Intervista a Rossana Rossanda di Argiris Panagopoulos
Syriza
deve vincere domenica prossima le elezioni e Tsipras deve formare un
governo per applicare la politica del partito per combattere il
neoliberismo metro per metro, ha detto ad “Avgi” Rossana Rossanda,
considerando che la Sinistra non è stata capace di articolare dal 1989 e
dopo una voce in Europa perché non ha discusso mai sul serio e in modo
esaustivo cosa è successo con il crollo dei socialismo reale e del
modello keynesiano, che sostanzialmente avevano come punto di
riferimento la socialdemocrazia ed altre forze.
Rossana
Rossanda era una partigiana, ha assunto su indicazione di Togliatti
l’incarico di responsabile per la Cultura nel PCI, era tra i fondatori
del giornale “Il Manifesto”, con Magri, Pintor, Parlato, Castellina ed
altri, e ha sostenuto una nuova relazione del comunismo con le libertà
politiche e individuali. Ha seguito le vicende della sinistra greca e
più in generale della sinistra europea e guarda a Syriza, a Podemos e al
nuovo Partito Laburista di Corbyn per la creazione di un'idea diversa
per l’Europa.
"Comincio
con una premessa. Anche se non fossi stata d'accordo con lui, non
considererei Tsipras come un "traditore". È un'abitudine pessima della
Sinistra di considerare "tradimento" una posizione diversa dalla
propria: meglio capire che si è di fronte a un'ottica politica diversa.
Nel caso greco a me pare che Tsipras, molto seriamente accompagni il
popolo greco in una fase molto difficile cui lui stesso e Varoufakis lo
hanno condotto: e si appresti a battersi metro per metro in queste
terribili condizioni. Per questa coerenza e serietà, mi sembra da
appoggiare. La posizione opposta darà qualche soddisfazione ai suoi
sostenitori che si considereranno più radicali; in realtà,
dall'opposizione muro contro muro, in questa situazione, non potranno
fare nulla.
E
importante che Syriza vinca domenica prossima per confermare l'unità
fra il popolo greco e Tsipras. Con Syriza certamente indebolito dal
rapporto di forze, mi auguro che si possa mantenere una opposizione
seria e strappare qualche compromesso che renda più agevole la vita
della popolazione."
Alla fine Merkel riuscirà a far abbattere il governo di Sinistra? Dove vogliono arrivare il neoliberismo etedesco ed europeo?
"Non
è solo Merkel a essere neoliberista. Tutta l'Europa e l'Occidente lo è e
sarebbe più utile per noi chiederci perché abbia vinto von Hayek con
questa maggioranza enorme. Io credo che la sfiducia nelle posizioni
comuniste e keynesiane sia nata nella gente dalla mancanza di qualsiasi
analisi critica e autocritica della Sinistra e dei paesi comunisti in
genere. Bisogna pur capire perché la fiducia o la speranza che in essi
era diffusa nel secondo dopoguerra è caduta. E molto grave che ne gli
Stati "socialisti" ne i partiti comunisti ne abbiano dato una
spiegazione storica attraverso un esame di fondo.
Dove
voglia arrivare il neoliberismo è conclamato dai neoliberisti: a una
vittoria globale delle logiche capitaliste nel mondo. Esse corrispondono
agli attuali rapporti di forza sociali, dei quali la Germania è in
Europa uno dei maggiori esponenti. Ma essa ha l'accordo di tutte le
socialdemocrazie, oltre che dei conservatori. E uno schieramento
importante, cui hanno ceduto quasi tutti i partiti comunisti almeno dal
1989."
SYRIZA, Podemos, il nuovo Partito Laburista. C’è ancora la speranza di un cambio?
"Syriza
e il nuovo Labour di Corbyn tentano una ripresa della linea di classe
da cui erano nati. Il Synn fein non lo so (per mia ignoranza) e penso
che Podemos debba liberarsi dell'influenza troppo accentuata delle tesi
di Ernesto Laclau. E importante che chi non vuole cedere alla prepotenza
neoliberista ricominci a riflettere alla gabbia sociale e ideologica in
cui l'Europa (e non solo essa) è costretta. Non è che lo abbia
dimenticato per eccesso di marxismo: al contrario. Si ricomincia da
un'analisi seria della situazione attuale, dei suoi punti di forza e dei
suoi punti deboli e si continua stabilendo veri rapporti di
collaborazione con le forze sociali che vi si ribellano. E quello che
Syriza ha fatto ed ha garantito il suo successo. Se in questo la
Sinistra si impegnasse, invece che dividersi e attaccarsi
reciprocamente, la via di uscita sarebbe vincente.
Intanto
molti auguri per domenica prossima: spero che anche in Italia ci siano
forze capaci di imitarvi. Una sconfitta non è una disfatta, a condizione
che la si assuma nella sua dimensione, senza iattanza e senza paura."
Fonte: Avgi
Traduzione di Argiris Panagopoulos
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