DAL LABORATORIO NAPOLI PARTE LA COSTITUENTE DEI BENI COMUNI
Agli start di partenza il "Laboratorio Napoli per una Costituente dei beni comuni". La prima assemblea generale, con la partecipazione del Sindaco Luigi de Magistris ed introdotta da Alberto Lucarelli, assessore ai Beni Comuni e Democrazia Partecipativa, si è svolta alcuni giorni fa nella biblioteca comunale di via Marianella. Circa 200 cittadini in rappresentanza di associazioni, comitati, movimenti, reti, hanno partecipato all’appuntamento.
Da Napoli, si avvia, in questo modo, un percorso politico-partecipato che intende costruire una nuova forma di azione pubblica locale, per tutelare e valorizzare quei beni di appartenenza collettiva e sociale che sono garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini.
Le intenzioni degli amministratori di Napoli sono quelle di invertire l'attuale tendenza generale alla privatizzazione dei beni comuni. L'Ente comunale, secondo i nuovi inquilini di Palazzo S. Giacomo, deve essere espressione di una nuova azione pubblica finalizzata alla tutela dei beni comuni. Questa trasformazione potrà realizzarsi, anche, attraverso forme sperimentali di governo pubblico partecipato.
L’assemblea generale di Marianella ha dato il via a1 2 consulte a cui corrisponderebbero macroaree tematiche riconducibili ai singoli assessorati del Comune ed una serie di tavoli tematici collegati alle singole consulte. Le associazioni, i comitati, potranno accedere attraverso una semplice registrazione on-line sul sito del Comune di Napoli per iscriversi alla macro aree tematiche o alle relative consulte. Dall’assemblea è venuto un messaggio forte per l’estensione della raccolta differenziata in tutta la città.
Giuliano Pennacchio, www.controlacrisi.org
Da Napoli, si avvia, in questo modo, un percorso politico-partecipato che intende costruire una nuova forma di azione pubblica locale, per tutelare e valorizzare quei beni di appartenenza collettiva e sociale che sono garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini.
Le intenzioni degli amministratori di Napoli sono quelle di invertire l'attuale tendenza generale alla privatizzazione dei beni comuni. L'Ente comunale, secondo i nuovi inquilini di Palazzo S. Giacomo, deve essere espressione di una nuova azione pubblica finalizzata alla tutela dei beni comuni. Questa trasformazione potrà realizzarsi, anche, attraverso forme sperimentali di governo pubblico partecipato.
L’assemblea generale di Marianella ha dato il via a1 2 consulte a cui corrisponderebbero macroaree tematiche riconducibili ai singoli assessorati del Comune ed una serie di tavoli tematici collegati alle singole consulte. Le associazioni, i comitati, potranno accedere attraverso una semplice registrazione on-line sul sito del Comune di Napoli per iscriversi alla macro aree tematiche o alle relative consulte. Dall’assemblea è venuto un messaggio forte per l’estensione della raccolta differenziata in tutta la città.
Giuliano Pennacchio, www.controlacrisi.org
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