A fronte
di una già grave situazione ambientale, e in contrasto con gli
innumerevoli appelli alla sostenibilità ambientale, i Governi di
centro-destra e di centro-sinistra degli ultimi 15 anni, con la
complicità delle Regioni interessate, hanno avvallato una delle più
grandi e devastanti opere della famigerata Legge Obiettivo, l’autostrada Orte-Mestre; un progetto inutile e devastante del costo di 10 miliardi di euro, che sta per materializzarsi.
L’autostrada attraverserà cinque Regioni (Lazio; Umbria; Toscana; Emilia Romagna; e Veneto) 11 province e 48 comuni; il tracciato prevede solo in parte la riqualificazione della E-45, si sviluppa in parallelo alla SS 309 Romea e ha numeri da brivido:
- 396 km di lunghezza
- 139 km di ponti e viadotti
- 64 km di gallerie;
- 20 cavalcavia
- 226 sottovia,
- 83 svincoli
- 2 barriere di esazione
- 15 aree di servizio
L’autostrada attraverserà cinque Regioni (Lazio; Umbria; Toscana; Emilia Romagna; e Veneto) 11 province e 48 comuni; il tracciato prevede solo in parte la riqualificazione della E-45, si sviluppa in parallelo alla SS 309 Romea e ha numeri da brivido:
- 396 km di lunghezza
- 139 km di ponti e viadotti
- 64 km di gallerie;
- 20 cavalcavia
- 226 sottovia,
- 83 svincoli
- 2 barriere di esazione
- 15 aree di servizio
UN’ OPERA INUTILE, COSTOSA E DEVASTANTE PERCHÈ:
Provoca gravi danni ambientali a carico di importanti zone di interesse storico, paesistico, ambientale (es. Parco del delta del Po, Valli di Comacchio e Mezzano, Laguna sud, Riviera del Brenta, Parco delle Foresti Casentinesi, valli dell’Appennino centrale…).
Comporta un elevato consumo di suolo, per la maggior parte libero, e il frazionamento di numerosi fondi agricoli.
Favorisce la cementificazione delle aree libere attraversate o adiacenti agli svincoli;
Determina un sensibile aumento dell’inquinamento atmosferico e acustico, accentua il rischio idraulico soprattutto nelle aree più fragili.
Privilegia ancora una volta il trasporto su gomma a scapito di quello ferroviario e marittimo, più sostenibili.
È inutile in quanto i flussi di traffico attuali e futuri che interessano la SS 309 Romea e la E-45 non giustificano in alcun modo la costruzione di un’altra autostrada che diventerebbe di fatto un doppione della A-1 e della A-14/A-13.
È un enorme spreco di denaro pubblico: con più di 10 miliardi di euro (di cui 1,4 miliardi pubblici e 8,6 miliardi anticipati dai privati) l’Autostrada Orte-Mestre è l’opera in assoluto più costosa tra quelle inserite nella Legge Obiettivo. Meno della metà dei soldi destinati alla Mestre-Orte sarebbero sufficienti per sanare il dissesto idrogeologico dell’intero Paese.
Ha tempi lunghi e distoglie risorse per la messa in sicurezza di SS 309 e E-45: dedicare finanziamenti pubblici alla progettazione e alla realizzazione di una nuova autostrada tra 10-15 anni, impedisce oggi di risolvere il problema inderogabile della messa in sicurezza della Romea o della E-45.
Favorisce il deprecabile business delle concessioni autostradali e gli appetiti speculativi: la cordata guidata dalla GEFIP Holding dell’europarlamentare PdL Vito Bonsignore punta con questa operazione a diventare il terzo polo autostradale d’Italia. I soldi anticipati dai privati dovrebbero essere ripagati con i pedaggi autostradali e con altri servizi pagati dai cittadini ai gestori per 39 anni. È poi un dato di fatto che, in Italia, gli appalti legati alle grandi opere costituiscono un’ottima occasione per il malaffare e per le infiltrazioni mafiose.
Dal tg de La7:
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