Ci sono delle slide che Renzi - in occasione dei due anni
dall'insediamento del suo governo (22 gennaio 2014) - non vi farà certamente
vedere. Sono le slide che testimoniano la crisi del paese e l'inefficacia delle
politiche del suo governo.
Un paese che non esce dalle difficoltà sociali e dalla drammatica mancanza
di lavoro e che assiste al degrado del suo sistema sanitario e scolastico.
Quello che non mancano sono la propaganda e gli spot di un governo che non
riesce a far uscire dalla stagnazione l'economia nazionale (che sopravvive
grazie agli aiuti esterni del calo del prezzo del petrolio e del quantitative
easing di Draghi), che continua a regalare inutilmente una barca di soldi
alle imprese e che ne spende tanti per le armi. Un governo che non ha riformato
il mercato del lavoro, ma ha creato un inedito "mercato dei
lavoratori", senza diritti e sotto ricatto.
Visto che Renzi queste slide non ve le farà vedere, ve le proponiamo noi.
Renzi dice che ha rafforzato in questi due anni gli investimenti per la
scuola e la sanità. Fantasie. Con l'ex sindaco di Firenze a Palazzo Chigi, la
spesa pubblica per l'istruzione (in percentuale sul PIL) è passata dal 3,9% al
3,7% (e intanto si riducono le iscrizioni
all'università)
e quella per la
salute dal 7% al 6,8%. Renzi dice che ha fatto crescere nel 2016 di un miliardo
gli stanziamenti per la sanità. Non è vero. La (sua) ministra Beatrice Lorenzin
il 14 luglio del 2014 (c'era Renzi, allora, no?) firma a nome del governo il
Patto della Salute con le regioni che prevede l'ammontare della spesa pubblica
per la sanità nel 2016 (con la crescita di fabbisogni e l'evoluzione naturale
dei costi) a 115,4 miliardi. E quanto c'è nella legge di stabilità del 2016?
Solo 111 miliardi, cioè oltre 4 miliardi in meno.
Dice Renzi che ha fatto tanto
per il sociale. Ma per il servizio civile (così importante per il nostro
welfare) nel 2016 ha stanziato 215 milioni a fronte dei 300 milioni spesi nel
2015: significa 10mila giovani in meno per quest'anno.
Ma non lesina i soldi
per gli F35. Due anni fa nella legge di stabilità i fondi per gli F35 erano 500
milioni, mentre nel 2016 quasi 750 milioni: +50%. Un aumento percentuale così
alto il "sociale" se lo sogna. Renzi davanti agli Scout a San Rossore
aveva detto: "'La più grande arma per costruire la pace non sono gli
Eurofighter o gli F35, ma
la scuola. Quando fai delle spese che sono inutili, per il gusto di buttare via
i soldi, ti senti piangere il cuore". Solo chiacchiere: invece
diminuiscono i soldi per la scuola e aumentano quelli per gli F35.
Ma a questo governo mancano i fondamentali dell'economia. Anche queste
slide Renzi non ve le farà vedere. Intanto il debito pubblico negli anni del
renzismo (nonostante i tagli drammatici agli enti locali e alla sanità) aumenta
di ben quattro punti percentuali (siamo al 132,5%).
E poi diminuiscono negli
ultimi anni -e radicalmente- sia gli investimenti pubblici (che sono quelli che
servirebbero per far ripartire l'economia), sia gli investimenti privati
(quelli privilegiati dal governo, subalterno all'ideologia neoliberista),
nonostante la valanga di soldi e di sgravi dati da Renzi a Confindustria e alle
imprese private nelle ultime due leggi di stabilità.
Ci sono altre slide che Renzi non vi farà vedere e sono quelle che
riguardano le tasse. Pavoneggiandosi come Giulio Tremonti (il taglio delle
tasse era il suo pallino fisso), il nostro premier ha detto che questo è il
primo governo che riduce le tasse, come quelle sulla casa (anche ai
privilegiati e a chi non ne avrebbe bisogno). Peccato che l'ultimo DEF
(Documento di Economia e Finanza) ci dica che la pressione fiscale nei due anni
del suo governo sia passata dal 43,4% al 44,1% e che la Corte dei Conti ci
informi che la pressione fiscale locale (a causa dei tagli del governo agli
enti locali, che si vedono costretti ad alzare la tassazione locale per
continuare ad erogare i servizi) è salita di oltre il 20%.
Gli 80 euro vengono
confermati, ma non per i precari, i disoccupati e i pensionati al minimo. Con
una mano ti danno e con l'altra ti tolgono (di più).
Delle tasse Renzi comunque
le ha tagliate: quelle sui panfili e mega yacht. Voi continuere a pagare la
tassa di proprietà sulla vostra utilitaria e i ricconi non pagheranno un'ero di
tassa sul loro panfilo da due milioni di euro. Quando si dice: l'equità
fiscale!
E poi c'è il lavoro. I dati di questi mesi sono contrastanti, ma quello che
è certo è che molti dei nuovi contratti sono precari e sostitutivi (per avere
le agevolazioni della decontribuzione) di quelli precedenti. Non sono più di
186mila i contratti a tempo indeterminato nuovi con il cui costo (circa 1,8
miliardi) si sarebbero creati molti posti in più se ci fosse stato un vero
piano del lavoro, come da noi proposto. Ma una slide che Renzi non vi fa
vedere, ve la mostriamo noi. Nel gennaio del 2015 le ore di cassa di
integrazione erano state 50milioni e nel gennaio 2016 quasi 57milioni (dati
INPS): testimonianza che le fabbriche continuano a chiudere e gli operai a
perdere il lavoro. Anche di più di un anno fa.
Guardatevi le nostre slide e
capirete che quelle di Renzi sono in parte sbagliate o furbescamente artefatte,
mentre molte altre mancano del tutto. Dalle slide di Renzi emerge molta
propaganda e marketing. Ma questo paese ha bisogno di cambiare rotta, di
abbandonare le politiche neoliberiste dell'austerità e di mettere al centro il
lavoro, i diritti e la giustizia sociale. Proprio quello che Renzi e il Pd non
fanno: anzi fanno il contrario. È un cattivo compleanno questo del governo.
Speriamo sia l'ultimo.
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