei quali la Germania è in Europa uno dei maggiori esponenti. Ma essa ha l'accordo di tutte le socialdemocrazie, oltre che dei conservatori. E uno schieramento importante, cui hanno ceduto quasi tutti i partiti comunisti almeno dal 1989." SYRIZA, Podemos, il nuovo Partito Laburista. C’è ancora la speranza di un cambio?
"Syriza e il nuovo Labour di Corbyn tentano una ripresa della linea di classe da cui erano nati. Il Synn fein non lo so (per mia ignoranza) e penso che Podemos debba liberarsi dell'influenza troppo accentuata delle tesi di Ernesto Laclau. E importante che chi non vuole cedere alla prepotenza neoliberista ricominci a riflettere alla gabbia sociale e ideologica in cui l'Europa (e non solo essa) è costretta. Non è che lo abbia dimenticato per eccesso di marxismo: al contrario. Si ricomincia da un'analisi seria della situazione attuale, dei suoi punti di forza e dei suoi punti deboli e si continua stabilendo veri rapporti di collaborazione con le forze sociali che vi si ribellano. E quello che Syriza ha fatto ed ha garantito il suo successo. Se in questo la Sinistra si impegnasse, invece che dividersi e attaccarsi reciprocamente, la via di uscita sarebbe vincente.
Intanto molti auguri per domenica prossima: spero che anche in Italia ci siano forze capaci di imitarvi. Una sconfitta non è una disfatta, a condizione che la si assuma nella sua dimensione, senza iattanza e senza paura."

Fonte: Avgi
Traduzione di Argiris Panagopoulos

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