Ricoverata per un intervento, la governatrice del Lazio occupa 25 posti letto e una camera operatoria
ROMA Quando a governare era Silvio Berlusconi ha tagliato senza fiatare
ben 24 ospedali e 2.900 posti letto in tutta la regione. Salvo poi
prendere un intero reparto ospedaliero tutto per sé quando ha avuto
bisogno di un piccolo intervento chirurgico. E' quanto ha fatto la
governatrice del Lazio Renata Polverini, convinta a quanto pare che
tutti i cittadini debbano pagare i tagli alla spesa pubblica tranne lei.
E così ieri si è presentata di buon mattino all'ospedale Sant'Andrea di
Roma per sottoporsi a un piccolo intervento chirurgico. Fortunatamente
nulla di grave, ma per l'occasione la dirigenza dell'ospedale (alle 7
tutta presente) le ha concesso la disponibilità di un intero reparto
situato al quinto piano della struttura. Certo, Polverini avrebbe potuto
prendere una stanza singola in un reparto con tutti gli altri pazienti,
ma vuoi mettere la comodità di avere 25 -30 posti letto solo per lei?
Naturalmente i pazienti non sono stati deportati. Come tutti gli anni ad
agosto alcuni reparti vengono chiusi per mancanza di personale e per
una normale diminuzione del numero dei ricoveri. Porte e finestre
sbarrate, vengono riaperti ai primi di settembre. Normale routine, buona
per tutti ma non per la governatice del Lazio. Che dopo aver passato
una visita in day hospital venerdì, ieri ha preso possesso del «suo
reparto» e successivamente è stata operata in uno dei due blocchi
operatori dell'ospedale, anche questo riservato solo a lei. Per una che
dice di voler combattere gli sprechi e che protesta contro i tagli
imposti dal decreto sulla spending review, non c'è male. Anche perché
oltre al reparto la direzione pare che abbia messo a sua disposizione
anche tre infermieri per garantirle un'assistenza 24 ore su 24. Gli
eventuali straordinari saranno pagati, ovviamente, dai contribuenti.
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