Norma pro Berlusconi nella manovra . Il governo blocca il Lodo Mondadori
A pochi giorni dalla sentenza d'appello, che potrebbe costare a Fininvest 750 milioni di euro, il governo inserisce nella finanziaria un articolo che sospende il pagamento in attesa della Cassazione
Una norma inserita nella manovra economica potrebbe sospendere l’esecutività del mega risarcimento da 750 milioni di euro a carico della Fininvest e a favore della Cir di Carlo De Benedetti, se fosse confermato in appello dai giudici di Milano il verdetto di primo grado sul Lodo Mondadori.
Sospesa in appello l’esecuzione delle condanne civile che superano i 10 milioni di euro e stop in Cassazione per quelle che vanno oltre 20 milioni di euro in cambio di “idonea cauzione”. E’ quanto prevede il testo definitivo della manovra inviato al Quirinale che modifica due norme del codice di procedura civile, in particolare aggiungendo un comma all’articolo 283 e un periodo al primo comma dell’articolo 373.
L’articolo 283 prevede che “il giudice d’appello, su istanza di parte, proposta con l’impugnazione principale o con quella incidentale, quando sussistono gravi e fondanti motivi, anche in relazione alla possibilità di insolvenza di una delle parti, sospende in tutto o in parte l’efficacia esecutiva o l’esecuzione della sentenza impugnata, con o senza cauzione”. Viene aggiunto un ulteriore comma che stabilisce che la sospensione “è in ogni caso concessa per condanne di ammontare superiore a 10 milioni di euro se la parte istante presta idonea cauzione”.
L’articolo 373 del codice prevede invece che “il ricorso per Cassazione non sospende l’esecuzione della sentenza. Tuttavia il giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata può, su istanza di parte, qualora dall’esecuzione possa derivare grave e irreparabile danno, disporre con ordinanza non impugnabile che l’esecuzione sia sospesa o che sia prestata congrua cauzione”. A tale comma viene aggiunto un periodo che stabilisce che “la sospensione prevista è in ogni caso concessa per condanne di ammontare superiore a 20 milioni di euro se la parte istante presta idonea cauzione”.
E’ in questa norma che potrebbe rientrare la sentenza di appello nella causa sul Lodo Mondadori attesa in questi giorni. In primo grado Fininvest era stata condannata a risarcire al gruppo De Benedetti 750 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno subito per la corruzione nella vicenda giudiziaria.
Sospesa in appello l’esecuzione delle condanne civile che superano i 10 milioni di euro e stop in Cassazione per quelle che vanno oltre 20 milioni di euro in cambio di “idonea cauzione”. E’ quanto prevede il testo definitivo della manovra inviato al Quirinale che modifica due norme del codice di procedura civile, in particolare aggiungendo un comma all’articolo 283 e un periodo al primo comma dell’articolo 373.
L’articolo 283 prevede che “il giudice d’appello, su istanza di parte, proposta con l’impugnazione principale o con quella incidentale, quando sussistono gravi e fondanti motivi, anche in relazione alla possibilità di insolvenza di una delle parti, sospende in tutto o in parte l’efficacia esecutiva o l’esecuzione della sentenza impugnata, con o senza cauzione”. Viene aggiunto un ulteriore comma che stabilisce che la sospensione “è in ogni caso concessa per condanne di ammontare superiore a 10 milioni di euro se la parte istante presta idonea cauzione”.
L’articolo 373 del codice prevede invece che “il ricorso per Cassazione non sospende l’esecuzione della sentenza. Tuttavia il giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata può, su istanza di parte, qualora dall’esecuzione possa derivare grave e irreparabile danno, disporre con ordinanza non impugnabile che l’esecuzione sia sospesa o che sia prestata congrua cauzione”. A tale comma viene aggiunto un periodo che stabilisce che “la sospensione prevista è in ogni caso concessa per condanne di ammontare superiore a 20 milioni di euro se la parte istante presta idonea cauzione”.
E’ in questa norma che potrebbe rientrare la sentenza di appello nella causa sul Lodo Mondadori attesa in questi giorni. In primo grado Fininvest era stata condannata a risarcire al gruppo De Benedetti 750 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno subito per la corruzione nella vicenda giudiziaria.
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