Annualmente,
in primavera c’è la riunione del Fondo Monetario Internazionale.
Quest’anno si è svolta a Washington dal 16 al 18 aprile. Nel corso di
questi lavori è intervenuto per l’Italia il ministro dell’Economia Pier
Carlo Padoan, che come riportato da tutti i media ha dichiarato: “Non è vero che il debito italiano sale… il debito
pubblico quest’anno si stabilizzerà e dall’anno prossimo scenderà in
maniera sostenuta, rispettando le regole”.
Il
18/06/2015, Padoan in una conferenza stampa, rispondendo a chi gli
chiedeva se un default greco comportasse dei rischi per l’Italia
asseriva: “L’ho già detto e lo ripeto: l’Italia è assolutamente solida,
l’euro è assolutamente solido, non siamo sicuramente nel 2012″.
Dunque
Padoan, il ministro dell’Economia, è tranquillo, ottimista e contento
per il futuro dell’Italia. A guardare i dati, però non sembra proprio
che Padoan sia un buon profeta.
Il supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia “Finanza pubblica, fabbisogno e debito n. 20” pubblicato il 15 aprile (il giorno prima dell’inizio dei lavori del FMI) riportava i dati del debito pubblico italiano al mese di febbraio 2015: 2.169,21
miliardi di Euro, ovvero massimo storico assoluto. Nel mese di febbraio
il debito pubblico italiano è aumentato di 3,34 miliardi.
A Marzo, secondo i dati del supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia “Finanzapubblica, fabbisogno e debito n. 24” pubblicato il 14 maggio, il debito pubblico italiano continuava ad aumentare di altri 15 miliardi, facendo segnare un nuovo massimo storico: 2.184,51 miliardi di Euro.
Ad Aprile, secondo i dati del supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia “Finanza pubblica, fabbisogno e debito n. 32” pubblicato il 15 giugno, il debito pubblico faceva segnare un nuovo massimo storico: 2.194,50 miliardi di Euro, ovvero altri 10 miliardi in più rispetto al mese anteriore.
Pochi giorni fa, il 14 luglio, il solito Bollettino statistico della Banca d’Italia “Finanza pubblica, fabbisogno e debito n. 38”
aggiornando i dati del debito pubblico italiano al mese di maggio, dava
notizia di un ennessimo massimo storico, questa volta arrivato a 2.218,23, quindi una crescita di oltre 23 miliardi nell’ultimo mese.
Mah!
Il ministro Padoan profetizzava che il debito italiano non sarebbe
aumentato, anzi prima si sarebbe stabilizzato e poi sarebbe sceso in
maniera sostenuta. Per il momento la sfera di cristallo di Padoan non ci
ha azzeccato o forse era offuscata; prima di leggerla avrebbe fatto
bene a pulirla un po. Infatti, l’unica certezza è che nei primi 5 mesi
del 2015 il debito pubblico italiano è cresciuto di oltre 83 miliardi.
Certamente nel corso dell’anno il debito potrebbe invertire la tendenza e
dar ragione a Padovan! Staremo a vedere.
Il debito pubblico italiano dall’inizio della crisi
Dall’inizio
della crisi, dal 2007 ad oggi (31 maggio 2015) il debito pubblico
italiano è cresciuto di 613 miliardi: al 31 dicembre 2007 era 1.598,97 miliardi ed oggi, secondo l’ultimo dato disponibile è 2.218,23.
Nello stesso periodo il PIL è rimasto praticamente invariato: era 1.610
miliardi nel 2007 ed è 1.616 miliardi nel 2014; nel 2015, secondo le
previsioni crescerà 0,7%. e sarà attorno a 1.627 miliardi. In termini
percentuali, se nel 2007 il debito rappresentava il 99% del PIL, oggi è
attorno al 135% (Vedasi tabella seguente e grafici).
PIL e Debito pubblico italiano 2007-2015
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