«Prima che
degenerasse, il fascismo aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a
piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello
Stato e la tutela della famiglia». Questo Paese senza memoria digerisce ormai
qualsiasi oltraggio alla sua storia, ma se un politico di spicco della Casta
avesse pronunciato parole simili, dubito che l’avrebbe passata liscia. Nemmeno
Berlusconi, per citare un caso limite, si era mai spinto a tanto. I più sarcastici
gli avrebbero chiesto in quale giorno, ora e minuto esatto un movimento giunto
al potere con la violenza e la sospensione delle libertà fondamentali era
degenerato in qualcosa di peggio. I più sensibili sarebbero sobbalzati davanti
alla superficialità urticante di certe affermazioni. In particolare la seconda,
perché per dire che il fascismo dei gerarchi corrotti e della retorica
patriottica ammannita al popolo come una droga aveva «un altissimo senso dello
Stato» bisogna avere un altissimo tasso di malafede o, peggio, di ignoranza. E
non oso immaginare la reazione di Grillo. Gli avrebbe urlato da tutti i
computer: sei morto, sei finito, sei circondato, arrenditi topo di fogna.
1 commento:
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