La guerra al terrore è in realtà un supporto all’Islam radicale. La
creatura americana compie 40 anni: 26 punti che svelano l’alleanza tra
Usa e Isis. Un professore emerito dell’Università di Ottawa, in Canada,
ha spiegato in 26 concetti perché lo Stato islamico è un importante
alleato degli Stati Uniti e come la “guerra al terrore” è in realtà un supporto all’Islam radicale.
“La guerra degli Stati Uniti contro lo Stato islamico è una grande
bugia.” Così inizia il suo articolo Michel Cossudovsky, un economista
canadese, scrittore e professore dell’Università di Ottawa, in Canada,
pubblicato sul sito web del Centro per la Ricerca sulla Globalizzazione.
Dopo aver analizzato centinaia di documenti, il professore giunge ad
una serie di conclusioni che a prima vista sembrano un paradosso: l’intera
politica degli Stati Uniti relativa alla lotta contro il terrorismo in
realtà serve gli interessi jihadisti, a loro volta, sono supportati e
finanziati dal governo degli Stati Uniti. In 26 concetti Cossudovky spiega come è arrivato ad avere questa opinione.
Storia di Al Qaeda
1. Al Qaeda ed i suoi affiliati ricevono il pieno sostegno degli
Stati Uniti quasi 40 anni fa, all’inizio della guerra sovietico-afghana
(1979-1989).
2. In un periodo di dieci anni 1982-1992 circa 35.000 jihadisti provenienti da 43 paesi sono reclutati per la jihad afgana
nei campi di addestramento della CIA (Agenzia di intelligence) in
Pakistan. Migliaia di annunci, pagati dagli Stati Uniti, sono apparsi
nei media di tutto il mondo per motivare i giovani a unirsi alla jihad.
3. L’Università del Nebraska, negli Stati Uniti, pubblica libri
jihadisti per diffonderli, a quel tempo, nelle scuole dell’Afghanistan.
4. Osama bin Laden, il terrorista “numero uno” per gli Stati Uniti,
è reclutato dalla CIA nel 1979 quando lancia la guerra jihadista
patrocinata dagli USA contro l’Unione Sovietica in Afghanistan. Ha 22
anni quando termina la sua formazione nel campo di guerriglia della CIA.
5. Ronald Reagan, quarantesimo presidente degli Stati Uniti, chiama i
terroristi di Al Qaeda “combattenti per la libertà”. Il governo
statunitense fornisce armi alle brigate islamiche per combattere contro
l’Unione Sovietica. Il cambio di regime porta alla fine del governo
laico in Afghanistan.
Lo Stato islamico (IS)
6. Lo Stato islamico è inizialmente un’entità affiliata di Al Qaeda
creata dai servizi segreti americani, con il sostegno del MI6
britannico, dal Mossad di Israele e dalle intelligence di Pakistan e
l’Arabia Saudita.
7. Le brigate dell’Is partecipano con gli Stati Uniti e la NATO nella
guerra civile in Siria diretta contro il governo di Bashar al Assad.
8. La NATO e gli alti funzionari turchi sono i responsabili del
reclutamento di militanti dello Stato islamico e di al-Nusra (gruppo
radicale islamico siriano) dall’inizio del conflitto in Siria nel 2011.
9. Nelle file dell’Isis c’è una rappresentanza dell’esercito e dell’intelligence degli stati occidentali. Così, il MI6 britannico partecipa alla formazione dei jihadisti ribelli in Siria.
10. In una informazione della CNN il 9 Dicembre 2012 un alto funzionario statunitense e diversi diplomatici di alto livello ammettono che “Stati
Uniti e alcuni alleati europei, attraverso militari specializzati,
addestrano i ribelli siriani affinché garantiscano scorte di armi
chimiche in Siria.”
11. La pratica delle decapitazioni dell’Isis fa parte di programmi di
formazione degli jihadisti attuati in Arabia Saudita e Qatar.
12. L’Arabia Saudita, alleato degli Stati Uniti, libera dalle sue
carceri migliaia di detenuti a condizione che si uniscano alla lotta
dell’Isis contro Assad in Siria.
13. Israele sostiene le brigate di Is e al-Nusra nel Golan, un
territorio conteso da Israele e Siria. Nel febbraio 2014 il primo
ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, visita un ospedale al confine con la Siria, dove stringe la mano ad un ribelle siriano ferito.
Siria e Iraq.
14. L’Isis agisce come un avamposto militare degli interessi degli
Stati Uniti e dei suoi alleati dal momento che causa distruzione e caos
politico ed economico in Siria e Iraq.
15. L’attuale senatore degli Stati Uniti John McCain incontra i leader terroristi jihadisti, tra cui militanti dell’Isis, in Siria.
16. Lo Stato islamico, che presumibilmente resiste al bombardamento
della coalizione guidata dagli Stati Uniti, continua a ricevere aiuti
militari segreti dagli Stati Uniti.
17. I bombardamenti di Usa e dei suoi alleati non sono
diretti allo Stato islamico, ma all’infrastruttura economica dell’Iraq e
della Siria tra cui fabbriche e raffinerie di petrolio.
18. Il progetto del califfato si inserisce perfettamente nell’agenda
della politica estera degli Stati Uniti da molti anni al fine di
dividere Iraq e Siria in tre aree distinte: una repubblica del
Kurdistan, un califfato islamico sunnita e una Repubblica araba sciita.
“La guerra contro il terrorismo”
19. “La guerra contro il terrorismo”, una campagna degli Stati Uniti
iniziata nel 2001 e supportata da alcuni membri della NATO, si presenta come uno “scontro di civiltà”, quando in realtà persegue obiettivi economici e strategici.
20. Gli Stati Uniti appoggiano segretamente vari affiliati di Al
Qaeda in Medio Oriente, in Africa sub-sahariana e in Asia per creare
conflitti interni e destabilizzare i paesi indipendenti.
21. In questi gruppi si possono nominare Boko Haram in Nigeria, il Gruppo combattente islamico in Libia o Jemaah Islamiyah in Indonesia.
22. Le organizzazioni affiliate ad Al Qaeda nella regione autonoma di
Xinjiang Uigur, in Cina, ricevono anche il sostegno degli Stati Uniti.
Lo scopo dichiarato di queste organizzazioni jihadiste è di stabilire un
califfato islamico nella Cina occidentale.
“I nostri” terroristi.
23. Il paradosso è che, mentre l’Isis è cresciuta grazie al sostegno
americano, l’obiettivo “strategico” degli Stati Uniti è la lotta contro
l’islamismo radicale del gruppo jihadista.
24. La minaccia terroristica è una creazione puramente americana che è
promossa da altri governi occidentali e dai media. Sotto l’obiettivo
della difesa della vita dei suoi cittadini, dall’altra parte libertà
civili e privacy vengono violate.
25. La campagna anti-terroristica contro Al Qaeda e lo Stato islamico
ha contribuito notevolmente alla “demonizzazione” dei musulmani, che
vengono associati alle crudeltà dei jihadisti.
26. Chiunque metta in discussione la “guerra al terrore” è dichiarato
terrorista e sottoposto alle numerose leggi anti-terrorismo approvate
negli ultimi dieci anni negli Stati Uniti.
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