giovedì 24 novembre 2011

“Mettere insieme un popolo in una unica volontà”

Le spese militari, il default climatico, il debito.“Dobbiamo fermarli”. 
 
Intervista di Contropiano ad Alex Zanotelli, comboniano e attivista per i diritti umani e sociali.

Anche Alex Zanotelli, missionario comboniano, noto attivista per i diritti fondamentali e impegnato nella campagna per i beni comuni e contro la privatizzazione dell’acqua, ha aderito all’appello “Dobbiamo fermarli” che ha dato vita al comitato NO DEBITO: una campagna nazionale che amplia alla difesa della democrazia, dei beni comuni e dei diritto sociali il tema del non pagamento del debito.
Davanti ad una tazza di the, ci spiega come sia possibile per un missionario e un religioso, assumere una posizione per molti versi controversa rispetto al mantenimento della pace sociale. “Innanzitutto c’è la questione fondamentale delle spese militari” spiega Zanotelli. “Il SIPRI, (Stockholm International Peace Research Institute), ha dichiarato che le spese militari dello stato italiano per il 2010 sono superiori a 23 miliardi di euro, spesa che viene mantenuta costante o in aumento ogni anno.” Come aveva già detto il 15 ottobre in piazza della Repubblica Con i soldi che l’Italia ha speso nel 2010 in armi, cioè 23 miliardi di euro, più i 17 miliardi per i cacciabombardieri F35, avremmo realizzato la manovra finanziaria 2012”.L’Italia è all’ottavo posto al mondo per spese militari, oltre ad essere il secondo produttore mondiale di armi dopo gli Stati Uniti. Per il 2011 lo stanziamento complessivo è stato di 20.556,9 milioni di euro, cifra che esclude però lo stanziamento per l’Arma dei Carabinieri, le Funzioni Esterne, il Trattamento di Ausiliaria e i fondi presi “in prestito” dal bilancio del MiSe (min. Sviluppo Economico) e MIUR (min. istruzione Università e Ricerca). “Se aggiungiamo il costo esorbitante che ha avuto la guerra in Libia (stimanti sui 12 milioni di euro a settimana!!!) e il costo per gli F-35 (il cui programma in collaborazione con gli USA ha avuto un costo di 208 miliardi di dollari nel 2011) ci salta fuori una manovra finanziaria”.

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