domenica 30 dicembre 2012
Ingroia, Gino Strada: "Una persona onesta e degna della massima fiducia"
"Non voto da trent’anni. Mi piacerebbe tornare a farlo, questa volta. Ma devo ancora decidere". Gino Strada, il fondatore di Emergency, in questi giorni è a Khartum, la capitale del Sudan, dove segue il centro di cardiochirurgia. Il suo nome è stato fatto da Antonio Ingroia, tra i possibili candidati della lista per il “Quarto Polo”. E lui non sembra voler rispedire al mittente la proposta. Alessandro Gilioli ha ospitato una sua intervista sul suo blog.
“Per quello che lo conosco, Ingroia mi sembra una persona onesta e degna della massima fiducia – dice Strada -. Sto seguendo questo movimento arancione con interesse. Mi interessa soprattutto che ci sia una forza politica che metta al centro del suo programma e delle sue pratiche concrete la pace e i diritti del cittadino. Comunque, vedremo”. Parole confortanti che non mancano però di mettere l’accento su una delle questioni più delicate, quella della formazione delle liste. “Se vedessi che questo movimento arancione diventa un centro di raccolta differenziata dei trombati delle ultime elezioni e dei loro apparati, diciamo che smetterebbe di interessarmi”. Il ragionamento è sulla ferita che nel governo Prodi/2006 ha prodotto la vicenda della partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan. “All’indomani della grande manifestazione di Roma per la pace – dice nell’intervista a Gilioli - nel 2006, il centrosinistra è andato al governo e ha confermato la scelta della guerra. Inclusi alcuni dei politici che erano con noi a quel corteo”. “L’Italia è in guerra da più di dieci anni – aggiunge Strada - e nessuno dice niente. Una cosa inimmaginabile in nessun Paese civile. Ma lo sa lei che ogni anno spendiamo un miliardo di euro per tenere quattromila soldati in Afghanistan? Un miliardo di euro! Io non so come possano accettare questa cosa le persone che non hanno un lavoro o una casa, che non arrivano alla fine del mese”.
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