L’umanità,
apparentemente, non è stata mai così ricca in tutta la sua storia. Al
tempo stesso però, la disparità tra ricchi e poveri non è stata mai così
elevata negli ultimi decenni come ora.
Secondo la banca
svizzera 'Credit Suisse', la ricchezza globale è aumentata, nonostante
la crisi economica che investe il sistema capitalistico, del 68% negli
ultimi 10 anni per arrivare al record storico di 241 miliardi di
dollari, e gli Stati Uniti sono responsabili di ben tre quarti di questo
incremento. La ricchezza media procapite per ogni cittadino adulto del
globo è salita a 51.600 dollari, ma in realtà il 10% del genere umano
più abbiente possiede l’86% della ricchezza mondiale. I superricchi, un
misero 1% della popolazione mondiale, possiede il 46% di tutta la
ricchezza del globo.
C’è crisi, ma non per tutti. Dalla metà del 2012 il numero di
milionari esistenti nel pianeta è cresciuto di quasi due milioni, e la
maggioranza di loro continua però a vivere negli Stati Uniti. Invece il
Giappone, nello stesso periodo, ha ‘perso’ ben 1,2 milioni di ricchi che
hanno visto calare il loro reddito sotto la soglia del milione di
dollari. Al momento, esistono – evasione fiscale a parte - 98.700
individui con una ricchezza netta che eccede i 50 milioni di dollari,
per una buona metà residenti negli USA. L’Unione Europea segue a ruota
con 25.000 supermilionari. Naturalmente le aree del pianeta dove si
concentrano le persone con un reddito superiore ai 100 mila dollari sono
il Nord America, l’Europa Occidentale e alcuni paesi più ricchi
dell’Estremo Oriente. Nella classifica dei paesi ‘Paperoni’ la Svizzera è
in testa con un reddito medio per ogni adulto di 513 mila dollari,
seguita dall’Australia (403 mila), dalla Norvegia (380 mila) e dal
Lussemburgo (315 mila).
Il risvolto della medaglia è che i due terzi degli adulti che abitano
questo pianeta – alcuni miliardi di persone – hanno un reddito
inferiore ai 10 mila dollari e nell’insieme possiedono appena il 3%
della ricchezza globale.
Nonostante la sua rapida crescita economica la Cina possiede appena il 9% della ricchezza globale nonostante rappresenti più di un quinto della popolazione adulta totale. L’insieme dei paesi emergenti – i Bric – cioè Brasile, Russia, India e Cina, ha visto aumentare il numero di multimilionari dal 5% di quelli mondiali nel 2000 al 19% nel 2010. Il che vuol dire che la ricchezza di alcuni privilegiati aumenta ad un ritmo estremamente più rapido di quella dei paesi in cui vivono.
Nonostante la sua rapida crescita economica la Cina possiede appena il 9% della ricchezza globale nonostante rappresenti più di un quinto della popolazione adulta totale. L’insieme dei paesi emergenti – i Bric – cioè Brasile, Russia, India e Cina, ha visto aumentare il numero di multimilionari dal 5% di quelli mondiali nel 2000 al 19% nel 2010. Il che vuol dire che la ricchezza di alcuni privilegiati aumenta ad un ritmo estremamente più rapido di quella dei paesi in cui vivono.
E qualcuno vorrebbe farci credere che ‘siamo tutti sulla stessa barca’…
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