Leggo
l’intervista di Bersani sul Corriere della Sera. Molte riflessioni
giuste, anche se continuano a lasciarmi perplessa le critiche a Renzi
fatte con il tono del padre che riprende il figlio un po’ birbaccione,
che poi è come fare una tiratina di orecchie al bambino pestifero che ha
dato fuoco alla casa giocando con i fiammiferi.
“Fatico
a pensare che gli italiani percepiscano la riforma del Senato come
l’appuntamento epocale. È un passo in avanti, per quanto
contraddittorio, ma è sbagliato appendere tutto lì. Cercherei di
mettermi in sintonia con quel che pensano mediamente i cittadini, che
hanno altre preoccupazioni e sensibilità”. E qui mi inferocisco!
- Anche il fascismo non fu mediamente percepito come un pericolo, tanti processi furono sottovalutati nel corso della Storia e perciò ci sono le classi dirigenti: per avvertire dei pericoli e trovare il modo di evitarli.
- Non è un passo in avanti, caro Bersani, tanto è vero che dicesti che il combinato disposto tra la riforma del Senato e l’Italicum era una follia. Cambiato idea?
- Non è che sdrammatizzando la riforma costituzionale disinnesti il referendum che Renzi ha indetto su se stesso. Renzi farà i fuochi di artificio durante la campagna referendaria e gli spari copriranno la tua flebile voce che sussurra: “Discutiamo nel merito della riforma”.
- Faccio seguito al punto 3. Come hai in mente di gestire la campagna referendaria? Dicendo che la riforma costituzionale è una quisquilia? Ah, sì? Quindi è per questo che i Padri Costituenti hanno previsto il referendum se le modifiche alla Costituzione non sono approvate da almeno i 2/3 dei parlamentari? Perché non è materia interessante, eh?
- Pertanto, che tu lo voglia o no, caro Bersani, Renzi ha già impostato la campagna referendaria nel senso di una lotta per la sua sopravvivenza politica e su questo tema chiamerà a raccolta tutto il partito, te compreso. Se il PD organizzerà i banchetti chiederà anche a te di presenziare.
- Immagino che porgerai i volantini ai visitatori dei banchetti dicendo: “Ma no, non è una cosa seria, i cittadini hanno altre preoccupazioni, noi stiamo qui per far contento Renzi, se no si innervosisce, mica perché è una roba importante”.
- Però sulle schede referendarie sono riportate solo due opzioni: Sì e No. “Chissenefrega” non c’è, perciò i visitatori dei banchetti rimarranno molto perplessi.
- Siccome mancano alcune ore alle libagioni di Capodanno siamo ancora abbastanza lucidi e in grado di capire che ti stai precostituendo un alibi attendista: ancora una volta la Sinistra PD non prende in mano le redini, ma lascia fare agli eventi. Ci sono le amministrative di mezzo e potrebbero avere un esito catastrofico per Renzi. Ma per merito della Provvidenza, mica della Sinistra PD, che invece farà diligentemente la campagna elettorale per le amministrative dopo aver piazzato un po’ di candidati. Peraltro con l’aspettativa di ottenerne il più possibile: la paura di un disastro elettorale potrebbe consigliare a Renzi di essere di manica larga nelle candidature in quota Sinistra Dem.
- Tutto un po’ “vediamo che se po’ fa’, ma senza rischiare il culo”.
- Fammi capire, Bersani, è questa la strategia per riconnettere il PD con l’elettorato di sinistra e riconquistare il partito?
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