PERUGIA - Sono gli ultimi giorni di campagna elettorale. Sono i giorni decisivi. I giorni in cui gran parte dell’elettorato sceglierà chi votare. E proprio in questi giorni “Renzi e Grillo - dice Paolo Ferrero intervenuto oggi a Perugia - stanno puntando tutte le loro carte sulla costruzione di un bipolarismo mediatico, per scatenare la campagna sul voto utile e catalizzare consensi. Questo avviene in un contesto in cui larga parte del popolo italiano vive una solitudine sofferente che non riesce a costituirsi in soggettività, in movimento collettivo. La politica viene così ridisegnata dagli uomini della provvidenza che promettono i miracoli.”.
C’è bisogno di un’inversione di marcia. Ne è convinto il segretario nazionale del Prc che rilancia l’appello per una sinistra europea: “la proposta di un’altra Europa con Tsipras non è solo una diversa proposta politica ma una proposta alternativa a Renzi come a Grillo anche nella concezione della politica e della democrazia. Non chiediamo una delega all’uomo forte ma proponiamo un percorso in cui la costruzione di una rappresentanza politica della sinistra si intrecci con la costruzione di una soggettività politica di massa. Questo è l’unico antidoto contro le politiche neoliberiste e il parallelo processo di passivizzazione autoritaria che riduce i cittadini a sudditi”.
Il rush finale prima delle elezioni dovrà servire per rovesciare l’ordine del discorso pubblico su due punti fondamentali, a detta di Ferrero, “innanzitutto l’Europa così com’è è un disastro ma l’alternativa non è l’uscita dall’Europa magari condita dalla difesa della razza. Il problema non è ’euro si o euro no’ ma la sconfitta delle politiche neoliberiste e l’austerità”. E ancora “per sconfiggere le politiche di austerità non bastano gli insulti, battere più o meno forte i pugni sul tavolo o chiudersi in casa propria. Serve la forza della mobilitazione popolare, una grande forza che si ponga al livello a cui si sono organizzati banchieri e padroni. Per questo la lista un’altra Europa con Tsipras — a differenza del M5S — non è presente solo in Italia: Tsipras è il candidato presidente di tutte le forze della sinistra europea e questa coalizione internazionale è indispensabile per costruire un movimento politico di massa europeo e sconfiggere le politiche di austerità”.
Per fare questo c’è bisogno di “un processo che parta dall’alto e dal basso, un processo partecipato, plurale e democratico che si dia il tempo necessario per dotarsi di una propria soggettività. Perché non possiamo continuare ad inseguire le scadenze elettorali mentre i rapporti sociali e l’immaginario collettivo vengono quotidianamente plasmati dai nostri nemici”.
E poi bacchetta Grillo e il sindaco pentastellato di Pomezia: “Quello che il sindaco grillino sta facendo a Pomezia è una vergogna, perché' l'idea che si torni alle mense differenziate tra chi ha più soldi e chi ne ha di meno è da cinquant'anni che l'avevamo superata” commentando la vicenda dei menù differenziati nelle mense scolastiche di Pomezia. “Evidentemente – continua - quando Grillo dice di non essere ne' di destra ne' di sinistra sbaglia. A volte dice cose di sinistra, sovente, tragicamente, fa cose di destra. E in questo caso è una cosa di destra fare le mense diverse per i bambini a seconda dei soldi”.
“Grillo è un furfante, perché non può appropriarsi di Berlinguer”, incalza. “Sono contento - ha detto stamani Ferrero ai giornalisti a Perugia - che Grillo faccia riferimento a Berlinguer e mi piacerebbe che facesse lo stesso riferimento anche per altre cose: lo vorrei assieme nella battaglia per la patrimoniale sulle grandi ricchezze, orecchio da cui Grillo non sente, o lo vorrei insieme per costruire un movimento dei lavoratori contro questo padronato, ma Grillo non ci sente”. “Quindi lui può fare, se vuole, riferimento a Berlinguer, ma tenga giù le mani e la smetta di dire che lui è l'unico, perché non è l'unico. C’è chi da vent'anni sta sulla piazza e fa politica e - ha concluso Ferrero - se uno è un ladro lo si vede quando ha l'occasione di rubare: noi sono vent'anni che facciamo politica e abbiamo dimostrato di non essere dei ladri. Grillo lo vedremo”.
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