venerdì 19 febbraio 2016

Sinistra, ecco perché non andremo a Cosmopolitica

Dentro l’Altra Europa con Tsipras, non tutti ormai stanno con Tsipras e nemmeno sono allineati alle posizioni espresse da Marco Revelli, l’ultimo dei garanti. Ecco perché diserteranno Cosmopolitica, l’assemblea di SI-SEL

D'Attorre, Fratoianni, Fassina: il nuovo che avanza D’Attorre, Fratoianni, Fassina: il nuovo che avanza
Nella conferenza stampa di Altra Europa Marco Revelli,pur esprimendo critiche sia pur blande di metodo e di merito al percorso, ha comunicato il proposito di partecipare come AET alla prossima assemblea di SI-SEL intitolata Cosmopolitica, dando seguito a una decisione presa a maggioranza in una poco partecipata riunione del Comitato nazionale di AET.
Avevamo chiesto, come componenti del Comitato nazionale, di promuovere un’assemblea nazionale de L’Altra Europa per discutere non solo sul metodo e il merito del progetto di SI-SEL ,ma anche e soprattutto sulle caratteristiche e sui contenuti,che sono apparsi chiari sin dall’inizio.
Un’Assemblea Nazionale per discutere del futuro de L’Altra Europa  e della nascita di un soggetto politico della sinistra da costruire non attraverso la solita  ricomposizione del ceto politico e dei gruppi dirigenti in improbabili contenitori senza contenuti, ma avviando un percorso aperto da costruire con movimenti, associazioni, forze politiche e sociali. Un percorso di chiara rottura con le compatibilità dell’attuale assetto economico finanziario, sociale e culturale imposto dalle classi dominati in Europa e in Italia.
Diversamente da SI-SEL,  a noi pare che la questione non sia lo scioglimento delle organizzazioni partitiche,come riduttivamente si vuol far credere, e nemmeno i centimetri di distanza dal PD di Renzi o non di Renzi. La questione riguarda esattamente il progetto, il suo carattere elettoralistico, vago e ambiguo nelle alleanze come dimostra la situazione di Milano. Riteniamo che la partecipazione a questa Cosmopolitica segni un ulteriore allontanamento di un ristretto gruppo di componenti dell’ AE rispetto agli (ultimi) aderenti all’AE, molto critici rispetto al modo di costruzione del progetto politico, con particolare riferimento al sedicente processo di costruzione del soggetto unitario, destinato a muoversi nell’ottica della riproposizione di un centro sinistra, non fondato su analisi di fase,  né sull’individuazione di prospettive strategiche, ed un ulteriore affossamento del percorso originario di AET, che tanto entusiasmo e ‘novità’ aveva suscitato.

di Imma Barbarossa, Sauro Di Giovanbattista, Cristina Quintavalla, Riccardo Rossi, Nando Simeone

Cosmopolitica? No grazie, meglio Plan B

Dall’eurodeputata dell’Altra Europa, Eleonora Forenza, alla Rete antiliberista e anticapitalista: ecco chi è partito per Madrid per partecipare alla tre giorni sul Plan B per l’Europa promossa da Varoufakis

di Giulio AF Buratti
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Eleonora Forenza, eurodeputata de L’Altra Europa con Tsipras – gruppo GUE/NGL, parteciperà da oggivenerdì 19 a domenica 21 febbraio alla tre giorni di “Un piano B per l’Europa” a Madrid, a cui prenderanno parte le principali reti europee e tra gli altri Yanis Varoufakis, Lola Sanchez e Miguel Urban di Podemos, Alberto Garzon di IU, Oskar Lafontaine: «Si tratta di un’importante occasione di confronto sui temi dell’alternativa all’austerità, della democrazia, della sostenibilità ambientale, della mobilitazione contro i mega trattati come il TTIP, dell’autodeterminazione delle donne. Da questa tre giorni usciremo con un’agenda europea di mobilitazione comune, come fu per i Forum Sociali europei: riconnettere le lotte, i conflitti sociali, le vertenze e i movimenti è il nostro obiettivo, per un’altra Europa sempre più necessaria».
Anche la rete antiliberista e anticapitalista parte con una propria delegazione: ” A Madrid e, dopo Madrid, in Italia e in tutta Europa per costruire dal basso un “piano B” contro l’austerità, contro la guerra e per la democrazia – si legge in un comunicato – La Rete antiliberista e anticapitalista sarà nella capitale dello stato spagnolo, dal 19 al 21 febbraio, per prendere parte alla conferenza europea, promossa dall’appello Plan B Europa, per costruire uno spazio di convergenza europea contro l’austerità e per la costruzione di una democrazia autentica.La lezione greca ci spiega come l’assenza di un movimento internazionale efficace di appoggio al governo di Syriza ha facilitato lo scenario che ha condotto alla firma del terzo memorandum. Una parte della responsabilità la ebbe proprio il governo greco che preferì non incoraggiare tale movimento negli altri paesi, preferendo cercare alleati nei governi e nei partiti social-liberisti, non volendo apparire come una fonte di disordine né alimentare le resistenze negli altri paesi. Ma è stato un errore: un movimento organizzato in tutta Europa che avesse preteso giustizia per il popolo greco avrebbe potuto essere un’arma potente per le rivendicazioni di tutte le classi oppresse dell’eurozona. Quella rete europea va costruita subito e messa in condizioni di poter costruire conflitto con i governi e relazioni tra i lavoratori, tra le donne e gli uomini in carne e sangue. Al di là della possibilità di rottura con le istituzioni europee (includendo la moneta se così esige la situazione), è fondamentale una strategia internazionalista che lotta contro un avversario che si organizza, appunto, su scala europea.
Perciò l’obiettivo della conferenza di Madrid non può limitarsi a un dibattito politico o strategico: abbiamo anche l’obbligo di costruire un movimento su scala europea contro l’austerità, i debiti illegittimi e odiosi e per la democrazia. L’assenza di un approccio internazionalista ha lasciato campo libero all’attuazione del progetto neoliberalista per l’Europa in tutta la sua asprezza. E, nei contesti nazionali scossi dalla crisi, frammentati dalle politiche di deregulation, desertificati dalle complicità nei governi di pezzi della sinistra radicale, hanno preso fiato risposte populiste e discorsi egemonizzati dalla estrema destra.
Questo nuovo movimento europeo, ancora da costruire, avrà bisogno di comitati di appoggio e di iniziative locali, territoriali e settoriali che accompagnino la sua costruzione. E’ quello che faremo al ritorno da Madrid. Non c’è tempo da perdere».

Info e programma dell’evento su: http://planbeuropa.es/

 

 

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