lunedì 17 dicembre 2012

Federica Salsi: «Il 5 stelle mi preoccupa come cittadina»



Federica Salsi: «Il 5 stelle <br />mi preoccupa come cittadina»

L’ultima epurata dal Movimento 5 stelle in ordine di tempo si chiama Raffaella Pirini consigliera comunale di Forlì. Prima di lei toccò a Federica Salsi consigliera comunale di Bologna che dopo aver saputo dell’espulsione di Raffaella Pirini su facebook esprime la sua preoccupazione per quanto sta accadendo:  «Mi ero illusa che il M5S fosse un movimento costruito dai cittadini- scrive la Salsi- ma è chiaro che sono stata ingenua. La mia espulsione non è importante come vicenda personale. Diventa però un fatto pubblico perché è l’indice di un Movimento che nell’ultimo anno ha cambiato aspetto e sostanza, tradendo tutti noi. Me ne sono resa conto solo quando le conseguenze della mia presenza a Ballarò mi sono cadute addosso. I cambi di statuto, dei regolamenti e delle procedure che intendevano colpire questa o quella persona si sono allargati a macchia d’olio diventando la somma di qualcosa che adesso ha un’altra natura rispetto a quando eravamo partiti. Fino a che il Movimento è stato locale questi aspetti non esistevano.
Sono Grillo e Casaleggio ad aver pianifico un disegno fin dall’inizio. E mi rendo conto che è un sistema in cui i cittadini sono usati come pedine e servono al loro disegno non ad altro: a convincere la gente schifata dalla politica dei partiti a comprare un nuovo prodotto, il marchio Grillo. Violando anche il cosiddetto “Non Statuto” del Movimento scritto da Grillo e Casaleggio stessi.
Grillo -continua la consigliera nel post- ha candidato il Pm Luigi De Magistris al Parlamento europeo e poi lo ha espulso, l’euro-deputato Sonia Alfano che ha fatto la stessa fine, il consigliere comunale di Valentino Tavolazzi e Raffaella Pirini, espulsi anche loro, il consigliere regionale Giovanni Favia e me che come tanti altri meno noti siamo stati allontanati senza un motivo formalmente sensato. Ma la politica si fa insieme agli altri, con le persone. Non la puoi fare da solo o con te stesso allo specchio e pretendere che gli altri siano dei burattini. I problemi piccoli o grandi, come sono quelli del Paese, si risolvono con soluzioni, non cancellando chi non ti sta bene. Se un domani Grillo ha un problema con la sanità italiana cosa fa? Espelle il Ministero della Sanità? Grillo e Casaleggio stanno anche facendo un uso di internet contrario all’etica della rete. Capisco solo adesso perché gli hacker di Anonymous hanno attaccato il suo blog. In rete le persone cooperano per trovare una soluzione migliore ai problemi e si preferisce essere in tanti perché i tanti possono meglio pensare che una o due persone. Ora Grillo e Casaleggio stanno usando la rete per creare consenso elettorale, facendo leva sul malcontento che c’è in Italia. Aggregano tifosi utili a mettere una croce sulla scheda elettorale ma che difficilmente si metterebbero a scrivere un progetto di legge o a risolvere un problema. Finite le elezioni il tuo pensiero, che vale già poco adesso varrà ancora meno, perché se la pensi diversamente da lui “vai fuori dalle balle”.
Ma qual’è questo progetto? Come si realizza? Come si farà a non portare allo sfascio la sanità pubblica? Qual’è la soluzione per la gestione dei flussi migratori? O tutti gli altri temi? Non si sa. Però sappiamo che i futuri parlamentari del Movimento 5 stelle hanno firmato praticamente una cambiale in bianco per affidare a Grillo, che a sua volta designerà una società di comunicazione, i fondi destinati alla comunicazione dei gruppi parlamentari, ancor prima di conoscere il programma o di scriverlo. Si parla di cifre che si aggirano attorno ai 10 milioni di euro visto il numero di parlamentari.
Questa attenzione per le risorse economiche oltre a essere strana, vista la necessità di avere un programma che sarebbe più urgente, è anticostituzionale. I parlamentari sono eletti dai cittadini e non può essere Grillo a decidere chi e come deve parlare. Sarà Grillo a imbeccare i parlamentari e a dire loro cosa e come dirlo e se non saranno d’accordo andranno come dice lui “fuori dalle balle?” E allora a cosa serve il nostro voto se quei parlamentari rispondono a Grillo e non a ai cittadini che li hanno eletti? Emerge sempre un doppia morale in tutta questa vicenda anche nell’aspetto che mi riguarda e che spiega che c’è qualcosa di fondamentale a non andare nel Movimento. 
Il Movimento, che adesso per me è una grande delusione, lo sarà anche per i cittadini italiani. Nonostante la buonafede di tanti Grillo è finzione».

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