venerdì 3 maggio 2013

Il PD di Bologna è nervosetto di Giovani Comunisti





Apprendiamo tramite i giornali di oggi la vostra versione, ben riveduta e corretta, di quanto accaduto il Primo Maggio in Piazza Maggiore. Purtroppo non siamo stupiti delle facili semplificazioni, mistificazioni e strumentalizzazioni che avete imbastito per difendervi dalla verità e dall’ovvio. Noi oggi facciamo un atto rivoluzionario, a volto scoperto ribadiamo la verità. Vi vediamo nervosetti, sbagliamo? Come è noto a tutti, siamo scesi insieme a molti cittadini e agli studenti di Cultura e Conflitto per contestare ed impedire la scandalosa presenza ipocrita di Unindustria sul palco della festa dei lavoratori. Lo avevamo annunciato, lo abbiamo fatto incontrando moltissime approvazioni nonostante quella piazza fosse l’ombra di quello che in passato è stata durante il Primo Maggio. Poi è toccato a voi in un modo che non dovrà più stupirvi: spontaneamente centinaia di persone (non poche decine come dichiarate sui giornali) si sono radunate di fronte al vostra gazebo, di fronte alla vostra presenza che, come se niente fosse, distribuiva volantini e vendeva garofani. Noi ci siamo uniti a questo momento totalmente spontaneo, pensate, non l’avevamo neanche previsto. Non c’è niente di organizzato ai vostri danni, ai vostri danni ci sono solo le azioni e la politica che state conducendo. Sappiamo che non siete abituati ad uno striscione o un megafono, che non siete abituati a vedere molti vostri ex elettori, molti giovani, molti cittadini esausti dalla vostra conduzione politica. Sappiamo che siete nervosi. Parlate di “squadrismo”, agitate lo spettro degli “autonomi dei centri sociali”, per bocca dei vostri massimi dirigenti parlate di “rischio di violenze”, di nostri “slogan preconfezionati”, di metodi fascisti e, magari, di qualche “vecchio aizzatore”. Non sapete neanche di che state parlando, la vostra bussola è completamente (e probabilmente volutamente) saltata. Dove eravate quando in questa città concedevate le sale pubbliche ai veri squadristi? Ricordate il convegno razzista alla sala dell’Angelo? E la questione Casapound? E Forza Nuova che occupa le piazze di questa città difesa dalla polizia? Siete indifendibili, tanto quanto è indifendibile la vostra politica nazionale e cittadina. Ma entriamo nel merito, perchè gli “slogan preconfezionati” a nostro avviso sono stati un macigno pure sulla vostra ipocrita presenza: come se niente fosse, come se non foste in un governo insieme alla destra becera berlusconiana, come se non votaste insieme la fiducia ai nostalgici di Salò (come la Mussolini) e agli impresentabili (come Miccichè) dopo aver condotto una campagna elettorale contro gli stessi, vi presentate tranquilli in piazza. I cittadini, quelli che definite “autonomi dei centri sociali” (che a questo punto speriamo fioriscano in ogni angolo di Bologna), presenti in piazza vi hanno ricordato questo ed altro, vi hanno pure ricordato la vostra bella alleanza con il PDL bolognese, la Curia e Comunione e Liberazione sulla questione del referendum per eliminare finalmente il finanziamento alle scuole paritarie private. Sarete in compagnia di molti “amici della B come bugia”, ne avete di motivi per esser nervosi. “Noi non ci togliamo il cappello davanti ai padroni”, queste le parole sul nostro striscione messo a disposizione dei cittadini che vi hanno contestato, messo a disposizione di quanti vorrebbero riconoscere nella piazza del Primo Maggio solo dignità e coerenza. Voi ci conoscete benissimo, a volto scoperto con i nostri corpi non ci siamo mai nascosti, neanche in questa occasione, eppure vi ostinate a definirci nei più svariati modi, a creare il mostro adatto da dare in pasto alla stampa e alla città. Voi vi nascondete dietro le vostre bugie, dietro le vostre “ricostruzioni dei fatti” per continuare a rassicurare magari qualche vostro iscritto che non ne può più (che magari vi occupa la sede) delle vostre incoerenze. I violenti siete voi, i violenti sono i partiti responsabili delle politiche neoliberiste inumane che hanno distrutto ogni speranza di futuro e stabilità per la nostra generazione. Questi sono i fatti, queste sono le motivazioni dell’esasperazione popolare, questi i macigni che vi hanno fatto ammainare la vostra bandiera (già) bianca di resa. Ci accusate di non volere il dialogo, di non volere il confronto con voi. Voi non avete più niente da dire per difendervi, prendete in giro le persone in ogni telegiornale, in ogni trasmissione, in ogni dichiarazione, in ogni vostro voto di fiducia al governo Monti (ed ora Letta-Alfano) fin dal novembre 2011. Non vi fosse ancora chiaro, ve lo ripetiamo: cittadini per caso in piazza, per convinzione, cittadini organizzati (come noi, i Giovani Comunisti di questa città), “ragazzini” (come li avete chiamati) col pensiero critico, i vostri figli, precari, attivisti, migranti, questi erano i vostri contestatori, questo il vostro spettro, molto vicino, diffuso e non lontano da voi. Noi nelle parole di Di Vittorio, voi nello squallore delle larghe intese. Siete decisamente nervosi. 
Giovani Comuniste-i Bologna

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