giovedì 7 novembre 2013

La strada europea della Sinistra da Umbrialeft.it

Le tortuose e spesso inutili discussioni sulla Sinistra e su quali prospettive future per un rilancio della stessa, rimangono incerte e vane non avendo che un orizzonte limitato alla misera attualità politica.  Discettare su temi importanti quali lavoro, ambiente, ridistribuzione della ricchezza fuori da un orizzonte “altro”, porta a doverci occupare di beghe interne, equilibrismi e a quel minoritismo che è uno dei mali della sinistra nostrana.  Eppure la realtà europea è piena di esperienze importanti: Izquierda Unida in Spagna, il Fronte de Gauche francese, Syriza in Grecia...realtà che sono uscite da risultati elettorali da prefissi telefonici, diventando nei loro Paesi, delle realtà politiche molto vive e portatrici di cambiamenti veri e profondi nella Sinistra.
Esperienze nuove che si rifanno ad una manifesto europeo ovvero la “Sinistra europea” che è, dalla sua fondazione, quanto di più attuale per una prospettiva di cambiamento. Un mettere a confronto realtà diverse (partiti verdi, comunisti e socialisti) in chiave anticapitalista.
“Una nuova visione del mondo - recita il Manifesto fondativo firmato nel 2005 e promosso da Rifondazione Comunista -  sta ispirando un numero crescente di europei e li unisce in grandi mobilitazioni nell’opposizione alla via a senso unico capitalista, un tentativo di riportare l’umanità in una nuova regressione sociale e culturale. La condizione dei popoli, dei soggetti sociali e degli individui è segnata da insicurezza, incertezza e precarietà. Una nuova resistenza contro lo sfruttamento capitalista sta emergendo con forza. C’è una nuova opportunità di cambiamento che attraversi la vita di donne e uomini sempre più colpiti dai disastri prodotti dalle politiche della globalizzazione capitalista”.
“Per noi l’Europa è uno spazio per la rinascita della lotta per un’altra società. Il raggiungimento della pace e la trasformazione dell’attuale società capitalista è lo scopo di questa impresa. Noi lottiamo per una società che superi il capitalismo e la logica patriarcale. Il nostro obiettivo è l’emancipazione umana, la liberazione delle donne e degli uomini da ogni forma di oppressione, sfruttamento ed esclusione.” Ci richiamiamo ai valori e alle tradizioni del movimento socialista, comunista e dei lavoratori, del movimento femminista e dell’uguaglianza di genere, del movimento ecologista e per uno sviluppo sostenibile, della pace e della solidarietà internazionale, dei diritti umani, dell’umanesimo e dell’antifascismo, del pensiero liberal-progressista, sia a livello nazionale che internazionale.
Ruolo e compito della sinistra politica in Europa deve essere contribuire alla formazione di un’ampia alleanza sociale e politica per un cambiamento radicale che sviluppi alternative e proposte concrete per la necessaria trasformazione dell’attuale società capitalista. In questo senso ci vediamo responsabili e misuriamo la nostra capacità di coinvolgere tutti coloro si battano per una società più giusta come condizione per il libero sviluppo e l’autodeterminazione di ognuna/o. Vogliamo costruire una politica di sinistra durevole come progetto politico indipendente che contribuisca allo sviluppo di alternative solidali, democratiche sociali ed ecologiche”.
“Tutti questi movimenti oppongono allo "spazio privato" dei poteri forti mondiali uno "spazio pubblico" abitato da differenti soggetti che reclamano diritti fondamentali: pace, democrazia, giustizia sociale, libertà, eguaglianza di genere e rispetto per la natura. La sinistra politica è parte di questi. Tutto ciò dà nuove risorse per una politica di trasformazione”.
“Tutto è mercificato. Dal lavoro all’intero ciclo vitale. Nell’Europa attuale la disoccupazione e l’insicurezza stanno aumentando. Assistiamo ad una militarizzazione esterna, come dimostrato nelle guerre dei Balcani , in Afghanistan ed Iraq, e ad una militarizzazione interna attraverso leggi liberticide e repressive contro chi si oppone alle politiche neoliberiste. Questo processo sta allontanando settori crescenti della società dalla politica e producendo guerre tra poveri, il rinascere del populismo, del razzismo e dell’antisemitismo.
La terza via socialdemocratica in Europa è fallita, poiché è stata incapace di opporsi e queste tendenze e, non avendo alternative, le ha promosse. Questo fallimento apre nuove spazi e anche grandi responsabilità per la sinistra che vuole cambiare questo mondo. Ma non possiamo percorrere lo stesso cammino del 20 secolo, che ha portato a grandi conquiste ma anche a grandi sconfitte e tragedie per le forze di ispirazione rivoluzionaria.
Per cambiare la società dobbiamo ampliare la nostra azione. In Europa la sfida è la costruzione di una sinistra alternativa, radicale, femminista e ambientalista. La natura plurale dei movimenti può essere attraversata da questa nuova forza politica in quanto vogliamo costruire un nuovo rapporto tra politica e società.”.
“Noi - conclude il Manifesto -  partiti e organizzazioni politiche di ispirazione comunista, socialista, femminista, democratica, ambientalista, antiliberisti e per la trasformazione sociale, vogliamo dar vita ad un nuovo soggetto politico: Il Partito della Sinistra Europea.”
E non si può che ripartire da questo...

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