Finora tanti aneddoti e scandali, ma quanto costa veramente la
politica a livello regionale? Ecco la prima stima, sulla base dei
bilanci di tutti i consigli regionali nel 2012. di Roberto Perotti * (Lavoce.info)
Quanto
costa la politica regionale? Si è parlato spesso recentemente dei vari
scandali di consiglieri (e consigliere) superpagati, di rimborsi spese
fantasiosi, e di contributi a gruppi consiliari finiti nelle tasche
sbagliate. Mancava però finora una stima dei costi totali della politica regionale. Partendo da un esame dei bilanci dei consigli regionali per il 2012,
in questo lavoro riporto, per ogni regione, la spesa totale di ogni
consiglio, distinta nelle seguenti voci: retribuzione dei consiglieri,
spese per consiglieri cessati dal mandato, spese per il personale,
contributi ai gruppi consiliari, e altre spese (in gran parte spese per
acquisto di beni e servizi, ma anche spese di rappresentanza, consulenze
al consiglio regionale, manutenzione etc.). Il massimo sforzo è stato
fatto per rendere queste voci comparabili tra le varie regioni (1). Gli
unici casi in cui non ho ancora ottenuto i dati completi sono quelli
segnati in giallo: nel bilancio del Lazio manca gran parte della spesa
per il personale (2) e in quello del Molise la spesa
per vitalizi. Inoltre, i bilanci consuntivi del 2012 di Sicilia e Veneto
non erano ancora stati approvati al momento di scrivere questo
articolo, quindi per queste due regioni i dati si riferiscono al 2011.
Ogni consigliere regionale costa in media 200.000 euro.
Nel complesso la spesa totale è stimata con una certa precisione, anche
se probabilmente per difetto di circa 30 milioni di euro (ipotizzando
che il Lazio abbia una spesa per il personale un po’ superiore a quella
della Lombardia). Inoltre, il dato del Veneto è anch’esso sottostimato
perché nel 2011 vi furono degli altissimi residui passivi (somme
impegnate ma non spese, e rimandate all’anno successivo) alla voce
“Personale”. Con queste precisazioni, vediamo le conclusioni principali.
Complessivamente, i consigli regionali costano circa 1 miliardo di euro
all’anno (tabella 1), esattamente quasi quanto la Camera dei Deputati. I compensi lordi ai consiglieri sono circa 230 milioni (colonna 1), mentre si spendono circa 170 milioni per pensioni e vitalizi dei consiglieri cessati dal mandato (colonna 2). I contributi ai gruppi consiliari sono quasi 100 milioni. Le
regioni più costose sono le due che forse più frequentemente si sono
ritrovate al centro della cronaca: la Sicilia, con un costo totale di
156 milioni, e il Lazio, con 84 milioni (ai quali però come abbiamo
visti bisogna aggiungere altri 20 o 30 milioni). Ovviamente però la
spesa dipende anche dalle dimensioni del consiglio. La tabella 2 riporta la spesa media per consigliere. In
media in tutta Italia gli emolumenti lordi a ciascuno dei 1117
consiglieri regionali ammontano a poco più di 200.000 euro
all’anno (ultima riga della colonna 1). Si passa dai 118.000 euro in
Emilia Romagna e 140.000 in Valle d’Aosta ai 244.000 euro del Piemonte,
270.000 del Lazio, e 281.000 della Calabria.
In Sicilia il Consiglio costa 1.700.000 euro per ogni consigliere.
La spesa totale (quindi comprensiva degli emolumenti ma anche di tutte
le altre voci) per consigliere (colonna 2) è un indice della spesa che
le regioni ritengono necessaria per mettere ciascun consigliere in
grado di svolgere il proprio lavoro. La media italiana è di 875.000 euro
per consigliere (ultima riga della colonna 2). Ma anche qui c’è molta
dispersione: si passa dai 410.000 euro della Valle d’ Aosta e i 415.000
euro del Trentino a1.000.000 di euro per consigliere in Piemonte,
1.500.000 in Calabria, e 1.700.000 in Sicilia. Se vi sono dei costi
fissi, ci si aspetterebbe che nei consigli più piccoli il costo totale
medio per consigliere sia più alto. I dati invece indicano l’esatto
opposto: più grande il consiglio, più alto il costo totale medio per
consigliere. Sembra che vi siano quindi notevoli diseconomie di scala: se
siano dovute a sprechi o ad altri fattori è difficile dire. E’ però
interessante notare che una regione medio-grande come l’Emilia,
usualmente considerata bene amministrata, in totale spende per ciascun
suo consiglieri 650.000 euro, molto meno della media nazionale. Con lo
stesso numero di consiglieri (e una popolazione inferiore) la Calabria
spende quasi due volte e mezzo l’Emilia Romagna.
112 euro per abitante in Valle D’Aosta, 45 in Sardegna.
Il costo totale è ovviamente influenzato anche dalla grandezza della
regione. La colonna 3 della tabella 2 mostra la spesa totale per
abitante, per ogni regione. Qui chiaramente vi sono economie di scala:
nella regione più popolosa, la Lombardia, mantenere il consiglio
regionale costa 7 euro all’anno per abitante (inclusi anziani e
bambini); nella meno popolosa, la Valle d’Aosta, costa 112 euro per
abitante. Ma anche qui c’è una notevole variabilità. Calabria, Sardegna e
Liguria hanno una popolazione simile, ma nelle prime due il consiglio
regionale costa il triplo che in Liguria per ogni abitante. Il Piemonte
ha una popolazione identica all’Emilia Romagna, ma un costo per abitante
doppio.
Tabella 1: Spesa totale
Migliaia di euro. La spesa totale è al netto delle tasse versate e della restituzione dell’avanzo di bilancio
Tabella 2: Spesa per consigliere
Migliaia
di euro (eccetto nella colonna 3, che è espressa in euro). La spesa
totale è al netto delle tasse versate e della restituzione dell’avanzo
di bilancio
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