Mentre
il beato Saccomanni vede moltiplicarsi i segni di ripresa e giura che
la slitta di Babbo Natale è già in viaggio dal polo nord, deve riconosce
però che non ci sono coperture per togliere l’Imu, memmeno per la prima
rata: pare che la letterina inviata al grande vecchio nella Lapponia
finlandese sia stata intercettata dall’elfo di Goldman Sachs, Olli Rehn.
Scusate ma proprio non si può rimanere seri di fronte al vaudeville
fornito gratuitamente dal governicchio Letta che annaspa, arranca ad
ogni passo e si dimostra fino in fondo ciò che è: un esecutivo di
palazzo formato da dilettanti della realtà e intriganti del
politicantesimo. Tanto che si sono andati a cacciare dentro un assurdo:
hanno tolto l’Imu, senza avere la copertura per l’operazione, al solo
scopo di compiacere Berlusconi e tenerlo dentro il recinto della
stabilità, ma adesso sono costretti ad andare avanti su questa strada
con Berlusconi che è passato all’opposizione.
Tutto nasce dalla presunzione degli apparati di partito e del
Quirinale che se ne è dimostrato un prolungamento istituzionale, di
poter governare una fase drammatica del Paese con i logori strumenti
delle manovre di corridoio, dei patteggiamenti e delle spartizioni, gli
unici del resto praticabili da un sistema politico ormai dedito quasi
solo alla propria sopravvivenza. L’idea condivisa era quella di
prendere un “esterno” come Monti per fargli sottoscrivere il capestro
europeo e gestirne le conseguenze senza impegnare direttamente alcun
partito, ma solo una maggioranza di emergenza; poi il professore,
palesemente inadeguato anche al compito di commesso svenditore, ha
voluto scendere in campo e il Colle ha dovuto trovare l’escamotage
delle larghe intese, anche a costo di ignorare completamente non solo
gli umori del Paese, ma persino i dati di realtà.
E il risultato è questa batracomiomachia di balzelli, messi, tolti,
rimessi, ribattezzati, aumentati come manco accadeva negli stati del
centroafrica appena fondati (adesso sarebbero un modello di buona
amministrazione), mentre al lavoro e al welfare vengono date bastonate e
spiccioli di conforto. Però se appena qualcuno alza il dito e dice che
tutto questo è intollerabile, ecco che il governicchio Letta diventa
indispensabile e addirittura una diga contro il diluvio. Mentre invece
sono proprio le logiche nel quale è nato a costituire la massa d’acqua
che avanza con le sue scorie, i tronchi marci, le alghe in putrefazione.
Tuttavia qualcuno vede prodigiosamente moltiplicarsi i sintomi della
ripresa, così che probabilmente avremo i tre segreti dell’Imu rivelati a
Letta, il pastorello di Novara: ”Non aver timore, caro piccolo. Sono la
Cancelliera di Germania, che ti parla e ti domanda di rendere pubblico
il Messaggio”.
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