Conferenza
stampa ufficiale in vista per i seicento di civati in Sicilia. Nessuna
notizia ufficiale ma le prime indiscrezioni parlano già di questo
venerdì.
«Seicento è solo un numero indicativo,
ancora ora stiamo ricevendo continue adesioni, è possibile che saremo
molti di più». A parlare così è Valentina Spata, ex
giovane democratica, da tempo legata al deputato nazionale Pippo Civati,
che in queste ora sta coordinando la secessione di delusi del Pd, nella
fattispecie cuperliani di ferro e semplici cittadini.
«Stiamo dialogando con tanti soggetti
politici, da Erasmo Palazzotto, quindi con Sel, a Simone Oggionni di
Sinistra Lavoro, da Rifondazione comunista alle più disparate
associazioni non politiche. Se avessimo voluto confluire in contenitori
già esistenti, lo avremmo già fatto – precisa Valentina Spata – il
nostro obiettivo è quello di costituire un nuovo soggetto politico. Una
nuova realtà che porti avanti le istanze dei più deboli e dei
lavoratori, le istanze di chi non vuole più stare in questo Pd che
include nomi inaccettabili».
La secessione dei civatiani arriva alla
vigilia della Leopolda siciliana: un’iniziativa che a detta dei
dissidenti porta con sé troppe incoerenze, come per esempio la
coesistenza di Davide Faraone e Rosario Crocetta, troppo spesso in
contrasto. «Mi ritrovo molto nelle parole che ha scritto Fabrizio
Ferrandelli nel suo blog – ha dichiarato la portavoce dei civatiani
siciliani – anche se tra noi non c’è stato nessun contatto, come del
resto non c’è stato con Leoluca Orlando, al contrario di quanto scritto
in altri giornali».
Nonostante a livello nazionale Civati
non abbia annunciato nessuna rottura con il partito democratico, il
parlamentare, pubblicando il documento dei dissidenti siciliani sul suo
blog, sta abbracciando l’iniziativa. «La Sicilia è da sempre un
laboratorio politico – conclude la Spata – da qui sono partite tante
realtà che poi si sono trasformate in forze politiche nazionali. Noi
cercheremo di fare lo stesso».
ROBERTA ZARCONE - http://palermo.meridionews.it/
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